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HELLAS VERONA / Canone Inverso

CHE PECCATO!


CHE PECCATO!

Quanto vale il Verona senza Jorginho e Toni? Beh la sfida con il Milan era sufficientemente stimolante per mostrare che la squadra c'è comunque e che i cambi sono altrettanto validi. Ebbene, rigorino a parte (...) l'Hellas rimane una gran bella squadra. Non ci dimentichiamo che razza di centrocampo avevamo contro, oltre all'enfasi mediatica dell'arrivo di Seedorf, San Siro, il posticipo e tutto il resto. Mandorlini ha preparato molto bene la partita esaltando le qualità di Iturbe, Romulo, Hallfredsson e Moras, praticamente perfetti. Ma anche Gonzalez sulla destra ha chiuso bene, se non fosse per l'ingenuità che ha macchiato anche stavolta la prestazione (è un fatto di concentrazione o di scarsa conoscenza del campionato?), il fatto è che, contro squadre di rango, errori del genere si pagano sempre; Cirigliano ha retto bene davanti alla difesa, perdendo qualche pallone ma recuperandone una quantità impressionante e tenendo corta la squadra; Martinho è stato una costante spina nel fianco. Però abbiamo perso e questo dipende anche dal fatto che ci è mancato qualcosa davanti. Non ci dimentichiamo che nella ripresa siamo stati bravi ad alzare il baricentro, impegnando più volte la retroguardia milanista e costringendo Abbiati ad intervenire tanto quanto aveva fatto Rafael nel primo tempo. Ma siamo stati poco efficaci in area di rigore e abbiamo fatto poco movimento offensivo senza palla.

L'assenza di Toni, in definitiva, è quella che si è fatta sentire di più perché Cacia (inconcludente, molle, sprecone anche sta volta) non è proprio in grado di sostituirlo. Forse considera già chiusa la sua esperienza a Verona, forse soffre troppo la serie A per la quale si sente inadeguato. È chiaramente un fatto psicologico il suo perché vale molto di più di quello visto quest'anno. Fatto sta che l'uscita dopo 60 minuti è stata una bocciatura anche da parte del mister che ha preferito affidarsi a Gomez, che non è certo una prima punta. Cacia è la vera delusione della stagione nella misura in cui non è mai riuscito a ricavarsi uno spazio tutte le volte che è stato impiegato al posto di Toni e anche perché non si è proposto come alternativa tattica offensiva nei momenti di bisogno. Temo che presto (ora o a giugno) le strade si divideranno.

Per il resto sono sereno. Sia contro il Napoli che contro il Milan il Verona ha giocato a viso aperto, forte di una classifica rassicurante e deciso a non snaturare la propria personalità. Ma non ha ricavato un solo punto perché in entrambe le occasioni è stato punito alla minima distrazione. Ci sta, perché il gap di esperienza è al momento eccessivo. Da parte nostra dobbiamo continuare su questa strada, imparando dai nostri errori. Scopriremo presto che il divario si può colmare con il coraggio e la concentrazione.

Ora ci rimangono da affrontare in successione Roma e Juventus al Bentegodi e, in mezzo, il disperato Sassuolo. Un tour de force micidiale. Mandorlini aveva chiesto 4 punti contro le big. Vorrà dire che fermeremo la corsa delle prime in classifica. Lo spirito c'è, testa e gambe sono a posto, è questione di un niente. Da questi ragazzi c'è da aspettarsi, da un momento all'altro, la grande impresa.

Massimo

Colonna sonora: Your silent face, New Order



Hellastory, 20/01/2014
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MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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