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DUBBI SUL SASSUOLO, CERTEZZE SULL'HELLAS


DUBBI SUL SASSUOLO, CERTEZZE SULL'HELLAS

Alla fine, ha vinto il migliore. Quello che ha capito l'avversario, che si è saputo adattare alla partita, che ha trovato al suo interno la forza per colpire efficacemente. Non era facile affrontare il Sassuolo, 6 punti più di noi, nella migliore condizione psicofisica che si potesse mai richiedere. Ricordiamocelo bene. Eppure è accaduto proprio questo: l'Hellas ha tirato fuori umiltà e consapevolezza e per questo ha vinto. Il Sassuolo, squadra eccellente, ha pensato al contrario che bastasse giocare come sa per controllare prima e raggiungere poi il Verona ma gli è mancato il guizzo, l'occasione, il talento dei grandi. Se queste sono le principesse del reame, il trono alla fine sarà gialloblu.

Grande partenza degli ospiti. Una squadra forte fisicamente, compatta tecnicamente, abilissima a nascondere gli attaccanti e ad offrire spazzi offensivi a difensori e centrocampisti. Non ci ha capito molto il Verona nei primi 20 minuti, un po' in affanno ovunque. Per 2 o 3 volte gli attaccanti nero-verdi si sono trovati in situazioni favorevoli, ma in nessuna circostanza sono riusciti a colpire a freddo. Primo dubbio: mi chiedo se, a parti invertite, gente come Cacia e Gomez si sarebbe fatta sfuggire simili occasioni?

Col passare del tempo Laner, Jorginho e Hallfredsson hanno cominciato a prendere il sopravvento. Grossi si muoveva da tutte le parti facendosi trovare libero, Martinho è diventato il supporto in più sulla fascia sinistra. Il gioiello gialloblu, per la prima volta dall'inizio della stagione in difficoltà in fase difensiva, è apparso comunque molto efficace in quella propositiva. E così l'Hellas ha cominciato a crederci, ha creato qualche occasione importante, ha costretto il Sassuolo a guardarsi dietro. Il gol di Gomez, bellissimo nella costruzione (corner lungo di Hallfredsson a cercare lontano Maietta che centra di testa per la girata a tradimento di Juanito) ha conclamato quanto sapevamo all'inizio: l'Hellas è un agglomerato composto da eccellenti individualità, il Sassuolo è invece solo un agglomerato eccellente.

Morale: metà tempo fortissimo ma inconcludente degli emiliani, metà tempo efficace dei gialloblu.

La ripresa però ci ha spiegato un mucchio di cose nuove, alcune delle quali non previste. La squadra di Di Francesco è partita forte per cercare il pareggio. In pratica ha schiacciato per tutta la ripresa i gialloblu nella propria metà campo mostrando, una volta di più, grande determinazione e condizione fisica. Ma quante occasioni pericolose ha avuto? Solo con l'ingresso in campo di Catellani ci sono stati qualche cross e qualche conclusione fuori di poco. Rafael, attentissimo e sempre molto sicuro di sé, non ha avuto bisogno di compiere miracoli. Al contrario, si sono aperte praterie incontaminate per i nostri giocatori che solo errori individuali nella conclusione (la girata alta di Cacia e il palo di Hallfredsson) non hanno consentito di arrotondare. E qui entra in gioco il secondo dubbio: è la seconda volta che gli emiliani, subito il gol, non riescono a recuperare. È successo a Cittadella, e il Cittadella non è il Verona, e si è ripetuto anche al Bentegodi. Non è che la forza, indiscutibile, del Sassuolo è - e rimane, come un limite - nella sua organizzazione di gioco? L'anno scorso, un peperino come Sansone era in grado di rompere gli equilibri (su punizione e non) a proprio favore, quest'anno o riesce a dominare l'avversario tatticamente o diventa vulnerabile. Come il drago di San Giorgio, fortissimo fisicamente, mostruoso con quelle ali e quei lunghi getti di fuoco. Ma assolutamente impreparato ad affrontare l'astuzia (di Gomez), la velocità, la mancanza di soggezione di chi lo affronta.

La forza del Sassuolo sta forse nella sua capacità di mettere paura e dominare l'avversario. Di chiudere il gioco, come ha fatto i primi 20 minuti e di sfiancare. Questa però è una strategia dispendiosa, funziona se tutta la squadra è al meglio. Cosa accadrà quando 3 o 4 giocatori dovessero avere un calo di rendimento? Per quanto può durare?

Non lo so e, francamente, non mi interessa più di tanto. Cittadella prima, Hellas poi, hanno scoperto i punti deboli del Sassuolo. Ora per Di Francesco il cammino si fa più impegnativo mentre noi possiamo cominciare a respirare. Anzi, Mandorlini ha scoperto che i suoi ragazzi non solo sanno pungere a tradimento (certi gol di Cacia, Bojinov e Gomez ne sono la prova), ma hanno determinazione ed umiltà.

Questo significa, in parole povere, che la caccia alla vetta della classifica è iniziata. Spetta agli altri, a partire da questo momento, scoprire i punti deboli del Verona. Se ne saranno capaci.

Massimo

Colonna Sonora: 3 6 9 Cat Power.



Hellastory, 06/11/2012
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MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Udinese?



H.Verona    Udinese


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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