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HELLAS VERONA / Canone Inverso

IL VERONA CRESCE


IL VERONA CRESCE

C'era un po' di curiosità, da parte mia, di vedere all'opera il Verona a La Spezia, prima trasferta contro un'avversaria che aveva giocato i playoff l'anno scorso e che punta a confermarsi. Il calendario, curiosamente, ci ha posto una successione di gare in crescendo da qui a fine anno e questa rappresentava il primo ostacolo. Ebbene, il Verona c'è, merita il primato e quanto di buono ha fatto vedere finora. La squadra è cresciuta nella compattezza, nell'imprevedibilità e nella tenuta. Pecchia sta facendo un ottimo lavoro.

Lo Spezia, come prevedibile, l'ha messa sull'agonismo. Botte da orbi da una parte e dall'altra. Un campo appesantito dalla pioggia e reso insidioso da alcune zolle assassine. Nessun arretramento da parte nostra, quando c'era da picchiare il Verona ha picchiato, quando c'era da prendersi il fallo tattico Pazzini e Romulo si sono sacrificati.

Quello che ho apprezzato è stata anche la crescita della difesa. Caracciolo, che mi aveva lasciato qualche perplessità ad inizio stagione, è stato perfetto: ha tenuto la posizione, ha sbrogliato qualche situazione pericolosa, non ha perso un contrasto. Cherubin ha annullato Granoche, e non era facile. Nicolas è stato sempre pronto tra i pali (parata difficile nel primo tempo su Piu) e svelto nel chiudere qualche pallone vagante in area con uscite tempestive. Non fosse stato per l'ingenuità commessa da Pisano, lo Spezia non avrebbe mai segnato. La crescita della squadra passa anche per la consistenza difensiva.

A centrocampo Fossati (immenso, il secondo gol è un tiro da cineteca) Romulo e Bessa sono ovunque, non danno riferimenti. Abituati per anni al rigore tattico del centrocampo gialloblu messo in atto da Mandorlini, dove ognuno aveva un compito preciso, qui assistiamo ad una mobilità continua e a cambi di posizione. Alla solida prevedibilità di una volta – un po' statica, che privilegiava il lancio lungo – si contrappone oggi un gioco fatto di equilibrio e spunto, verticalizzazioni e possesso palla. Movimento continuo. Indubbiamente non è facile opporsi a questo modo di stare in campo. L'aspetto tattico che incuriosisce (e premia) è che il Verona non si fa mai trovare scoperto o sbilanciato. Anche perché il movimento senza palla dei gialloblu è impressionante.

Davanti, Pazzini a parte, mi è piaciuto Siligardi. Una volta tanto, si direbbe .... Per la carità, non possiamo chiedergli di tenere a bada Migliore che sulla fascia sinistra ha fatto quello che ha voluto, ma ha toccato un paio di palloni invitanti. Oltre all'assist vincente in occasione dell'autogol. In quella circostanza si è preso tutta la rivincita che voleva lasciando letteralmente sul posto il terzino bianco nero. Il Verona davanti non è solo Pazzini. Considerando l'autogol (elemento indefinibile ma pur sempre inalienabile) sono andati a segno 12 giocatori differenti e il capitano pesa solo il 35% delle realizzazioni totali, pur guidando la classifica dei cannonieri in doppia cifra.

Un altro aspetto che mi piace rilevare è il lavoro di crescita del gruppo. Pecchia ha allargato la rosa. Oggi abbiamo tre centrali difensivi affidabili. Valoti e Zaccagni, quando vengono chiamati, non deludono mai. Forse sta facendo un po' di fatica ad emergere Ganz, anche perché Pazzini fa reparto da solo in area e fuori, ma ci sarà tempo anche per lui.

Concludo con un paio di note stonate. Servono anche queste. Sono davvero rammaricato per Zuculini. Un giocatore importante, si vede da come entra in campo e da come copre gli spazi, ma di una fragilità preoccupante. Da quel maledetto 1 aprile 2015 quando ruppe il crociato a Carpi non si è ancora ripreso, è un continuo succedersi di infortuni e ricadute. Spero davvero che questo brutto periodo passi in fretta, per lui e per noi. Nel frattempo il Verona si è coperto parzialmente con l'arrivo di Maresca, 10 anni in più e meno mobilità. Ma lo aspettiamo tutti. Forza Franco!

Fares non sta attraversando un buon periodo. Ha bisogno di trovare se stesso, posizione in campo (Delneri gli ha complicato la vita snaturandolo terzino) e fiducia nei propri mezzi. L'anno scorso Zaccagni fece il salto di qualità giocando la seconda parte dell'anno a Cittadella, un ambiente perfetto che ce lo ha restituito pronto, mi auguro che a gennaio i dirigenti gialloblu cerchino una squadra dove farlo crescere e riuscire ad esprimersi. Il fallo (forse il rosso era eccessivo) sconclusionato di sabato scorso è sintomo di frustrazione. Proprio quello che non ha l'altro ex Primavera autore di una splendida sgroppata coast to coast con delizioso assist a Romulo per il gol del 4 a 1. Furbizia (palla rubata al limite dell'area), velocità, tecnica e lucidità. Cosa chiedere di più? Avere sempre un Romulo a fianco in grado di concretizzare.

Avanti così dunque, senza distrazioni. Marcando punti importanti e seminando il panico.

Massimo

Colonna sonora: I Can Run di Shining Bird



Hellastory, 07/11/2016
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MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Udinese?



H.Verona    Udinese


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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