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MANDORLINI: SVEGLIA !!!


MANDORLINI: SVEGLIA !!!

Hellas in crisi. Anche se il Cesena ci aveva messo in guardia, sono bastate due trasferte consecutive (vedi nota *) per sgretolare tutto o in parte il castello che ci siamo costruiti in questi mesi. Siamo i più forti, abbiamo vinto i confronti diretti con Sassuolo e Livorno, andiamo bene in coppa, abbiamo una panchina lunga e un tecnico capace. Le cose non stanno completamente così: sicuramente abbiamo la società che ha speso di più in estate, ma in rosa ci sono una quantità di inutili doppioni (terzini, mezzi terzini, ali, mezze ali) e a Palermo siamo stati costretti a giocare con un solo centrocampista di ruolo (Hallfredsson). Infine, abbiamo scoperto di non avere neppure più un tecnico infallibile. Certe scelte non le capiamo: ci sono giocatori accantonati (Abbate), altri impiegati troppo poco (Bojinov), altri infine utilizzati male (Gomez). Quando le cose andavano bene, magari grazie ad una discesa di Martinho o una zampata di Cacia, tutto passava in subordine. Oggi che mostriamo una preoccupante fragilità esterna (3 sconfitte in altrettanti scontri di vertice) stanno riemergendo un sacco di dubbi e ritornano i fantasmi dello scorso campionato.

Essenzialmente, la differenza che passa tra Palermo da una parte e Cittadella e Brescia dall'altra sta nella gagliarda ultima mezzora dei gialloblu in inferiorità numerica (condita con il fortunato rimpallo vincente di Cacia e il tiro al bersaglio di quel fenomeno di Dybala) e nell'impiego a tempo pieno di Bojinov e Abbate. Il bulgaro non è stato lucidissimo, è vero, ma si è preso una mezza dozzina di falli tattici, ha pressato ovunque, ha dribblato e tenuto palla all'inverosimile. Classe ed esperienza. Sulla fascia destra non passava nessun rosanero, al contrario è stato una zanzara insistente e dannatamente efficace. Se pensiamo all'errore difensivo di Gomez a Cittadella in occasione del secondo gol e a quanto poco sta facendo in questo periodo l'argentino viene da chiedersi: ma quanto ci siamo persi finora? Perchè gioca così poco? A Brescia, almeno, Bojinov meritava di partire titolare, invece è stato impiegato per l'ennesima volta solo gli ultimi 10 minuti. Solo lui era stanco? Cosa ha fatto Gomez fino che è rimasto in campo?

Ho la sensazione che a Palermo abbiano vinto i giocatori e perso Mandorlini. In genere non è così. Anzi, noi siamo stati abituati ad identificare i successi gialloblu con le scelte del mister. Ma questa volta non è andata in questo modo: troppa tenacia, troppa voglia di dimostrare di non valere un centimetro di meno del Palermo e neppure dei presunti titolari. Per molti è stata una rivalsa a tutti gli effetti.

Il tecnico sta vivendo un momento difficile. Dopo la sfuriata di inizio settimana (facciamoci delle domande, sicuramente dobbiamo capire il perché andiamo in vantaggio per 16 volte e veniamo ripresi), al termine della gara di coppa si è sentito fare una domanda banale ma giusta dal giornalista RAI: perchè il Verona non gioca sempre così? Risposta per la stampa: non me lo spiego neppure io. Risposta reale: perchè non do il giusto valore e responsabilità a chi lo merita. Basta riconsegnare il centrocampo ad Hallfredsson (magnifico anche lui!) e non cambiarlo ogni partita gli ultimi 20 minuti; basta dare fiducia a Bojinov; basta avere la consapevolezza che Abbate è decine di volte migliore di Crespo e via discorrendo (Fatic, adesso rotto, e Albertazzi non meriterebbero qualche minuto di più?).

Il guaio è che Mandorlini non molla e la soluzione è lontana. Anche dopo l'evidenza dei fatti ha dichiarato: più minuti per Bojinov? E' sempre il solito discorso. E' uno della squadra, ha giocato martedì dopo tanto che non scendeva in campo, vediamo sabato prossimo. Perchè era tanto che non scendeva in campo? Perchè non si rende conto che, con i problemi in attacco che abbiamo, lui è il meno responsabile di tutti?

Adesso, come è naturale, comincia il processo. Alcuni giornalisti lo hanno attaccato in settimana e lui non ha gradito. Ma non sono voci isolate. Non a tutti piacciono i suoi atteggiamenti, le sue sparate, ma ha sempre avuto grande considerazione dal punto di vista tecnico e tattico. Ora, anche su questo lascia perplessi. Mandorlini deve assolutamente prendere atto che il suo Verona, quello del 4-3-3, è in crisi e deve trovare una soluzione. La discontinuità delle prestazioni, anche nell'ambito della stessa gara sono conseguenza di un assetto imposto ma che fatica a trovare un'identità. L'Hellas è, probabilmente, la squadra più forte di tutte nello scontro diretto, ma Sassuolo e Livorno ci danno chilometri (e, quel che è più grave, anche punti) in fatto di compattezza e continuità. Anche semplicemente perchè hanno allenatori che impiegano i loro giocatori in maniera ottimale. Pur disponendo di organici meno ricchi.

Il problema è che questa situazione, divenuta all'improvviso allarmante, risveglia anche perplessità nella gestione dello scorso anno con giocatori scoppiati nel finale (Hallfredsson, Ferrari), con troppe trasferte subite psicologicamente, con gente (Berrettoni, Esposito, Pugliese) impiegata con il contagocce.

Ma non è solo il mister a dover fare un bagno di umiltà e trovare nuovamente se stesso. Anche il direttore sportivo deve fare il mea culpa per un mercato fatto a casaccio, senza troppa logica. A gennaio 4 o 5 doppioni dietro e davanti vanno assolutamente ceduti per evitare malumori e trovare unità. Ad esempio:

  • Che senso ha avere ancora Rivas, Grossi e Carrozza e soprattutto, che differenza c'è tra l'uno e l'altro?
  • Va definito, una volta per tutte, il ruolo di Bojinov: questo è un talento e deve giocare. Se il tecnico non lo vede, va ceduto. Oggi è inutile alla squadra ed è umiliante per lui continuare così.
  • Bacinovic? Gioca mezzora decentemente, poi comincia a perdere la testa e il ritmo e spacca le gambe a chi gli capita a tiro: non può essere un cambio, non dà alcun valore.
  • Crespo? Non sa mai cosa fare, né in marcatura né in appoggio (avete visto il mister come si arrabbiava contro il Palermo?). C'era bisogno di andare a prenderlo al Bologna? Ridatemi Cangi, che faceva le stesse cose e costava la metà ...

Bisogna che Sogliano e Mandorlini si parlino di più. Devono decidere insieme cosa serve e cosa è inutile. Sicuramente un centrocampista decente e un attaccante se si vuole fare a meno del bulgaro.

Il Verona deve ritrovare se stesso ed evitare i playoff. Non può rischiare. Adesso cominciano gli infortuni, contro l'Ascoli ci sono le squalifiche pesanti di Maietta e Jorginho, e la frenesia di dover recuperare. L'anno scorso finimmo il girone di andata al secondo posto con 41 punti e ci scoprimmo all'improvviso forti. Oggi, in 4 gare potremmo non riuscire a fare 9 punti e stiamo mostrando fragilità e nervosismo. C'è però ancora tempo per rimediare. Ma occorre umiltà, non pretendere di avere sempre ragione e non essere permalosi di fronte alle critiche. Per il bene della squadra prima di tutto, ma anche un po' per se stessi.

Massimo

(*) considero Cittadella sulla carta una partita persa. Anche se mancano ancora 8 minuti più recupero quello che è accaduto nei precedenti 82 (soprattutto nella ripresa) mi fa pensare a quell'episodio come concluso. Voglia il cielo che succederà qualcosa nel recupero, ma quella sarà comunque un'altra storia, in un altro contesto.

Colonna sonora: Estate, Chet Baker, 1983 Al Capolinea, storico locale tra i Navigli di Milano chiuso purtroppo nel 1999. E con lui se ne è andata un sacco di grande musica.



Hellastory, 03/12/2012
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MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Udinese?



H.Verona    Udinese


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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