domenica 17, h 15:00  

HELLAS VERONA

1
MILAN3

PROSSIMO IMPEGNO
  lunedì 1, h 15:00  
CAGLIARI 

HELLAS VERONA

 
Hellas Verona english presentation

HELLAS VERONA / Le Ultimissime

CHE CALCIOMERCATO SARA'? PROSPETTIVE TRA SOGNI E REALTA' (Parte 1)


CHE CALCIOMERCATO SARA'? PROSPETTIVE TRA SOGNI E REALTA' (Parte 1)
CHE CALCIOMERCATO SARA'? PROSPETTIVE TRA SOGNI E REALTA' (Parte 1)

Con l'inizio di gennaio, atteso e temuto da milioni di tifosi, riapre le porte il calciomercato per la “sessione di riparazione”. Una sessione vissuta da allenatori ed addetti ai lavori con un certo nervosismo perché, a differenza del mercato estivo, si svolge nel pieno del campionato ed è fonte di distrazioni e tensioni ritenute da molti inopportune e pericolose per gli equilibri delle squadre.

In questo scenario il calciomercato, da sempre palcoscenico dei sogni dei tifosi, rischia di diventare più una minaccia che un'opportunità soprattutto per le squadre deboli finanziariamente o che meno hanno bisogno di interventi per migliorare l'esito della stagione. Ora, in attesa di capire quale sarà il ruolo del Verona nel turbolento mese appena iniziato, se da protagonista, da vittima o da semplice spettatore, cerchiamo di capire quanta disponibilità c'è nella borsa del Presidente per fare shopping sul mercato. Lo facciamo per cercare di mettere chiarezza su quella che è l'effettiva situazione della società oggi e sgomberare fin da subito voci di mercato (Toni, Jeda...) che riempiono di inchiostro gli articoli di giornali ma che poco hanno a che fare con la realtà.

Lo spunto per l'analisi lo prendiamo dai freddi, ma ahi noi, quanto mai indicativi, numeri di bilancio: riprendendo i dati che già avevamo pubblicato la scorsa estate (nell'articolo "Calciomercato: facciamo i conti in tasca all'Hellas che verrà!"), e aggiungendoci i numeri (approvati ad ottobre 2011) della stagione sportiva 2010/2011 che si è chiusa trionfalmente sul campo con la promozione in serie B, ma, al solito, con ben minor gloria sul piano economico, con una perdita netta di più di 5 milioni di Euro. Un risultato che porta a 22 milioni e mezzo il totale delle perdite che l'Hellas Verona ha lasciato sui campi di Lega Pro nei 4 disgraziati anni di oblìo calcistico che tutti, società e tifosi, siamo stati costretti nostro malgrado a vivere. In sostanza Martinelli, per costruire e mantenere nella Lega di Macalli una squadra competitiva, ha dovuto investire a fondo perduto più di 5 milioni di euro a stagione; si capisce bene, di fronte a questi numeri, perché, in caso di mancata promozione, il presidentissimo avrebbe con tutta probabilità gettato la spugna dando l'avvio ad una campagna di smobilitazione per porre fine all'emorragia finanziaria.


2006/2007 (serie B; Pastorello-Arvedi)
Ricavi: 15,04 milioni (di cui: 2,05 milioni botteghino, 1,56 milioni sponsor, 2,7 milioni diritti tv, 4,15 milioni contributi federali, 4,59 milioni plusvalenze ed altro)
Costi: 15,26 milioni (di cui 7,63 milioni di stipendi)
Risultato operativo: -0,22 milioni
Risultato netto: 1,07 milioni


2007/2008 (serie C1; Arvedi)
Ricavi: 4,73 milioni (di cui: 1,22 milioni botteghino, 0,30 milioni sponsor, 0,07 milioni diritti tv, 0,60 milioni contributi federali, 2,53 milioni plusvalenze ed altro)
Costi: 12,30 milioni (di cui 5,59 milioni di stipendi)
Risultato operativo: -7,57 milioni
Risultato netto: -8,33 milioni


2008/2009 (Lega Pro; Arvedi-Martinelli)
Ricavi: 3,36 milioni (di cui: 1,35 milioni botteghino, 0,53 milioni sponsor, 0,01 milioni diritti tv, 0,71 milioni contributi federali, 0,66 milioni plusvalenze ed altro)
Costi: 10,37 milioni (di cui 4,32 milioni di stipendi)
Risultato operativo: -7,01 milioni
Risultato netto: -5,16 milioni


2009/2010 (Lega Pro; Martinelli)
Ricavi: 4,33 milioni (di cui: 2,08 milioni botteghino, 1,59 milioni sponsor, 0,005 milioni diritti tv, 0,005 milioni contributi federali, 0,56 milioni plusvalenze ed altro)
Costi: 8,39 milioni (di cui 4,04 milioni di stipendi)
Risultato operativo: -4,06 milioni
Risultato netto: -3,96 milioni


2010/2011 (Lega Pro; Martinelli)
Ricavi: 3,77 milioni (di cui: 1,81 milioni botteghino, 1,33 milioni sponsor, 0,1 milioni diritti tv, 0 milioni contributi federali, 0,53 milioni plusvalenze ed altro)
Costi: 8,93 milioni (di cui 4,63 milioni di stipendi)
Risultato operativo:-5,17 milioni
Risultato netto: -5,09 milioni

Il motivo dell’ennesimo buco economico con un dato di un milione di euro peggiore rispetto alla stagione precedente (da una perdita di 4 milioni nella stagione 2009/10 ad una di 5 milioni nel 2010/11) risiede:
- nel calo dei ricavi (-560 mila), dovuto alle minor presenze allo stadio (-270 mila) inevitabili dopo la tremenda delusione del campionato di Remondina, e alla diminuzione dei proventi da sponsor e pubblicità (-260 mila);
-nella crescita dei costi per il personale, saliti di 490 mila euro; da soli, i costi del personale, nel bilancio 2011/2012 valgono il 122% del totale dei ricavi e più di due volte e mezzo i proventi da botteghino; si tratta di dati che sarebbero impressionanti in una qualsiasi realtà aziendale ma che nel calcio da anni rappresentano la prassi, in un contesto in cui i calciatori con il loro sindacato, ritengono normale, non solo da un punto di vista etico ma anche economico questa enorme sproporzione tra il valore prodotto dalla loro attività (poco) e la remunerazione che gli viene concessa in cambio (diciamo "elevata").
Spulciando i dati del bilancio del Verona si scopre che l’aumento è stato dovuto quasi interamente alla sfortunata scelta di Giannini che ha obbligato il presidente a mettere a busta paga due allenatori (lui e Mandorlini) in una sola stagione: il costo totale degli allenatori (prima squadra e giovanili da 8 a 9) è così salito da 297 mila a 668 mila euro lordi. Il costo dei calciatori invece è passato da 3,27 milioni di euro a 3,45 milioni; una crescita dovuta all’aumento del numero di tesserati a busta paga (passati da 26 a 30), mentre a livello individuale lo stipendio medio è sceso, da 126 mila a 115 mila euro lordi annui come costo azienda e da 102 mila a 86 mila euro come retribuzione lorda al dipendente. Si deve poi aggiungere il costo del direttore sportivo, anche in questo caso diminuito (dai 105 mila euro di costo azienda di Bonato ai 60 mila euro di Gibellini) e degli altri dipendenti, passati da 8 a 13 e il cui costo è perciò salito da 366 mila a 441 mila (con una media costo azienda di 34 mila euro a dipendente).

Come detto, fortunatamente, la vittoria di Salerno ha tolto il Verona dal pantano della Lega Pro e il grosso incremento dei ricavi garantito dalla promozione in serie B dovrebbe consentire la prossima stagione di ripristinare una situazione di equilibrio non solo patrimoniale (grazie alle iniezioni continue di Martinelli) ma finalmente anche economico. Si tratta di una strada obbligata. Perché Martinelli ha ormai esaurito la sua disponibilità e difficilmente investirà ancora grosse cifre se non per progetti mirati e di grande respiro (vedi Arena Stadium, ritornata alla ribalta della cronaca in questo inizio 2012). E se l’apporto di altri imprenditori (Cad.it?) continuerà a mancare l’unica soluzione per l’Hellas sarà crearsi in casa le risorse economiche necessarie a continuare a crescere.

Per capire se ciò sarà effettivamente possibile vi rimandiamo alla seconda parte di questo articolo che pubblicheremo domani, in cui cercheremo di capire quali sono le prospettive economiche del Verona in questa stagione di serie B 2011/12 anche alla luce di un importante studio condotto dalla società di revisione PwC (PricewaterhouseCoopers) sui dati di bilancio delle società di calcio professionistiche (A, B e Lega Pro) nel triennio 2007,08 2008/09 e 2009/10.

Francesco



Hellastory, 03/01/2012

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Eleggi ogni settimana il gialloblu migliore in campo!




Riepilogo stagionale e classifica generale




Devi essere iscritto per visualizzare i dati dell'Almanacco del giorno
Username
Password
 
[Registrati]






HELLASTORY.net è online dall'11 maggio 2001 ( 8359 giorni)
Ogni contenuto è liberamente riproducibile con l'obbligo di citare la fonte.
Per qualunque informazione contattateci.
Leggi la nostra Informativa Privacy.
[www.hellastory.net] - {ts '2024-03-29 05:45:13'} - {ts '2024-03-29 11:45:13'} [browser]


191119121913191419151919192019211922192319241925192619271928192919301931193219331934193519361937193819391940194119421943194419451946194719481949195019511952195319541955195619571958195919601961196219631964196519661967196819691970197119721973197419751976197719781979198019811982198319841985198619871988198919901991199219931994199519961997199819992000200120022003200420052006200720082009201020112012201320142015201620172018201920202021202220232024
[/verona/le_ultimissime/che_calciomercato_sara_prospettive_tra_sogni_e_realta_parte_1-2012-01-03-2052/index.cfm]