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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

CHE CALCIOMERCATO SARA'? PROSPETTIVE TRA SOGNI E REALTA' (Parte 2)


CHE CALCIOMERCATO SARA'? PROSPETTIVE TRA SOGNI E REALTA' (Parte 2)
CHE CALCIOMERCATO SARA'? PROSPETTIVE TRA SOGNI E REALTA' (Parte 2)

Ci eravamo lasciati, a chiusura della prima parte dell'articolo, con la quantificazione dei danni economici inferti alla nostra società dai quattro anni di oblìo in Lega Pro. Per mantenersi competitivo l'Hellas Verona ha dovuto vivere, come l'Italia degli anni '80, ben al di sopra dei propri mezzi e il fardello che il Presidente Martinelli si è trovato a sopportare è stato decisamente pesante.
Con la promozione in serie B, si sono aperti finalmente dei spiragli di luce, grazie al benefici che una categoria più esposta all'attenzione del mondo mediatico inevitabilmente porta con sè.

I più attenti lettori di hellastory.net sanno che già la scorsa estate avevamo provato a stimare quale poteva essere l'impatto a bilancio della promozione (nell'articolo «Calciomercato: facciamo i conti in tasca all'Hellas che verrà!» del 23/08/2011); abbiamo voluto rivedere ed aggiornare quelle stime, sulla base dei dati del bilancio 2010/11 (che allora non conoscevamo) e di un interessante studio condotto dalla società di revisione Pwc (PriceWaterhouseCoopers) sui dati di bilancio di tutte le società di calcio professionistiche (A, B e Lega Pro) nel triennio 2007/08, 2008/09 e 2009/10, dal quale emerge più di uno spunto interessante.

Esponiamo di seguito i dati della stima da noi elaborata:


2011/2012 (previsione) (Serie B; Martinelli)
Ricavi: 10,5 milioni (di cui: 3,8 milioni botteghino, 2,56 milioni sponsor, 1,15 milioni diritti radio-tv, 2,5 milioni contributi federali, 0,5 milioni plusvalenze ed altro)
Costi: 11,28 milioni (di cui 5,66 milioni di stipendi, 2,3 milioni di servizi, 0,6 milioni di ammortamenti e svalutazioni)
Risultato operativo:-0,77 milioni
Risultato netto: -0,77 milioni

RICAVI. Come anticipato, i ricavi sono i principali beneficiari della promozione; tra tutti, i proventi da diritti radio-televisivi e da contributi federali. Se nell'ultima annata di Lega Pro il valore di queste due voci ha superato a stento i 100 mila euro (anche per colpa della poco redditizia scelta di non schierare giovani in rosa), in serie B nelle stagioni 2007/08, 2008/2009 e 2009/2010 il ricavo medio per società è stato di 1,4 milioni per i diritti televisivi e di 3 milioni per i contributi federali. Un gruzzolo di quasi 4 milioni e mezzo di euro che, va detto, sicuramente diminuirà in questa stagione a causa (i) del fallimento di Dahlia TV che garantiva un contratto più ricco di quello pagato oggi da Mediaset per i diritti del digitale terrestre e (ii) per il ridursi della mutualità dalla serie A ma che rimarrà comunque su valori decisamente importanti che abbiamo stimato in 3,65 milioni di euro.
La maggior esposizione mediatica farà lievitare anche i ricavi da sponsor e pubblicità che nella stagione scorsa avevano registrato una forte diminuzione rispetto all'anno precedente (da 1,6 milioni del 2009/2010 a 1,3 milioni del 2010/2011) ma che ora, con la sottoscrizione di nuovi importanti contratti (in primis i 350 mila euro annui di AGSM), dovrebbero salire fino a 2 milioni e mezzo di euro.

A far la parte da leone però, anche quest'anno come in passato, sarà il botteghino che, grazie al ricorso in massa all'abbonamento da parte dei tifosi nonostante il forte rincaro dei prezzi, e agli splendidi risultati ottenuti in questo primo scorcio di campionato dalla squadra, dovrebbe fruttare (come già indicato nell'articolo “E' l'Hellas la società più ricca in B al botteghino” del 16/11/2011) 3 milioni e mezzo di euro, ai quali si devono aggiungere la quota sugli incassi dalle partite fuori casa, per circa 300 mila euro.
Ciò significa che il Verona incasserà il 36% dei suoi ricavi totali dal botteghino. Si tratta di un numero che ha pochi eguali nell'attuale panorama del calcio italiano. I dati dello studio PwC relativo al triennio 2008-2010 mostrano infatti come la percentuale media degli incassi dal botteghino sul totale sia del 11% per le società di serie A (in valori assoluti sono rimasti invariati rispetto a fine anni novanta, ma è crollata la loro incidenza sugli introiti complessivi, dal 34% al 11%) e del 8% per le società di serie B (un terzo rispetto al 24% di fine anni novanta e metà in valori assoluti).
I tifosi del Verona sono quindi un patrimonio non solo per il loro sostegno incessante allo stadio, ma anche per il loro valore economico che, lo dicono i numeri, fa la differenza rispetto alle maggior parte delle società di serie A e B.

COSTI. Come già evidenziato nella prima parte dell'articolo pubblicata ieri, a farla da padrone sono sempre i costi del personale; in serie B però la loro incidenza sui ricavi, grazie al forte aumento di quest'ultimi, è perlomeno destinata a ridimensionarsi di parecchio: se in Lega Pro i 4,6 milioni di euro pagati a tesserati superavano abbondantemente il totale dei ricavi societari (122%), in questa stagione di serie B il monte stipendi, che in base alle nostre stime dovrebbe assestarsi a 5,66 milioni di Euro, avrà un'incidenza del 54% sui ricavi totali.
I dati dello studio Pwc indicano un'incidenza media dei costi del personale sui ricavi nelle stagioni 2008-2010 del 58% per le società di serie A e del 66% per i club di serie B.
Il dato del Verona, se venisse confermato (nel nostro calcolo abbiamo incorporato l'effetto dei numerosi rinnovi contrattuali firmati in questa prima parte d'anno, stimando che lo stipendio medio dei calciatori sia passato da 115 a 135 mila euro lordi l'anno; il numero di tesserati è salito da 30 a 31), sarebbe quindi virtuoso e sotto la media di categoria. Peraltro i numerosi rinnovi (Maietta fino al 2016, Gomez, Halfredsson ed Esposito 2015, Rafael, Abbate, Ceccarelli, Ferrari, Jorginho, Russo, Pichlmann e lo stesso Mandorlini 2014) porteranno ad un significativo sgravio nella voce ammortamenti: il valore a bilancio dell'attuale parco giocatori (valutati al costo) è di 931 mila euro (di cui 350 mila relativi ad Halfredsson e 175 mila a Pichlmann); grazie ai prolungamenti contrattuali tale valore verrà spalmato su un numero maggiore di esercizi e pertanto il valore degli ammortamenti nel 2011/12 (450 mila) sarà inferiore rispetto alla scorsa stagione in Lega Pro (565 mila).

Lo scarso peso degli ammortamenti, grazie alla valutazione prudente dei giocatori (senza operazioni di scambio create ad hoc per gonfiare i valori a bilancio) e alla durata media molto lunga dei contratti, rende anche questo dato virtuoso rispetto al resto del panorama del calcio professionistico italiano: se infatti a Verona l'incidenza degli ammortamenti sul totale dei costi sarà pari al 5,5%, la media, indicata dallo studio Pwc, è del 21% sia per le società di serie A che per quelle di serie B.
Le altre principali voci di costo (servizi, affitto campi e oneri diversi di gestione) registrano invece valori in linea con la media della cadetteria (rispettivamente il 20%, il 4% e il 14% dei costi totali).

Per tirare le somme e rendere efficace quanto abbiamo detto, la gestione prudente con la quale Gibellini (fuori) e Mandorlini (dentro al campo) sono riusciti, con investimenti estremamente contenuti (350 mila per la seconda metà di Halfredsson, 80 mila per quella di Mancini e una serie di giovani in prestito: ne abbiamo stimato il costo totale in 420 mila euro, 60 mila l'uno) ad allestire comunque una squadra competitiva, permetterà al bilancio del Verona di chiudere la stagione 2011 con un risultato finalmente non lontano dalla parità (abbiamo stimato una perdita di 770 mila).
I “fattori di successo” (incassi da botteghino senza pari in serie B e peso estremamente ridotto degli ammortamenti) consentiranno così di chiudere con un risultato virtuoso: lo studio Pwc indica infatti nelle stagioni 2008-2010 una perdita media per Società di 13,7 milioni di euro per la serie A e 2,9 milioni per la B. Dati che peraltro sarebbero ancora peggiori se non si tenesse conto degli effetti delle plusvalenze, di cui l'Hellas ad oggi non ha potuto beneficiare ma che potrebbero in futuro - i tifosi non lo sperano - garantire diverse soddisfazioni a Martinelli, considerando i valori “ridicoli” con i quali sono valorizzati a bilancio pezzi da 90 come Halfredsson e Gomez.

Insomma, se così rimarranno le cose, la società di Martinelli potrà per la prima volta festeggiare a fine stagione il raggiungimento di un equilibrio economico. Sempre che nel frattempo non intervengano nuove variabili (calciomercato di gennaio, esito del campionato e approvazione del progetto sul nuovo stadio) a mescolare tutte le carte in tavola. Avremmo voluto affrontarli in questa sede dato, anche in questo ambito, non mancano spunti interessanti dallo studio Pwc e dalla situazione del nostro Verona, ma per ragioni di spazio e per non abusare troppo del vostro tempo vi rinviamo ad una terza parte dell'articolo che pubblicheremo la prossima settimana.

Francesco



Hellastory, 04/01/2012

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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