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PROSSIMO IMPEGNO
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N.B.: Per problemi tecnici la pubblicazione di questo articolo è slittata di qualche ora. Ci scusiamo con l'autore e con i lettori.
Ciao butei,
sono appena rientrato dallo stadio San Nicola, e mi capirete il morale non è
alle stelle.
Per chi come me vede il nostro amato Hellas, qualche volta l'anno capite che
il match giocato a Bari non è certo da manuale del calcio.
Arrivo allo stadio un'ora prima, parcheggio nel piazzale riservato ai
gialloblu, il che mi fa sentire un po a casa, e attendo che qualcuno arrivi,
sono in contatto telefonico coi butei sono al casello per i rituali
controlli, faccio due passi e dopo poco eccoli arrivare!!!! c'è entusiasmo
attorno all'Hellas e si vede siamo un centinaio carichi e allegri come
sempre, entriamo nel nostro settore e ci appare un tristissimo stadio
semideserto.
Lo speaker annuncia le formazioni, e mi sembra uno scherzo ascoltare uno
schieramento senza otto titolari, il centrocampo è stravolto; Soligo,
Pizzinat, Mancinelli ma il tifoso dell'Hellas ci crede è abituato a soffrire
(Vero PRESIDENTE?) e al fischio d'inizio in certi momenti i nostri cori
coprono quelli dei mediocri baresi.
L'hellas parte bene impone il proprio gioco, ma non tiriamo mai in porta, e
questo come sapete nel calcio si paga, il Bari propone un già coperto 3-5-2
per passare poco dopo il gol (DOSSENA TE COPO) a
un 4-5-1 che non permatterà ai ragazzi di trovare la via del pari.
Peccato davvero, potevamo strappare un pareggio che, in una situazione di
emergenza come quella di ieri poteva soddisfarci, ma non è andata così,
pazienza i ragazzi sono da lodare per l'impegno profuso in campo, parlare
dei migliori è opera ardua, dico solo che Rosina mi sembra tecnicamente
molto forte speriamo possa essere utile al grande Ficca.
Alla fine tutta la squadra viene a salutarci sotto la curva, li applaudiamo
convinti che nonostante le difficoltà, la vendita di Italiano, noi ci
crediamo forza hellas il secondo posto è a tre punti!!!!
AVANTI BLU
Alberto A. 69
tifoso gialloblu
sponda /= Hellas 903
L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Atalanta-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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