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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

I protagonisti della B - prima parte


I protagonisti della B - prima parte

dal nostro amico Arturo

Poco più di due anni fa le colonne di Hellastory avevano ospitato un mio articolo dal titolo "I protagonisti della C" in cui analizzavo a qualche anno di distanza la sorte dei giocatori che avevano indossato la gloriosa maglia Hellas nei quattro anni ‘infernali' della terza serie. Ora, visto che siamo tornati nel campionato cadetto, vorrei cimentarmi con coloro che nelle due stagioni successive hanno disputato il campionato di serie B, due stagioni ricche di soddisfazioni che si sono concluse nel maggio 2013 con la tanto agognata promozione nella massima divisione.

Ora come allora siamo in serie B, una categoria in cui l'Hellas detiene con 52 presenze il secondo posto come maggior numero di partecipazioni (dietro al Brescia con 59) nella storia del campionato di calcio Italiano; a dare il bentornato in categoria il 26 agosto 2011 è stato il Pescara il quale al Bentegodi è stato schierato da mister Zeman con 3 ragazzi (Immobile, Insigne e Verratti) che da li a pochi mesi andranno addirittura in nazionale. L'esordio non è felice (sconfitta per 1-2 dalla squadra che poi vincerà il campionato) ma l'Hellas con uno zoccolo duro di ‘eroi di Salerno' e con l'entusiasmo tipico delle neopromosse (anche la classifica odierna del campionato di B ne è una prova), porterà a termine un campionato brillante che solo per poco non si tramutò in trionfo.

Analizziamo ora chi erano e dove sono finiti i componenti della rosa di allora schierata agli ordini dell'allenatore Mandorlini che, confermato a gran voce dopo la promozione, ha potuto dire la sua anche in sede di mercato che comunque si sviluppò all'insegna della parsimonia: i portieri erano Rafael, simbolo di un Hellas che non c'è più, tuttora in serie A col Cagliari, Frattali autore di una buona carriera in B ed oggi tesserato con l'Avellino e un giovane semisconosciuto che ora tutti apprezziamo tra i nostri pali: Nicolas.

Centrali di difesa si alternavano Maietta, rimpianto capitano ora al Bologna, Ceccarelli titolare in B con l'Entella e Mareco, roccioso paraguaiano tornato in patria nel Nacional. Sulla fascia sinistra il titolare era Scaglia ritiratosi qualche mese fa dal calcio giocato spesso in ballottaggio con Pugliese che ora risulta svincolato dopo aver giocato qualche mese in primavera a Villafranca. Svincolato sembra essere anche Cangi dopo qualche stagione in serie D mentre Abbate lotta ancora in lega pro con il Piacenza. Sorte ancora peggiore l'ha subita il giovane Natalino che a Verona ha giocato solo una partita di Coppa Italia ma ha dovuto successivamente appendere le scarpe al chiodo per problemi cardiaci.

A centrocampo si contendevano le maglie giocatori ora appartenenti a categorie lontanissime una dall'altra; nella massima divisione ogni domenica ammiriamo Jorginho titolare al Napoli ed in odore di nazionale, Halfreddsson ora all'Udinese e Tacthsidis in campo col Cagliari mentre sprofondati in terza serie ci sono Galli al Renate, Russo al Catania, Doninelli al Siena, Mancini al Messina e Berrettoni al Pordenone. Ancora più in basso, trascinato in una parabola discendente, la sorte di Esposito ora militante nel Potenza.

Il protagonista del reparto offensivo di quella stagione è stato Juanito Gomez che ancor oggi veste i colori gialloblu mentre si è ritirato dal calcio Bjelanovic uno su cui Mandorlini puntò molto senza essere ricambiato dai gol. Di D'Alessandro ci si poteva immaginare una fulgida carriera ed in effetti gioca ora nell'Atalanta mentre il goleador giramondo Pichlmann è ancora attivo in patria nel Wacker Innsbruck. Ferrari e Le Noci erano la coppia principe per la serie C e tuttora fanno i loro gol in quella categoria; il primo a Venezia ed il secondo a Como mentre è triste la sorte di Lepiller che subito un gravissimo infortunio non è più riuscito a trovare una sistemazione stabile ed è tuttora in Belgio alla ricerca di un ingaggio.

Come dicevo prima fu una stagione eccezionale in cui considerati gli attori in campo forse ammirammo il miglior gioco di Mandorlini, una stagione che si è fregiata del record di una striscia di otto vittorie consecutive in campionato (più una in coppa Italia) che portò l'Hellas ad un passo dalla serie A; tutto sfumò per uno sciagurato pareggio con il retrocesso Albinoleffe alla terzultima ed una contestatissima direzione arbitrale di Massa nella partita di play off col Varese; le conseguenze di questo brutto fine di stagione si sentirono anche a livello societario. Vi fu una violenta polemica tra il direttore sportivo Gibellini e l'allenatore Mandorlini all'ombra di un presidente, Martinelli, che per ragioni di salute non poteva programmare il futuro e si stava adoperando a passare il testimone ad una nuova proprietà. Nelle stanze dei bottoni gialloblu si affacciò l'imprenditore carpigiano Setti accompagnato dal direttore sportivo Sogliano e una volta conclusa la trattativa di cessione della società sembrò per l'Hellas ed i suoi tifosi l'inizio di una nuova era!che vi racconterò nella seconda parte.



Hellastory, 12/10/2016

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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