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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

PESCINA - HELLAS VERONA 1-1 dai nostri inviati Fabio e Florin

Hellastory: Le Ultimissime

PESCINA - HELLAS VERONA 1-1 dai nostri inviati Fabio e Florin
PESCINA - HELLAS VERONA 1-1 dai nostri inviati Fabio e Florin

dai nostri inviati Fabio e Florin


Ho gustato un ottimo spuntino a base di specialità locali prima della partita.

Il settore ospiti dello Stadio dei Marsi non è una curva, ma una bella tribuna per giunta esposta al sole tiepido del pomeriggio, quasi un solarium.

Ho cantato quasi sempre per sostenere il nostro Verona, come al solito seguìto in gran numero dai tifosi gialloblu.

Ho passato una giornata diversa con mio figlio, lontano dagli affanni quotidiani e dal vocabolario di latino.

Ho assistito ad una prodezza balistica di Julien «D'Artagnan» Rantier.

Ecco, ho citato tutte, ma davvero tutte le note positive della giornata.

Del resto, premesse negative c'erano già state. Giovedì arriva il divieto degli soloni del Casms a seguire la partita, definita «ad alto rischio», probabilmente in base ai numerosi e turbolenti precedenti tra le tifoserie (?!). Venerdì basta una telefonatina alla persona giusta perchè l'alto rischio scenda fino a scomparire. Direbbe Ezio Greggio: ma per favore, per favore!

Il primo tempo è da shock: una fase di studio, poi arriva il gol del Pescina in evidente posizione di fuorigioco: l'arbitro Paparazzo se ne accorge ma non ha coraggio di smentire il suo guardalinee, e convalida. Ridicolo. Fatto sta che la capolista offre uno spettacolo indegno. Sempre saltati a centrocampo, quando prendiamo palla succede che: o la regaliamo agli avversari con passaggi sbagliati (bisogna aspettare la fine del tempo per vedere un lancio preciso di Russo a Berrettoni) o non sappiamo che farci. Burato e gli altri passeggiano col pallone a vuoto, quasi che stessimo vincendo. Uno squallido cocktail di abulia ed errori.

I tifosi delusi e preoccupati invitano ripetutamente gli attori della farsa a tirare fuori gli attributi. C'è tensione, tifo spezzettato e anche qualche scaramuccia verbale. Io vengo da vicino, ma la maggior parte di loro ha fatto sei-sette ore di viaggio per vedere uno spettacolo indecoroso. Troppo brutto per essere vero.

La ripresa comincia un po' meglio, c'è più determinazione, qualche cross dalle fasce meno casuale, fino alla prodezza di Rantier che con splendida coordinazione raccoglie al volo l'invito di Berrettoni. Ora ci crediamo, maciniamo più gioco ma le occasioni latitano: Julien ha la palla del raddoppio ma tira debole e centrale, Colombo subentrato a Di Gennaro spara precipitosamente sul portiere anzichè mirare al secondo palo. Su un calcio d'angolo battuto finalmente bene Anselmi ha la palla buona di testa, ma è scoordinato e finisce alto.

Al triplice fischio c'è molta delusione, i giocatori si avvicinano timidamente alla tribuna: molti li ignorano, altri li invitano ad andarsene, qualcuno accenna ad un applauso. Remondina si abbraccia e si complimenta con Burato, il peggiore in campo (ma perché non l'ha sostituito? Non c'erano anche Garzon, Campisi? E Dalla Bona? Lo abbiamo preso per far numero? ). Per carità, nessuna intenzione di crocifiggere un ragazzo esordiente non ancora ventenne, ma il gesto sembra proprio una beffa!

All'uscita dallo stadio i tifosi del Verona si scatenano: alcuni distruggono il piazzale antistante, altri ingaggiano un feroce corpo a corpo con le forze dell'ordine, i più avveduti rapiscono le ragazze marsicane e le caricano di peso sui pullmini presi a noleggio: sono bellissime, e preparano la pasta in casa come una volta.. Tutto secondo copione, dunque: avevano ragione gli scienziati del Cazz!!!

Battute a parte: sveglia ragazzi, mancano sette giornate.. penseremo mica di giocare a questo modo e di vivacchiare su una rendita che ormai non c'è più?

PAGELLE

Rafael 6 : Poco impegnato, incolpevole sul gol-truffa (meriterebbe un bell'otto per alcuni interventi strepitosi che però ho visto solo io, Alejandro mi capisce..)
Cangi 5 : Nullo nel primo tempo, qualche spunto e qualche pallone decente nella ripresa. La sufficienza è lontana.
Comazzi 5.5 : Compitino svolto quasi bene, pochi errori e per fortuna nessuna pallone alto vagante..
Anselmi 5.5 : Anche lui poco impegnato, si guadagna quasi la sufficienza
Pugliese 5 : Come Cangi abulico nel primo tempo, un po' meglio nel secondo ma sgroppate sulla fascia sinistra e bei traversoni non se ne vedono
Russo 4,5 : Passeggia a centrocampo e fa un sacco di errori. Giornataccia
Burato 4 : Un disastro, azzecca solo i passaggi ravvicinati. Fantasia zero, precisione idem. Se non è giornata sostituiscilo, no?!
Pensalfini 5 : Lento ed impreciso, nessun lampo degno di nota
Berrettoni 6 : Si danna l'anima, quasi a vuoto nel primo tempo, mentre nella ripresa è più incisivo e determinante nell'occasione del gol. Sufficienza più che meritata
Rantier 6,5 : Sarebbe da sufficienza, l'impegno non è mai mancato. Il mezzo punto in più è per la gran girata al volo
Di Gennaro 5 : Ho capito che non gli arrivano palloni, però.. era in campo? Non lo abbiamo visto proprio! Se la promozione diretta dipende dai suoi gol..
Farias 6 : Entra, come al solito tardi, e risveglia un po' l'ambiente. Si potrebbe mica dargli un po' più di spazio?
Colombo 5,5 : Guadagna diversi palloni, fa salire la squadra, meriterebbe forse la sufficienza. Mezzo punto in meno perchè quella palla poteva/doveva metterla dentro.
Ciotola s.v.
Remondina 4 : Molle come la squadra che ha messo in campo. Discutibile nelle scelte e tardivo nei cambi. Facile scagliarsi sull'arbitro per l'errore sul gol, ma dopo.. ha fatto qualcosa di utiIe a parte alzare il culo dalla panchina? Indifendibile.

I butei 6 : Generosi come al solito, ma manca coralità ed unità d'intenti. La squadra zoppica ed il tifo ne risente. In più di un'occasione qualche scaramuccia rischia di degenerare in rissa. La sufficienza è meritata perchè sono (siamo) sempre pronti a macinare centinaia di chilometri anche quando, come ieri, non si viene ripagati!



Hellastory, 16/03/2010

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

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