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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

QUALCUNO DIA UNA MASERATI A LUCA TONI!


QUALCUNO DIA UNA MASERATI A LUCA TONI!
QUALCUNO DIA UNA MASERATI A LUCA TONI!
QUALCUNO DIA UNA MASERATI A LUCA TONI!

Ve ne avevamo accennato poco più di un anno fa quando Luca Toni superò i gol messi a segno in una stagione in A da Gianni Bui e da Nico Penzo. Sinceramente, con tutto l'ottimismo che potevamo avere in quei giorni, non pensavamo di riuscire a trovare l'occasione per rispolverare questo pezzo di storia quest'anno.

Invece le vie del calcio sembrano essere infinite come quelle del Signore e “quel signore”, che risponde al nome di Luca Toni, anche quest'anno è riuscito a stupirci tutti segnando ancora più gol di quanti ne fece l'anno scorso arrivando dove finora nessuno a Verona era mai arrivato.

La storia che vi raccontiamo è quella della Maserati Ghibli che Garonzi promise a Gianni Bui in caso avesse segnato 20 reti nel campionato di A 1968-69 e lo facciamo con un articolo dell'epoca apparso su "Alè Verona", mensile locale di "politica e attualità sportiva".

UNA GHIBLI PER GIANNI BUI

Riuscirà Gianni Bui a segnare altre otto reti? Il discorso è tutto in questo interrogativo. Sta di fatto che il bravo giocatore sta vivendo il suo gran sogno, che non è il premio per il miglior cannoniere del campionato, ma una vettura di grossa, di grossissima cilindrata che Garonzi gli ha promesso all'inizio del campionato.

La squadra allora era in ritiro precampionato ed il “cavaliere” in vena di facezie chiamò Bui e gli disse a bruciapelo:
“Vedi quell'autovettura? Bene, se mi fai venti gol ne avrai una uguale”.
Nel mese di agosto la promessa di Garonzi poteva sembrare una battuta, un gesto di falsa generosità. Bui invece da quel momento ha un solo scopo: “fregare” il suo presidente, portargli via l'autovettura di grossa cilindrata. E si è messo a segnare, malgrado le prime partite le abbia viste! dalla tribuna. Ha segnato quanto e come non gli riusciva da qualche anno Gianni, e segnando i gol si è costruito il suo stesso rilancio nel mondo del calcio italiano, dove Bui non aveva goduto mai di eccessiva reputazione.

In fondo sin qui Bui chi era? Erano in molti a considerarlo un giocatore di provincia, capace di trovare un buon rendimento in una squadra della serie cadetta. E a dar ragione a certa gente c'erano le molte delusioni offerte dal giocatore a Bologna, Lazio ecc.

Ma parliamo del Bui gialloblu, del Bui che sogna l'autovettura di grossa cilindrata.

Checché ne dicano i tecnici di nome altisonante, compresi quelli a cui è affidata la cura delle squadre nazionali, Gianni Bui è il giocatore di serie A che quest'anno ha espresso le capacità migliori, una personalità spiccata. Infatti parlando del giocatore non sarebbe giusto fermarsi alle reti segnate, anche se esse rappresentano il contributo più appariscente che egli ha offerto alla “matricola”. L'accentuata calvizie ha indotto molti soloni a considerare vecchio il giocatore. Bui invece ha ventotto anni e in questo campionato ne dimostra assai meno. Non consideriamo soltanto i gol, dicevamo. Infatti per la squadra Bui è più, molto di più che un goleador. Spesso si accosta Bui a Del Vecchio.

Quest'ultimo era un giocatore bravo quanto introverso, con un comportamento discutibile in campo e soprattutto fuori dal campo. E poi Del Vecchio era il goleador per antonomasia, era lo sfondareti che esauriva il suo compito con il collocare il pallone alle spalle del portiere. Bui è diverso, Bui è il giocatore eclettico, è i giocatore generoso. I suoi gol infatti non nascono dalla partenza eccezionale di un tiro ma quasi sempre sono frutto di un dialogo, di una azione corale che ha visto il giocatore suggerire prima di concludere. Ma non è tutto. Gli incidenti hanno falcidiato i reparti arretrati e il centrocampo gialloblu, questo lo sanno un po' tutti. Ed allora l'infaticabile Gianni, prima o dopo di aver segnato il suo golletto, “ritorna”, imposta la manovra, contrasta; e quando la pressione avversaria si è trasformata in assedio, ecco allora Bui collocarsi sotto la propria porta, intervenire nei calci d'angolo, respingere con la sua testina d'oro le insidie che gli avversari portavano dalle fasce estreme del campo.

Ed il pubblico e gli sportivi hanno capito il valore, l'impegno di Gianni Bui facendone il beniamino, il più applaudito tra i calciatori che in tutti i tempi hanno militato nella squadra gialloblu. Gianni è felice. E' felice anche perché sa che non si stratta di consensi casuali ma meritati, sofferti prima ancora che conquistati.

Soffre, dicevamo, e sogna. Sogna l'autovettura di grossa cilindrata promessagli da Garonzi. Riuscirà nell'impresa, riuscirà a segnare le venti reti pattuite? Non lo sappiamo e non ci interessa saperlo. Resta assodato, resta un dato ineccepibile che Bui sta disputando il più grosso campionato della sua carriera. Ed un premio, anche cospicuo, non sarebbe immeritato.


Alla fine come sappiamo Bui si fermò a 15 reti senza tirare rigori (ma non sarebbe arrivato a 20 reti nemmeno lo stesso) giocando però 26 partite su 30. Tuttavia proiettando quelle 15 reti sulle 38 presenze di Toni arriveremmo a 21-22 reti stagionali, quindi alla fine i conti più o meno tornano e ancora una volta troviamo qualcosa che accomuna i due bomber modenesi, così diversi e così simili. Valeriano

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Hellastory, 27/05/2015

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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