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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

VICENZA-VERONA 0-1

Hellastory: Le Ultimissime

dal nostro inviato Gianluigi «giangino»

Un derby è sempre un derby, una partita particolare, questo poi è Il derby del Veneto non se la prendano le altre compagini ma non c'è storia nel confronto delle rivalità. Vincerlo poi, e in trasferta, è un'emozione unica.

Ci avviamo di primo pomeriggio io ed il mio amico, amico per la pelle, escluso il calcio, da sempre, lui di fede biancorossa, io gialloblù. Dall'auto due sciarpe sventolano gialloblù dalla mia parte, biancorossa dalla sua, penso sia l'unica macchina così bardata in tutta la provincia, anzi del triveneto. Si attendono degli amici al casello dell'autostrada e poi via, allo stadio, qui le strade si dividono io mi avvicino alla curva nord, lui alla sud, è meglio non essere troppo vicini in certi frangenti.

Al confronto del faraonico Bentegodi, il piccolo stadio Menti sembra veramente il fratellino minore, il bello è che il campo di gioco è così vicino che i giocatori sembra quasi di poterli toccare. La curva sud, vicentina, è gremita e l'urlo dei tifosi spinge i propri beniamini senza tregua. La curva nord, ospiti, ricorda un po' la bandiera giapponese, al centro un cerchio di tifosi per il resto ampi spazi, un cerchio comunque solido ed unito, come si dimostrerà il Verona che giocherà tra poco. I butei non si fanno intimidire dalla differenza ed il loro incitamento sarà costante per tutta la partita.

Lo stadio non è certo tutto esaurito, ampi spazi si notano in tutti i settori, esclusa la curva sud. Per il Vicenza è una partita cruciale, la classifica parla chiaro: o si vince o sono guai seri. Anche per il Verona non sono rose e viole, o si conferma la prova dello scorso turno di campionato con il Genoa o sono guai anche per noi.

Si parte. Le formazioni si studiano ma è subito partita vera, il livello tecnico non appare elevatissimo ma è subito chiaro che il Verona ci metterà l'anima, si corre, ci si richiama, insomma è un gruppo unito e motivato. Lo schema mi pare un 4-4-2 ma non ci giurerei. Comunque è partita intensa ed anche piacevole.

Il Vicenza parte in quarta, subito un paio di occasioni, Schwoch si libera con una magia ma poi spara fuori un tiro che sembrava già gol. Poco dopo un tiro del Vicentino Sgrigna scavalca Pegolo ma si ferma sul palo.

Come si suol dire:gol sbagliato ... ed infatti arriva il vantaggio gialloblù: 21' si ruba palla a centrocampo, Pulzetti, con un lancio da manuale libera Iunco che stacca il difensore in corsa e realizza il 4° gol del Verona in questo campionato. Fantastico il lancio, perfetto! Bellissimo anche il controllo e la conclusione.

E' un gol carico di significati: 1-siamo in vantaggio, 2-in un derby, 3-fuori casa, e cosa da non dimenticare 4-segnato da un attaccante. Questa non è una mia battuta riuscita male ma è effettivamente il primo gol in questo campionato delle nostre punte. Ultimo dettaglio sarà il gol partita, ma questo si saprà solo alla fine.

Per la cronaca io e pochi altri gialloblù eravamo nei "distinti" la gradinata lungo il campo di fronte alle tribune centrali. Nonostante tutti gli impegni del tipo: se segnano i nostri devo fare finta di niente,non devo lodare le azioni del Verona ecc. ecc. al momento del gol ... salta tutto! Il grido GOOOOOOOOL esce da solo, le braccia salgono al cielo ed il balzo dalla seggiola viene automatico. Poi, con uno sguardo rapido capisco: in tutto il settore non ci sono veronesi, degli otto del nostro sparuto gruppetto siamo saltati in due, con un brivido mi risiedo e fingendo noncuranza mi guardo intorno e ,,, fortunatamente non succede nulla. Ma come mi chiedo? L'anno scorso ce n'erano parecchi nei distinti che erano saltati al gol di Turati! Comunque la gioia è grande, e tutto sommato, visto che è andata bene, è stata veramente una goduria. Un paio di birre a suggello del tutto e non ci si pensa più.

Si riprende. Il Vicenza cerca la risposta ma è poco concreto, il Verona si difende con ordine, si vedono anche discrete azioni e bel gioco. Prima della fine del tempo si sfiora il secondo gol con un colpo di testa di Perticone ben parato dal portiere Vicentino. Ultimo brivido del primo tempo, sempre con Schwoch, che alza troppo la mira e ci va bene. L'attaccante vicentino a dispetto dell'età (classe 1969) è il più grintoso, deciso e pericoloso dei suoi, ci va anche bene se in questa partita non è riuscito a segnare. Nell'azione Turati si infortuna e deve essere sostituito, speriamo non sia nulla di grave anche se dal campo i giocatori sembravano allarmati. Speriamo bene.

La ripresa segna una pressione continua del Vicenza anche se poco concreta, il Verona tiene bene, un bel cross libera Iunco in area ma si aggiusta il pallone con la mano e viene ammonito. Viene annullato un gol a Nieto in netto fuorigioco. Nella seconda parte della ripresa il Vicenza preme ed il Verona è tutto nella propria metà campo a parte qualche sortita.

Il Vicenza preme ma non conclude molto, anzi proprio nel finale il Verona potrebbe raddoppiare con un paio di occasioni. Non serve la sostituzione da parte del Vicenza di Cavalli per Sgrigna. Il Verona porta a casa e con merito i tre punti.

Nel complesso una buona prestazione del nostro Hellas Verona che fa ben sperare. L'impegno corale e l'unità di squadra era visibile.

Una parola sui singoli: Iunco con un bel gol è il mattatore del Vicenza, bravo anche in altre giocate, speriamo si sia sbloccato. Pulzetti c'è dappertutto, Mazzola dà sicurezza, Perticone è in forma strepitosa e Guarente alla grande. In attacco Nieto spreca un paio di occasioni ma lotta ed anche se zoppicante per parte del secondo tempo resta in campo. Tutta la difesa ha svolto un gran lavoro, ben aiutata dal centrocampo. Pegolo quando è chiamato risponde sempre presente, dove non arriva lui i legni aiutano, qualche volta occorre anche un po' di fortuna.

Un grosso “bravo” anche al Mister Ficcadenti che ha saputo mettere bene la squadra in campo e motivarla a puntino, con una difesa in emergenza che sul campo ha reso bene. Si commentava che se non c'era capitan Mazzola ad elevare la media età, il Verona è proprio una squadra di “buteleti”. Bambini si, ma bambini terribili! Provate a chiedere ai tifosi biancorossi! Il mio amico di viaggio, al ritorno commentava: “avessimo noi uno come Iunco…” ed io pensavo tra me e me: “se ti sente Hellassa …”. Grazie comunque Antimo per oggi, e concedetemi la battuta.

Un plauso anche alla curva che ha sempre fatto sentire instancabilmente la sua voce.

Si torna a casa veramente felici. Un saluto ai miei compagni di viaggio, questa volta tocca al mio amico ad essere scontento ma lo sport è così.

Che siamo ad una svolta? Speriamo. Intanto oggi è stata una bella giornata, sabato con la Triestina sarebbe bello tornare a vincere finalmente anche al Bentegodi.



Hellastory, 06/11/2006

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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