COPPA ITALIA 1983-84

1^ FASE

La stagione 1983-’84 inizia ufficialmente domenica 21 agosto 1983 al Bentegodi. Il Verona affronta il Campobasso nella prima partita dei gironi eliminatori della Coppa Italia. Il girone del Verona non è certo difficile, oltre al Campobasso sono state infatti inserite la Reggiana, il Cagliari, la Carrarese e il Catania neopromosso in seria A. Il debutto non è certo proibitivo, ma un Verona ancora in fase di preparazione riesce a piegare gli ospiti solo grazie ad un gol dello stopper Fontolan a pochi minuti dal termine. Anche nella seconda partita l’Hellas non incanta, rimediando solo un pareggio a reti bianche in quel di Reggio Emilia, ma alla 3^ giornata, al Bentegodi, i gialloblu vincono e convincono battendo nettamente il Catania in una sfida che ha già il sapore di campionato. Nel primo tempo va in rete Fontolan e, nella ripresa, Maurizio Iorio segna il primo di una lunga serie di gol che lo vedranno tra i protagonisti della stagione. Vittoria netta per 3-0 sulla Carrarese al penultimo turno (gol di Volpati, Di Gennaro e ancora Iorio) e, per finire, pareggio per 2-2 a Cagliari, dove anche Galderisi segna il primo gol in gialloblu. Il Verona, come da pronostico, vince il girone e si appresta ad iniziare il secondo campionato in A con Bagnoli. La Coppa Italia tornerà in febbraio.

OTTAVI DI FINALE

Il Verona all’inizio di febbraio si trova al 4° posto in classifica, a 4 punti dalla Juve capolista. La squadra gialloblu si è confermata tra le "grandi" ed è in piena corsa per un posto in Europa. Il sorteggio degli ottavi di finale di Coppa Italia ha messo di fronte al Verona l’Avellino di Barbadillo. I lupi campani sono al penultimo posto in classifica ma il Partenio, lo stadio avellinese, è un tabù assoluto per il Verona. Infatti, all’andata, i biancoverdi si impongono per 1-0 su un Verona comunque rimaneggiato, un risultato che comunque non pregiudica la qualificazione, considerato che la squadra di Bagnoli al Bentegodi è abituata ad offrire grandi prestazioni. Al ritorno infatti il Verona ce la mette tutta e intorno alla mezzora del primo tempo il solito Iorio pareggia i conti. Per tutto il resto della partita però, nonostante un assedio continuo da parte dei gialloblu, l’Avellino non si piega. Solo ai supplentari, grazie al gol di Di Gennaro, l’Hellas acciuffa una qualificazione sofferta ma meritata. All’ultimo secondo c’è anche spazio per la doppietta di Iorio che infila di nuovo Zaninelli su rigore. Oltre al Verona passano i quarti il sorprendente Bari (squadra di serie C che si è tolta lo sfizio di eliminare nientemeno che la Juve) la Fiorentina, la Roma, il Milan, la Sampdoria, il Torino e l’Udinese di Zico, in pratica tutte le prime della classe. Saranno proprio i bianconeri friulani ad affrontare il Verona nei quarti, nel giugno del 1984.

 

QUARTI DI FINALE

Il 7 giugno, quando il Verona è di scena a Udine per l’andata dei quarti di finale, manca solo il verdetto della Coppa Italia: il campionato è infatti terminato con la vittoria della Juve che si aggiudica anche la Coppa delle Coppe, mentre la Roma, proprio come i bianconeri l’anno prima, viene sconfitta in finale di Coppa Campioni per mano del Liverpool. Una vera e propria beffa per i giallorossi, visto che la finale si giocava all’Olimpico. Il Verona ha chiuso il campionato al 6° posto, mentre l’Udinese, nonostante Zico, non è riuscita a fare meglio di un deludente 9° posto. Le motivazioni per giocarsi fino in fondo la Coppa Italia, quindi, ci sono tutte, per entrambe le squadre. Il Verona sembra in forma, e in effetti gioca meglio dell’Udinese, almeno nel primo tempo. Iorio va in gol al 36’, confermandosi goleador principe della stagione, ma nella ripresa, come già era successo in varie occasioni anche in campionato, il Verona vacilla e si fa superare: prima Gerolin, poi De Agostini, bucano la difesa gialloblu e regalano la vittoria all’Udinese. Niente di compromesso comunque, perché al Verona basta un gol per passare in semifinale. La partita di ritorno è durissima. L’Udinese non è un avversario facile e di minuto in minuto si capisce che per il Verona non sarà facile scardinare la difesa bianconera. Servirà un rigore, calciato dal solito Iorio proprio allo scadere del primo tempo, per avere la meglio sui friulani. Nella ripresa l’Udinese si butta in attacco lasciando spazio al contropiede gialloblu, ma il punteggio non cambierà: 1-0 per il Verona che accede per il secondo anno consecutivo alle semifinali di Coppa.

SEMIFINALI

Oltre al Verona passano in semifinale anche la Roma, il Torino e il Bari che, dopo aver eliminato la Juve, nei quarti si sbarazza anche della Fiorentina. Sono proprio i pugliesi, neopromossi in serie B, gli avversari dell’Hellas in semifinale. La partita di andata si gioca a Bari in un clima tutt’altro che facile per i gialloblu, visto l’entusiasmo che accompagna la squadra di casa. Il Verona però non si fa condizionare e gioca un primo tempo eccellente: al 34’ segna Joe Jordan e pochi minuti dopo Iorio raddoppia permettendo ai gialloblu di andare al riposo in vantaggio di 2 gol. Nella ripresa il Bari tenta il tutto per tutto, ma il Verona, nonostante le note difficoltà a fare risultato in trasferta, riesce a portare a casa la vittoria pur subendo il gol di Galluzzo al 63’ che fissa il risultato sull’1-2. Puliero, nel raccontare la partita, sottolinea più volte le gesta del mediano biancorosso Cuccovillo, forse più per il bizzarro cognome che per le qualità pedatorie. "Matarrese, non sei Garibaldi, la storia del Bari finisce a Verona", con questo striscione il Bentegodi accoglie i pugliesi per la partita di ritorno. L’incontro sembra quasi una formalità, ed in effetti lo è: il Verona si impone per 3-1 grazie ad una doppietta di Galderisi e al gol di Volpati. Il Bari ammazza-grandi al cospetto dell’Hellas si è sciolto come neve al sole. La truppa di Bagnoli è di nuovo in finale.

 

FINALI

Sarà la Roma a contendere la Coppa Italia ai gialloblu veronesi. La Roma seconda in campionato e sconfitta in finale di Coppa dei Campioni: come la Juventus l’anno prima. Sulle finali di coppa però comincia ad aleggiare il sospetto che il Verona possa essere penalizzato per favorire l’Inter, quarta classificata in campionato e virtualmente fuori dall’Europa: a meno che la Roma non vinca la coppa lasciando libero il suo posto in Uefa. Ma al di là dei sospetti i giallorossi sono una signora squadra e per il Verona non sarà davvero facile. La finale di andata (proprio come l’anno prima) si gioca in riva all’Adige. Nonostante la buona volontà il Verona si fa ingabbiare nella ragnatela di Liedholm e non riesce a cavare un ragno dal buco. Dopo un primo tempo equilibrato, con pochi sussulti, all’inizio della ripresa la Roma si porta in vantaggio grazie ad un gol di Cerezo. È una rete pesante ma il Verona non si perde d’animo e riesce ad acciuffare il pareggio con Storgato al 72’. La partita si chiude in parità ma è chiaro che la Roma ha già la coppa in tasca. È l’ultima partita di Iorio al Bentegodi: la stagione successiva tornerà a vestire proprio la casacca giallorossa. Al ritorno il Verona tenta il tutto per tutto, ma al 27’ è già sotto a causa di una sfortunata autorete di Ferroni e all’inizio del secondo tempo Iorio è vittima di un’espulsione molto discutibile. Come un anno prima il Verona vede infrangersi il sogno di conquistare il suo primo trofeo importante ma, a differenza della beffa al 119’ subita contro la Juve, la sconfitta di Roma era già, in parte, annunciata. Intanto, in Francia, ai Campionati Europei, un certo Elkjaer-Larsen porta la Danimarca in semifinale: il Verona 1984-’85 è già dietro l’angolo…