LA MANIFESTAZIONE E IL CONTESTO STORICO
Dopo la sorprendente vittoria del Napoli la Coppa Italia vive un'altra stagione imprevedibile e per poco non finisce nuovamente nelle mani di una squadra di serie B (il Bari e il nostro Verona si fermano infatti solo in semifinale).
Del resto il trofeo è piuttosto snobbato dai grandi club e paga in maniera pesante la regola del turno secco che gioco-forza incrementa l'imprevidibilità riducendo la disparità delle forze in campo. E così ecco la Fiorentina uscire al primo turno, il Milan, la Roma, il Bologna e l'Inter agli ottavi, la Juventus ai quarti.
Lo •«stillicidio•» lascia spazio a due outsider l'Atalanta e il Torino che, sbarazzatesi in semifinale delle sorprese Bari e Verona (vedi sotto), si danno battaglia nella finale di Milano. La partita sulla carta dovrebbe essere incerta: le due squadre hanno infatti concluso il campionato di serie A appaiate all'ottavo posto con 34 punti. E invece la partita non ha storia, a giocare è solo l'Atalanta, trascinata da un superbo Domenghini (capocannoniere della coppa) che con tre gol fa stramazzare a terra i granata ai quali non rimane che aggrapparsi al gol della bandiera di Ferrini. Dopo Vado e Venezia la Coppa Italia ritorna così in una città di provincia: Bergamo.
Numeri dell'edizione. Squadre partecipanti: 38. Marcatori: Angelo Domenghini (Atalanta) con 5 gol.
Accadeva quell'anno. 1963:
- In Texas viene assassinato il presidente degli Stati Uniti John Fritzgerald Kennedy.
- Fondazione dell'Organizzazione per l'unità africana.
- Divisione ideologica tra URSS e Cina.
- Intervento americano contro la guerriglia dei Viet Cong presente nel Vietnam del sud.
Nella foto sotto una formazione del Verona 1962/63. In piedi: Rampazzo, Basiliani, Grava, Cera, Fassetta, Savoia. Accosciati: Zamperlini, Corso, Ciceri, Pacco, Fontanesi.
IL VERONA
Il Verona in quella stagione. Dopo aver perduto la serie A all'ultima giornata nel campionato 1961/62, in estate viene chiamato in panchina Facchini. La squadra si è rinforzata in attacco con l'arrivo dal Messina del bomber Ciccolo (ben 17 reti in questa stagione su 34 partite giocate!) e Fantini, di Zannier (dal Catania) in difesa e dell'ala destra Albrigi a centrocampo. Nonostante ciò, il Verona non riesce ad essere troppo competitivo e non lotta mai realmente per la promozione. Tra le note liete, si registra l'esordio in prima squadra di 3 giocatori provenienti dal florido vivaio gialloblu che saranno molto importanti negli anni futuri: il centrocampista Savoia, l'ala sinistra Bonatti e l'attaccante Golin.
Il Verona conquista al termine della stagione il 7•° posto in classifica e il presidente Sartori, deluso per il risultato, lascia definitivamente la presidenza.
Il cammino dei gialloblu in Coppa Italia. Dopo tanti, troppi, anni di •«vacche magre•» e di delusioni cocenti l'Hellas vive finalmente, in questa stagione, una avventura felice, a tratti esaltante, nella coppa nazionale.
I gialloblu partono subito con il piede giusto, sbarazzandosi facilmente, grazie ai gol di Pacco, Fantini e Ciccolo, della flebile resistenza del Lecco, appena retrocesso in serie B. Una vittoria netta e rotonda che permette ai veronesi di accedere agli ottavi di finale dove ad aspettarli c'è la Lucchese. La partita è particolarmente sentita dalla squadra che vorrebbe regalare ai propri tifosi il primo storico approdo ai quarti di finale. L'obiettivo viene raggiunto, ma solo dopo una lunga e sofferta battaglia. La Lucchese infatti si dimostra un avversario particolarmente ostico e risponde colpo su colpo alle offensive gialloblu costringendo i nostri prima ai supplementari e poi ai rigori. Laddove l'anno precedente avevano fallito, questa volta i nostri non deludono e con una precisione dal dischetto quasi assoluta ottengono il passaggio del turno.
I tifosi veronesi esultano anche se sanno che l'avventura è destinata a chiudersi presto. Il tabellone infatti prevede una proibitiva trasferta a Torino contro la blasonatissima Juventus, che in campionato è in piena bagarre scudetto con il Milan. La disparità tecnica tra le due squadre è fin troppo evidente, ma si sa il calcio insegna a non dare mai nulla per scontato. E così i bianconeri, forse distratti dal campionato, devono sorprendentemente arrendersi ai gialloblu che con un gol di Maioli sbancano il Comunale e volano in semifinale.
Per l'Hellas è una vittoria che ha dell'incredibile e che proietta il club, per la prima volta nella sua storia, ad un passo, anzi due, dalla conquista di un titolo. Ed è proprio a questo che i nostri cominciano a pensare. Anche perché la rosa delle avversarie non è poi così temibile (il Bari è in B, Atalanta e Torino veleggiano a metà classifica in A) e il campionato ormai conclusosi permette ai gialloblu di concentrarsi totalmente sulla coppa. Il sorteggio però non è particolarmente fortunato ed impone ai nostri un'altra trasferta a Torino, questa volta contro i granata. Il remake purtroppo non va per il verso giusto e il provvisorio vantaggio di Ciccolo (su rigore), viene ribaltato dalle reti di Locatelli e Crippa. L'Hellas esce comunque a testa alta, rinviando al futuro il sogno della finale..
Numeri dei gialloblu in Coppa Italia. Score: 4 partite, 2 vinta, 1 nulla, 1 perse, 6 gol fatti, 3 gol subiti, 5 punti. Marcatore: Ciccolo con 3 gol.
Curiosità. Se le città non capoluogo di regione hanno avuto in campionato un solo momento di gloria, con la vittoria dell'Hellas nel 1984/85, nella coppa nazionale si sono sapute togliere maggiori soddisfazioni. L'impresa della conquista della Coppa è infatti riuscita ai liguri del Vado, nel 1922, all'Atalanta, appunto in questa edizione, al Vicenza, nel 1996/97 e al Parma, in ben tre occasioni (1991/92, 1998/99 e 2001/02).
RISULTATI
1•° TURNO - 09 Settembre 1962
VERONA - Lecco 3-0 Pacco (V), Fantini (V), Ciccolo (V).
OTTAVI DI FINALE - 09 Dicembre 1962
VERONA - Lucchese 7-6 (1-1 dopo i supplementari) Ciccolo (V), Ghiadoni (L).
QUARTI DI FINALE - 03 Aprile 1963
Juventus - VERONA 0-1 Maioli (V).
SEMIFINALI - 01 Maggio 1963
Torino - VERONA 2-1 Ciccolo (V) rig., Locatelli (T), Crippa (T).
PRESENZE E GOL DEI GIALLOBLU
Giocatore |
Ruolo |
Presenze |
Reti |
CERA |
Mediano sinistro n.6 |
4 |
0 |
CICERI |
Portiere n.1 |
4 |
-3 |
BASILIANI |
Terzino destro n.2 |
3 |
0 |
CICCOLO |
Centravanti n.9 |
3 |
3 |
FASSETTA |
Terzino sinistro n.3 |
3 |
0 |
MAIOLI |
Ala sinistra n.11 |
3 |
1 |
PACCO |
Mezzala destra n.8 |
3 |
1 |
PIROVANO |
Mediano destro n.4 |
3 |
0 |
ALBRIGI |
Ala destra n.7 |
2 |
0 |
BONATTI |
Mezzala sinistra n.10 |
2 |
0 |
FANTINI |
Ala destra n.7 |
2 |
1 |
|
Giocatore |
Ruolo |
Presenze |
Reti |
VERDI |
Riserva n.- |
2 |
0 |
CARLETTI |
Terzino destro n.2 |
1 |
0 |
CIOCCHETTI |
Attaccante n.11 |
1 |
0 |
GOLIN |
Attaccante di fascia n.7-11 |
1 |
0 |
JACONISSI |
Riserva n.- |
1 |
0 |
MASCHIETTO |
Ala destra n.7 |
1 |
0 |
PERETTA |
Centromediano n.5 |
1 |
0 |
SAVOIA |
Mezzala destra n.8 |
1 |
0 |
ZAMPERLINI |
Centromediano n.5 |
1 |
0 |
ZANNIER |
Centromediano n.5 |
1 |
0 |
ZAVAGLIO |
Centravanti n.9 |
1 |
0 |
|
FINALE - Milano - 02 Giugno 1963
ATALANTA - Torino 3-1 4', 49' e 82' Domenghini (A), 84' Ferrini (T).
A sinistra Domenghini, autentico mattatore della finale. Per lui è solo il primo di una lunga serie di trofei. Vincerà l'Europeo con la Nazionale, scudetti e coppe campioni con l'Inter, ancora lo scudetto con il Cagliari prima di approdare ormai a fine carriera e malconcio al Verona.
Atalanta: Pizzaballa; Pesenti, Nodari; Veneri, Gardoni, Colombo; Domenghini, F. Nielsen, Calvanese, Mereghetti, Magistrelli. All.: Tabanelli.
Torino: Vieri; Poletti, Buzzacchera; Bearzot, Lancioni, Rosato; Danova, Ferrini, Hitchens, Peirò, Crippa. All.: Ellena.
Arbitro: Sbardella di Roma.
|