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PROSSIMO IMPEGNO
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dal nostro amico Arturo
Tra le mille partite in A del Verona vorrei fissare i miei ricordi su Verona-Napoli 3-0 del 12/4/87.
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In quell'anno stavo facendo il servizio militare e quindi soltanto in maniera sporadica potevo seguire la mia squadra del cuore che, dopo i fasti dello scudetto e qualche stagione interlocutoria, si stava riportando nell'olimpo del calcio nazionale. Quel giorno stavo approfittando di una licenza e quindi mi recai allo stadio con in macchina la borsa per poi proseguire nel tardo pomeriggio in treno per la mia caserma. Fu una giornata memorabile; il Napoli capoclassifica, seguito da 15 mila tifosi, si è trovato già alla fine del primo tempo sotto di 3 gol per le prodezze di Pacione, Elkjaer e per un'autorete di Renica.
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Il secondo tempo è stato di tutto controllo e addirittura il nostro portiere Giuliani ha completato il trionfo andando a parare un rigore a Maradona. Quella fu proprio una bella soddisfazione; avevamo intralciato i partenopei nella volata scudetto ed anche vendicato il 5-0 subito a Napoli l'anno prima. Uscii dallo stadio qualche minuto prima per prendere il treno e ricordo che a Mestre, mentre stavo aspettando la coincidenza per Udine, entrai in un bar per vedere novantesimo minuto e godere ancora per qualche minuto in più quegli attimi di estrema felicità.
Qualche settimana dopo il Napoli vinse lo scudetto, il Verona arrivò quarto qualificandosi per la coppa Uefa e i miei disagi relativi al servizio di leva si affievolirono con un trasferimento più vicino a casa.
Serie A 1986/87 | 26a giornata | 12/4/1987 | ||
![]() AC VERONA HELLAS 3 |
![]() SSC NAPOLI 0 |
21' M.Pacione, 32' (aut.) A.Renica, 39' (rig.) P.Elkjær Larsen | ![]() |
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G.Giuliani; L.De Agostini, M.Ferroni (I), S.Fontolan (I), R.Tricella; A.Di Gennaro, R.Galia, D.Volpati; P.Elkjær Larsen (78' F.Marangon (II)), M.Pacione (74' P.Rossi), V.Verza | C.Garella, G.Volpecina (67' Bigliardi), Ferrara, Bagni, Ferrario, A.Renica, Sola (37' Carnevale), De Napoli, Giordano, Maradona, Romano | |
O.Bagnoli | ALL | Bianchi |
Arbitro C.Longhi (Roma - RM) |
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Note All'86' G.Giuliani para un calcio di rigore a Maradona |
Nel marzo del 1959, John Steinbeck il famoso autore di Furore, Uomini e topi, la Valle dell'Eden etc etc, si recò in Inghilterra per recuperare gli studi di Thomas Malory del Quattrocento sulla Morte di Artù e poi comporre un grande romanzo storico. Per l'occasione aveva affittato una villa nel Somerset, in piena atmosfera medioevale, e scrisse uno dopo l'altro i vari capitoli che raccolgono la tradizione orale di Merlino, re Artù e i Cavalieri della Tavola rotonda. Una volta arrivato al momento del tradimento di Lancillotto con Ginevra ebbe però un blocco improvviso. Eravamo arrivati ad ottobre, il paesaggio era cambiato e la natura iniziava ad accendere colori ed intensità che mal si accompagnavano con i momenti più drammatici della storia. Il problema era che, ricordando la sua lontana infanzia californiana, Steinbeck aveva sognato in mille occasioni con la fantasia di essere lui stesso a volte re Artù e a volte il prode Lancillotto, e pur conoscendo la storia, ora che doveva comporla in maniera organica, non era più in grado di farlo. L'amore verso quei personaggi meravigliosi e il tradimento erano diventati per lui inconciliabili. E il presente narrativo opprimente. Esattamente come la storia che i prossimi giorni saremo costretti a vivere con il nostro Verona con la ripresa del campionato, abbandonato al suo destino in fondo alla classifica. Una storia di amore (la nostra) ma anche di tradimento per quello che Setti, i dirigenti e i giocatori ci hanno consegnato.
[continua]Riepilogo stagionale e classifica generale
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