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PROSSIMO IMPEGNO
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dal nostro amico Enrico
La partita che porterò per sempre nel cuore, come tifoso, è Hellas Verona - Parma 4 reti a 3, per Noi.
Una partita veramente emozionante, memorabile, Frey da una parte e Buffon dall'altra, Prandelli e Malesani, due Mister, che hanno fatto la storia per i Nostri colori, Prandelli in positivo, Malesani invece, secondo il Mio modesto parere in negativo, pur mostrando un ottimo gioco.
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Ma veniamo alla partita, ricordo che era il 20 Febbraio e faceva molto freddo ma c'era il sole, avevamo un disperato bisogno di punti. Alla fine abbiamo vinto grazie ad una splendida rimonta. Siamo partiti alla grande con il vantaggio di Brocchi e poi abbiamo recuperato dall' 1 a 3. Non sapendo che avremo recuperato, sullo svantaggio ero affranto, perché pensavo realmente ormai che se non avessimo fatto punti, non avremmo avuto la forza per centrare una futura clamorosa salvezza. Abbiamo giocato invece una seconda parte di gara da favola e grazie ad un genio del calcio, come Morfeo che suona la carica, squadra e Noi tifosi alla fine facciamo la differenza, Noi con un Tifo da pelle d'oca, loro dando tutto e arrivano le reti di Colucci e Melis. Io provai una gioia incredibile ricordo pianti di gioia, una partita che mi fece ancora più innamorare del Mio Hellas....Quella Squadra era composta da giocatori che con il tempo, da ottimi che erano, diventarono Campioni.
Foto L'Arena
Serie A 1999/00 | 22a giornata | 20/2/2000 | ||
![]() HELLAS VERONA FC 4 |
![]() PARMA FC 3 |
2' C.Brocchi, 48' D.Morfeo (I), 53' L.Colucci, 80' M.Melis | ![]() |
6' Stanic, 21' Fuser, 23' Crespo |
S.Frey; L.Apolloni, A.Diana, G.Falsini, M.Franceschetti; C.Brocchi, L.Colucci, A.Marasco; B.Adailton (46' M.Melis), M.Cossato (I) (71' F.Cammarata), D.Morfeo (I) | Buffon, Thuram, Lasissi, F.Cannavaro, Fuser, Dabo (69' M.Di Vaio), Walem, D.Baggio, Bennarivo, Crespo, Stanic (63' Longo). | |
C.Prandelli | ALL | A.Malesani |
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Dabo |
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52' D.Baggio |
Arbitro G.Paparesta (Bari - BA) |
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Recupero 2' e 3' |
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Note Spettatori: 15.905. |
Nel marzo del 1959, John Steinbeck il famoso autore di Furore, Uomini e topi, la Valle dell'Eden etc etc, si recò in Inghilterra per recuperare gli studi di Thomas Malory del Quattrocento sulla Morte di Artù e poi comporre un grande romanzo storico. Per l'occasione aveva affittato una villa nel Somerset, in piena atmosfera medioevale, e scrisse uno dopo l'altro i vari capitoli che raccolgono la tradizione orale di Merlino, re Artù e i Cavalieri della Tavola rotonda. Una volta arrivato al momento del tradimento di Lancillotto con Ginevra ebbe però un blocco improvviso. Eravamo arrivati ad ottobre, il paesaggio era cambiato e la natura iniziava ad accendere colori ed intensità che mal si accompagnavano con i momenti più drammatici della storia. Il problema era che, ricordando la sua lontana infanzia californiana, Steinbeck aveva sognato in mille occasioni con la fantasia di essere lui stesso a volte re Artù e a volte il prode Lancillotto, e pur conoscendo la storia, ora che doveva comporla in maniera organica, non era più in grado di farlo. L'amore verso quei personaggi meravigliosi e il tradimento erano diventati per lui inconciliabili. E il presente narrativo opprimente. Esattamente come la storia che i prossimi giorni saremo costretti a vivere con il nostro Verona con la ripresa del campionato, abbandonato al suo destino in fondo alla classifica. Una storia di amore (la nostra) ma anche di tradimento per quello che Setti, i dirigenti e i giocatori ci hanno consegnato.
[continua]Riepilogo stagionale e classifica generale
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