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PROSSIMO IMPEGNO
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Claudio Lunini Nato a: Brescia Il: 16.12.1966 Nazionalità: italiana Altezza: 175 cm Peso: 71 kg Ruolo: Attaccante Club scuola: Darfo Boario |
Claudio Lunini, per tutti il «Caio», è la dimostrazione vivente che, a volte, la differenza fra il calcio dilettante e il calcio di serie A è piuttosto sottile. Lunini appartiene a quella schiera di calciatori che, arrivati tardi al calcio professionistico, sono riusciti a ritagliarsi qualche scampolo di gloria. L'esempio più famoso negli ultimi 20 anni è Moreno Torricelli che, proveniente dal Carate Brianza, fu acquistato dalla Juventus e finì addirittura per giocare in Nazionale. In tempi più recenti, ha fatto parlare di sé il centrocampista del Carpi Lorenzo Pasciuti, primo calciatore ad aver segnato con la maglia di una stessa squadra dalla serie D fino alla serie A. Per Lunini, se vogliamo, il salto fu ancora più «gravoso» perché, senza nulla togliere alla dignità di ogni ruolo, un conto è difendere, un conto è fare l'attaccante in tutte le categorie: più sali di livello e più la porta «diventa piccola».
Lunini, attaccante del Darfo Boario, squadra bresciana , militante nel campionato Interregionale, viene acquistato a sorpresa dal Verona nell'estate del 1990, dopo la retrocessione in serie B. E' un'autentica scommessa e pochi all'inizio pensano che «il Caio» possa trovare spazio in squadra. E invece Lunini lascia subito il segno: Fascetti gli dà spazio il 26 agosto 1990 nel primo turno di Coppa Italia, gara contro il Palermo al Bentegodi. Entra al 78', al posto di Davide Pellegrini, con il risultato sull'1-1, e 3 minuti più tardi realizza il gol della vittoria. Si ripeterà anche al ritorno, a Palermo, segnando il gol del definitivo 1-3 che chiude in bellezza la qualificazione.
Veloce, con un discreto senso del gol, Lunini non ha magari la tecnica di molti attaccanti di serie A e B, ma ha grinta da vendere. Quando ha la palla fra i piedi è difficile strappargliela, sa usare bene il corpo ed è dotato di un buon tiro. Fascetti lo lancia addirittura titolare nella prima giornata del campionato di serie B contro il Messina. Se l'impatto con la Coppa Italia era stato entusiasmante, non altrettanto può dirsi dell'approccio al campionato di serie B. Ma Lunini non molla e il 2 dicembre 1990 segna il suo primo gol in campionato, regalando l'1-1 al Verona sul campo della Triestina, a 5 minuti dal termine.
E' il primo di 7 gol in 25 presenze, quasi tutte part-time. La prima volta che Fascetti lo lascia in campo per 90 minuti, contro il Taranto, il 20 gennaio 1991, lui ripaga con una doppietta decisiva.
Il Verona lo conferma anche per la stagione 1991-92, in serie A. Lunini è talmente entusiasta che si presenta in anticipo alla visita medica. L'arrivo di Stojkovic e Raducioiu in pratica dovrebbe rendere difficile l'impiego dell'attaccante bresciano, ma il Verona viene falcidiato dagli infortuni dello slavo e di Davide Pellegrini, e Lunini alla fine scenderà in campo per ben 23 volte. Solo 2 le reti segnate, entrambe alla Fiorentina, e purtroppo entrambe inutili. Molto bello peraltro il gol della bandiera nel 4-1 di Firenze, suo primo gol in serie A: un tocco di esterno al volo che, se fosse stato opera di qualche campione famoso, sarebbe forse finito a ripetizione nelle sigle delle trasmissioni sportive. Il salto dalla B alla A si dimostra più duro del previsto, ma il Caio riesce comunque a firmare un piccolo capolavoro in Coppa Italia, quando il 4 dicembre 1991 regala al Verona il pareggio a San Siro contro il Milan: alla mezzora del secondo tempo, su tocco di Raducioiu, si infila centralmente nella difesa comandata da Franco Baresi e batte Antonioli con un preciso diagonale rasoterra. Il tabellino dei marcatori è significativo: vantaggio del Milan con Van Basten su rigore al 43', pareggio del Verona con Lunini al 75'. Il primo, nell'estate del 1988 festeggiava lo scudetto e gli Europei, conquistati dalla nazionale olandese anche grazie ad un suo gol pazzesco nella finale contro l'URSS; il secondo, nell'estate 1988, festeggiava la vittoria nel campionato di Promozione girone bresciano.
Dopo la retrocessione del 91-92, Lunini rimarrà al Verona per altri 3 campionati di serie B, chiudendo la sua parentesi in gialloblu nel 1994-95, con 145 presenze totali e 22 gol. Feeling particolare con la Coppa Italia, dove realizza 5 reti in 11 presenze: quasi un gol ogni due partite. Le sue «vittime» in Coppa Italia sono Palermo (2 volte), Lecce, Milan e Napoli. Niente male, per uno che fino a 24 anni giocava ancora fra i dilettanti.
Paolo
Stagione | Squadra | Serie | Presenze | Reti |
1986-88 | Darfo Boario | Dilettanti | 27 | 8 |
1988-90 | Darfo Boario | Interr. | 65 | 34 |
1990-91 | Verona | B | 25 | 7 |
1991-92 | Verona | A | 23 | 2 |
1992-93 | Verona | B | 26 | 3 |
1993-94 | Verona | B | 33 | 10 |
1994-95 | Verona | B | 27 | 2 |
1995-96 | Brescia | B | 20 | 3 |
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