Mauro German Camoranesi Nato a: Tandil (Arg) Il: 04.10.1976 Nazionalità: italo-argentino Altezza: 177 cm Peso: 70 kg Ruolo: Centrocampista destro Palmares: 1 scudetto (Juventus 2002/03), 1 Supercoppa italiana (Juventus 2003), 1 Coppa del Mondo (Italia 2006), 1 promozione in A (Juventus 2006/07) Club Scuola: Aldovisi Mdp (Arg) Nazionale: 25 pres. 2 gol

Estate 2000: in una afosa giornata d'agosto viene presentato ai tifosi gialloblù un perfetto sconosciuto venuto dal Messico. L'annuncio coglie tutti di sorpresa per due motivi: innanzitutto perché mai i dirigenti avevano parlato di lui e della possibilità di un suo eventuale acquisto e poi perché non si capisce cosa possa fare in Italia un giocatore venuto dal Messico. I dubbi sui suoi conti diventano però presto ammirazione e l'ennesima scommessa vinta da Pastorello e Foschi.

Giocatore dotato di tecnica superiore Camoranesi è in grado di puntare e saltare l'uomo con grande facilità. I suoi guizzi sono spesso esaltanti e vederlo sgusciare tra le maglie avversarie è un autentico spettacolo. Inoltre possiede una buona dose di esperienza e di furbizia, qualità che gli permettono di conquistare un buon numero di punizioni, necessarie per far rifiatare la squadra nei momenti di difficoltà. I suoi difetti sono la discontinuità (Mauro cala molto nel secondo tempo), ma soprattutto la fragilità fisica che lo costringe a frequenti infortuni. Non potendo perciò giocare con continuità fatica a trovare la condizione e non riesce perciò ad esprimersi al massimo. Sono infatti convinto che se il giocatore argentino l'anno prossimo potesse giocare l'intero campionato senza mai avere infortuni, farebbe veramente faville.

Strana carriera quella di Camoranesi. Per poter dimostrare ciò che valeva ha dovuto trasferirsi giovanissimo in Messico, nel Santos Laguna. La buona stagione ha convinto il Banfield, squadra cadetta, a riportarlo in Argentina per tentare la risalita in A. Camoranesi ci mette tanto impegno e 16 gol (un bottino stratosferico per un centrocampista) ma non riesce a riportare la squadra in A. Perciò è costretto a tornare in Messico per poter coltivare maggiori ambizioni. Lo fa con il Cruz Azul squadra di vertice. Nel 1999 perde in finale il titolo messicano, ma con l'ex-fiorentino Latorre incanta i tifosi con giocate di grande classe. L'estate scorsa si trasferisce a Verona, tentando così l'avventura europea, e rinunciando tra l'altro alla partecipazione alla Coppa Libertadores che porterà la sua ex-squadra, il Cruz Azul, ad un passo dalla vittoria (sconfitta dal Boca Juniors ai rigori).