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PROSSIMO IMPEGNO
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Robert Prytz Nato a: Malmo (Sve) Il: 12.01.1960 Nazionalità: svedese Altezza: 170 cm Peso: 74 kg Ruolo: Centrocampista Club scuola: Malmo FF (Sve) Nazionale: 56 pres. 15 gol |
Era un giocatore atipico Robert Prytz, con un fisico tozzo e compatto. Non a caso quando giunse a Verona, nell'estate del 1989 dall'Atalanta, venne accolto con perplessità: •«I svedesi de solito i è alti e robusti: l'unico picolo e ciciòn el né capità a noantri•», mormoravano i tifosi vedendolo le prime volte sul campo. In realtà, al di là dell'aspetto non proprio da atleta (i riccioli biondi e due gote perennemente rosse lo avvicinavano più a un assiduo bevitore di birra), Prytz era in possesso di ottime doti tecniche oltre che di esperienza e generosità. Un'ottimo professionista che divenne presto il leader della squadra, attraversando da protagonista in campo uno dei periodi più travagliati della storia dell'Hellas.
Robert Prytz è nato a Malmo il 12 gennaio 1961. Dotato di un talento precoce, esordisce a 17 anni nella massima serie svedese con la squadra della sua città (il Malmo FF), e a 18 è già titolare. E' un centrocampista col vizio del gol e le sue prestazioni migliorano a vista d'occhio. Nel 1980 contribuisce in maniera determinante alla conquista della Coppa di Svezia; nel 1981 poi disputa una stagione sensazionale, mettendo a segno ben 16 gol in altrettante gare, una media pazzesca per un centrocampista. La •«stagione monstre•» convince il tecnico svedese a convocarlo in Nazionale maggiore e diversi club europei ad interessarsi al suo cartellino. Alla fine la spuntano i Rangers di Glasgow. In Scozia Prytz da spettacolo e, seppur frenato da frequenti infortuni, diventa il leader della squadra trascinandola nel 1984 alla vittoria della Coppa di Lega. In estate però è divorzio con il club e così il biondo centrocampista comincia a girovagare per l'Europa. Un breve ritorno in patria al Goteborg, una avventura biennale in Svizzera con lo Young Boys (con vittoria della Coppa nazionale nel 1987), una stagione in Germania con il Bayer Uerdingen ed infine l'approdo in Italia nell'Atalanta di Mondonico.
L'impatto con la nuova realtà è fantastico. I bergamaschi , trascinati da giocatori di qualità (Stromberg su tutti) e da una buona dose di entusiasmo, diventano la sorpresa del campionato, terminando la stagione al sesto posto che gli vale la qualificazione alla Coppa Uefa. Prytz se la cava bene, disputa 30 partite e mette a segno due reti, ma non convince del tutto i dirigenti orobici. Così quando a questi si prospetta la possibilità di acquistare dall'Hellas il promettente (e discusso) Caniggia, non ci pensano due volte e spediscono lo svedese in riva all'Adige.
In terra scaligera Prytz vive stagioni particolarmente intense. Nel 1989/90 fa parte di quell'•»armata brancaleone•» costruita da Chiampan con i scarti di mezza Italia, che diventò grazie all'ennesimo capolavoro di Bagnoli, uno dei Verona più amati dai tifosi. Una squadra che nonostante i palesi limiti tecnici riuscì a lottare per la salvezza fino all'ultimo spasimo e a togliersi lo sfizio di levare al Milan un titolo che sembrava già vinto.
Ma anche l'anno successivo i gialloblù riuscirono a far breccia nei cuori dei tifosi. Pur in mezzo a mille difficoltà societarie (con la tragicomica presidenza iraniana), i ragazzi di Fascetti riuscirono a tirar dritto per la propria strada terminando il campionato dietro solo al spettacolare Foggia di Zeman. Il tutto con un Prytz superlativo, capace di trovare per undici volte la via del gol oltre che ad illuminare con i propri sapienti piedi la manovra gialloblu.
Le cose vanno invece peggio l'anno successivo. La squadra partita con ambizioni europee si perde ben presto tra gli infortuni fisici di Stojkovic e quelli calcistici di Raducioiu, e conclude con una desolante retrocessione. Anche per Prytz è una stagione piuttosto sfortunata. La splendida doppietta al Bentegodi che quasi regala all'Hellas una clamorosa qualificazione in Coppa Italia ai danni dell'invincibile Milan di Capello, e il titolo di capocannoniere della squadra (con soli 4 gol!) comunque servono a rendere meno amara la delusione del ritorno in B. Che sarà il teatro della sua ultima annata in gialloblu. Un finale amaro. La squadra infatti, mal guidata da Reja, si deve arrendere ad un mediocre campionato e lo stesso Prytz, nonostante i sei gol stagionali, comincia malinconicamente a palesare l'incedere dell'età, mostrando in troppe occasioni una lentezza ed una staticità che mal si sposano con il clima battagliero ed infuocato della serie cadetta. Meglio allora dire addio, anche per non turbare un rapporto con la tifoseria diventato nel tempo sempre più appassionato.
Allo svedese non rimane che ritornare prima in patria e poi in Scozia dove lo aspettano dei campionati indubbiamente meno impegnativi e stressanti, ideali per spendere gli ultimi spiccioli di una grande carriera (con più di cento gol all'attivo) nel modo più divertente. Prytz, dispensando perle di classi nei modesti campetti della periferia scozzese, si diverte a tal punto da abbandonare l'attività agonistica solo nel 2002, quando a quarantadueanni suonati decide finalmente di appendere le scarpe al chiodo. E dedicarsi ad una nuova carriera: quella di allenatore.
Stagione | Squadra | Serie | Presenze | Reti |
1976-77 | Malmo FF (Sve) | A | 1 | 0 |
1977-78 | Malmo FF (Sve) | A | 6 | 0 |
1978-79 | Malmo FF (Sve) | A | 25 | 3 |
1979-80 | Malmo FF (Sve) | A | 26 | 8 |
1980-81 | Malmo FF (Sve) | A | 16 | 16 |
1981-82 | Malmo FF (Sve) | A | 6 | 0 |
1982-83 | Glasgow Rangers (Sco) | A | 30 | 5 |
1983-84 | Glasgow Rangers (Sco) | A | 26 | 4 |
1984-85 | Glasgow Rangers (Sco) | A | 21 | 3 |
Gen. 1985 | IFK Goteborg (Sve) | A | 11 | 2 |
1985-86 | Young Boys (Svi) | A | 14 | 3 |
1986-87 | Young Boys (Svi) | A | 26 | 12 |
1987-88 | Bayer Uerdingen (Ger) | A | 34 | 9 |
1988-89 | Atalanta | A | 30 | 2 |
1989-90 | Hellas Verona | A | 28 | 0 |
1990-91 | Hellas Verona | B | 35 | 10 |
1991-92 | Hellas Verona | A | 24 | 4 |
1992-93 | Hellas Verona | B | 35 | 6 |
1993 | Malmo FF (Sve) | A | 0 | 0 |
1994 | Malmo FF (Sve) | A | - | 7 |
1995 | Malmo FF (Sve) | A | 17 | 1 |
1995-96 | Young Boys (Svi) | A | - | - |
1996-97 | Kilmarnock (Sco) | A | - | - |
1997-98 | Dumbarton (Sco) | C1 | 3 | 0 |
1997-98 | Cowdenbeath (Sco) | C1 | 1 | 0 |
1997-98 | East Fife (Sco) | C1 | - | - |
1998-99 | East Fife (Sco) | C1 | 18 | 0 |
1999-00 | Glasgow"s Pollok Juniors (Sco) | D | - | - |
2000-01 | Hamilton(Sco) | C1 | 9 | 2 |
2001-02 | Hamilton (Sco) | C1 | - | - |
Campionato | Coppe Nazionali | Spareggi/PlayOut | TOTALE | ||||||
Stagione | Serie | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti |
1989-90 | A | 28 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 28 | 0 |
1990-91 | B | 35 | 10 | 3 | 1 | 0 | 0 | 38 | 11 |
1991-92 | A | 24 | 4 | 4 | 2 | 0 | 0 | 28 | 6 |
1992-93 | B | 35 | 6 | 4 | 1 | 0 | 0 | 39 | 7 |
Totale | - | 122 | 20 | 11 | 4 | 0 | 0 | 133 | 24 |
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