Il Bentegodi dei giorni normali, quello che sembra un alveare abbandonato, docilmente adagiato tra giardini e condomini, mi ha sempre fatto impressione. È raro che mi imbatta nel «tempio» al di fuori delle giornate in cui gioca il Verona, quando è tutto un brulicare di persone e di voci, e quindi non sono abituato a vedere il viale che divide stadio ed antistadio talmente vuoto da sembrare enorme. Mi sconcerta, sembra irreale, c'è talmente tanto posto che non riesco a decidere come parcheggiare e mi giro un paio di volte prima di fermare l'auto sotto uno dei pochi alberi, lato campo di allenamento, di modo che resti all'ombra.
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Hellastory, 10/06/2017