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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

LO SCRUTINIO DEL GIRONE D'ANDATA


LO SCRUTINIO DEL GIRONE D'ANDATA
LO SCRUTINIO DEL GIRONE D'ANDATA

Ci ricorderemo a lungo di questo girone d'andata del nostro Verona, grandi soddisfazioni, squadra che gira a mille, classifica importantissima.

Dopo 19 partite abbiamo un andamento praticamente uguale alle due stagioni che hanno preceduto lo scudetto, 1982-83 e 1983-84. Dopo queste stagioni, e ovviamente quella dello Scudetto, il Verona non aveva mai brillato così tanto in serie A, nemmeno nella stagione di Malesani, quando alla 19esima (su 34 giornate totali) avevamo 28 punti, cioè 4 in meno degli attuali.

In attesa di ricevere conferme dal girone di ritorno, verrebbe voglia di dare una pacca sulla spalla a tutti i giocatori, ai più bravi e ai meno, in una sorta di amnistia generale.

Per indole non ce la facciamo proprio e, dato che tutto è migliorabile, vediamo di capire chi sono, per ora, i promossi, i rimandati e i bocciati.

Tra parentesi, presenze e reti stagionali compresa la Coppa Italia.


PROMOSSI

Rafael (20/-26): Esordio in serie A in grande stile, per lui nessun trauma da impatto con la massima serie. Continua tranquillamente a fare quello di cui è capace, cioè salvare la porta. Si è dimostrato anche uno tra i portieri più affidabili di tutta la categoria. Gli errori in questa metà stagione si contano veramente sulle dita di una mano, forse meno.

Agostini (16/0): Doveva dimostrare di poterci stare ancora in serie A e finora l’ha fatto senza soffrire troppo. Uno dei punti fermi della difesa di Mandorlini. Lui gioca anche se non è al massimo della forma perché ad un bagaglio simile di esperienza non si rinuncia mai.

Cacciatore (18/3): il buon Fabrizio conquista la nostra promozione grazie all’impegno e alla determinazione. Non è un fulmine, lo conosciamo, e anche con i piedi lascia sempre un po’ a desiderare, soprattutto ora che la squadra ci ha abituati bene, però resta sempre un cliente tignoso da superare per ogni avversario. Segna anche qualche gol, cosa che fa sempre bene.

Maietta (16/0): L’anima di questa squadra, non sempre impeccabile ma sempre capitano e punto di riferimento dei compagni. Esordio in serie A da leader anche se per forza di cose non è più il difensore insuperabile che abbiamo visto in Lega Pro e in B.

Moras (15/0): Un inizio stagione un po’ in sordina, qualche sbavatura, poi un infortunio ed è stato un po’ in disparte. Alla fine Moras ha saputo riconquistarsi il posto da titolare con impegno, grinta e serietà. Forse tra i difensori centrali in rosa attualmente è il più affidabile.

Jorginho (19/7): Stiamo parlando di un campioncino pronto per il grande salto e campioni lo si è mentalmente prima ancora che tecnicamente. Serio e sicuro prima ancora che roccia e metronomo a centrocampo, in qualsiasi posizione lo si metta. Dare un pallone a lui è come metterlo in cassaforte.

Hallfredsson (18/0): Oramai l’abbiamo imparato: è un diesel vecchio modello. Prima che ingrani deve giocare diverse partite. Così, dopo un inizio stagione sottotono è tornato nelle ultime gare a giocare ai livelli che conoscevamo. Certo non siamo più in serie B e non è più una pedina imprescindibile del centrocampoma il suo apporto nella seconda parte del girone è stato importante.

Romulo (20/4): Vera rivelazione del nostro campionato. Quando c’è lui il gioco del Verona diventa imprevedibile perché corre dappertutto e velocizza moltissimo la manovra. Il bagaglio tecnico poi è impressionante, da vero brasiliano. Anche quando è stato schierato terzino ha reso molto bene ed è stato una continua spina nel fianco degli avversari.

Gomez (17/3): Siamo soddisfatti del rendimento di Juanito, nonostante intorno a lui si creino continuamente mugugni dati dal fatto che è meno presente di un tempo in zona-gol. Il suo lavoro di contenimento e di disturbo continuo sugli avversari è ancora più importante quest’anno in A rispetto allo scorso in B. E’ un esterno completo e intelligente anche se un po' troppo sfortunato.

Iturbe (15/5): Probabilmente è la prima volta che vediamo fare dal vivo ad un giocatore le magie “selezionate” ad hoc su youtube. Iturbe rischia veramente di trasformarsi nel Messi Guaranì perché oltre alle innate doti tecniche, alla grandissima velocità e ai colpi da campione è un giocatore che si sa sacrificare giocando per la squadra. Cosa da non sottovalutare per uno della sua età.

Toni (19/10): Ad inizio stagione era impossibile prevedere un così alto rendimento per il buon Luca. Ci ha stupiti tutti, facendoci rivedere il grande Toni campione del mondo di qualche stagione fa. Al momento può tranquillamente definirsi il più forte attaccante mai visto giocare a Verona. Fin che dura godiamocelo.

RIMANDATI

Albertazzi (6/0): Non c’è niente da fare, fino a che Agostini riuscirà a stare in campo lui sarà sempre il suo vice. Arriverà sicuramente il suo momento di far vedere quanto vale con una certa continuità. Per il momento ci dobbiamo accontentare di vederlo a sprazzi.

Gonzalez (10/0): Doveva essere il centrale di spicco della rosa però finora non ha convinto del tutto arrivando ad essere la prima riserva. Qualche amnesia di troppo ne ha condizionato il rendimento nonostante l’impressione continui ad essere quella di un buon difensore.

Rubin (1/0): Visto pochissimo solo durante la gara di Coppa a Genova. Sembra più un esterno di centrocampo che un terzino. Da rivedere, se ce ne sarà occasione, perché nel suo ruolo originale può dire la sua.

Cirigliano (4/0): Sicuramente il prospetto migliore che abbiamo in rosa, da rivedere con continuità, quando avrà preso il ritmo del campionato italiano. Potrebbe essere il futuro sostituto di Jorginho, sebbene abbia caratteristiche diverse.

Donadel (7/0): Non è un giocatore bollito completamente come lo etichettavano a Napoli. Donadel in serie A può ancora fare la propria parte. E’ sembrato una persona molto umile e pronto a mettersi in discussione, attendendo con pazienza il proprio turno.

Donati (17/0): Ha cominciato il campionato in maniera ottimale, quando c’era il rischio di avere un centrocampo un po’ troppo timoroso nell’impatto con la nuova categoria. Poi il suo apporto è andato in calando ed è finito dietro Donadel nelle gerarchie dell’allenatore. Può tornare sicuramente utile più avanti.

Martinho (15/2): Approccio quasi timoroso per il nostro esterno sinistro. Quest’anno non riesce a ingranare come ha fatto l’anno scorso. Qualche spunto ma sempre con il freno a mano tirato. Deve assolutamente ritrovarsi perché è uno dei capitali di questa squadra.

Sala (5/0): Nei pochi scampoli di partita in cui l’abbiamo visto siamo rimasti ben impressionati da questa giovane promessa del calcio italiano. C’è necessità di farlo giocare con continuità per valutarlo e farlo crescere ancora.

Longo (2/1): Vale quanto detto per Sala. Contro la Sampdoria ha fatto una buona partita anche se forse è ancora acerbo per giocare stabilmente in serie A e quasi sicuramente partirà per altri lidi, definitivamente.

BOCCIATI

Mihaylov (1/-4): Doveva, poteva, essere la stampella di un Rafael non convincente ma non ce n’è stato bisogno. Anche se per quanto abbiamo visto in coppa contro la Samp non ci è sembrato nulla di che. E queste continue influenze? Urge forse assumere un ricostituente. Lontano da Verona?

Bianchetti (3/0): Dai, non prendiamoci in giro, lui e il mister non si sono mai andati a genio. Tanto basta in questo momento per essere mandato in esilio dal suo mentore Mangia. Sarà per un altro futuro, in fondo il ragazzo è ancora giovane ed è ancora nostro.

Marques (4/0): Le premesse sul suo arrivo non lasciavano presagire chissà che cosa e infatti Marques si è dimostrato niente di diverso da quanto avevamo già in casa, ovvero un onesto difensore centrale ma niente di più e non essendo nemmeno tanto giovane sinceramente continua a sfuggirci il senso di tenerlo in rosa ulteriormente.

Laner (5/0) Quest’anno è stato relegato al ruolo di gregario. Effettivamente il livello del nostro centrocampo è cresciuto moltissimo rispetto alla scorsa stagione e Laner sta faticando a trovare spazio. In altre formazioni di bassa classifica siamo sicuri che continuerebbe ad essere titolare.

Cacia (11/0): Lo conosciamo, se la squadra gioca per lui allora lui rende al massimo. Viceversa, se qualcuno gli fa ombra lui per emergere fa poco, nonostante gli riconosciamo che scalzare questo Toni sia effettivamente impossibile, anche perché il tipo di gioco di Mandorlini è ben diverso da quello dell’anno scorso.

Jankovic (10/1): Abituati a vedere esterni offensivi veloci e scattanti, è difficile giudicare l’operato di Jankovic. Sicuramente ha reso molto meno di quanto ci si poteva aspettare ma Mandorlini lo usa quando non si vuole scoprire troppo. Da rivedere.

Valeriano

Hellastory, 15/01/2014

LA STRATEGIA DI PRESIDIO E UN MERCATO FATTO DI PRESTITI


Povero Verona ... Prima la fragilità (tecnica e mentale) dimostrata all'Olimpico che conferma che anche quest'anno dovremo soffrire. Poi i rifiuti di mercato (Baldanzi, Richardson, Faivre) che, per motivi diversi, hanno tutti snobbato il Verona. Verona è una piazza poco appetibile o offre troppo poco? Comunque sia, per i tifosi del Verona ogni stagione è un continuo succedersi di momenti di passione con alternati picchi depressivi (molti) ed esaltati (pochi): si parte in estate con l'allestimento di una squadra decente in grado di salvarsi e si finisce con il riscontro sul campo. Il problema è che questo stress si risolve sempre solo negli ultimi giorni di trattativa e nelle ultime partite di campionato. Se questa è una situazione alla quale non finiremo mai ad abituarci, anche vedendo come si muovono nel frattempo le nostre avversarie dirette, credo che debbano essere rivisti i criteri che guidano le linee guida societarie e delle quali subiamo ansiogene conseguenze. Il Verona fa di un vanto la propria gestione oculata in termini di ingaggi e contenimento di costi. Corretto. Aggiungo che l'autofinanziamento nel mercato (compro sulla base di quanto riesco a vendere) è una regola quasi decennale introdotta da Setti che aveva un capitale limitato e anzi sosteneva se stesso con il risultato economico positivo della società. L'alternativa è prendere a prestito, magari con l'opzione del riscatto. Il Verona ha una struttura fragile e non può permettersi di sbagliare mercato, per questo punta su giocatori potenzialmente interessanti, magari provenienti da stagioni sfortunate. Spendere 10 milioni per un potenziale talento che poi o si infortuna o non riesce ad esprimersi sarebbe deleterio per il bilancio. Riuscire invece a strappare un'opzione ad una cifra prefissata aiuta la gestione societaria nel valutare l'opportunità di un successivo riscatto. Un buon esempio è stato il Cagliari che quest'estate ha riscattato Piccoli, Gaetano e Caprile spendendo subito 26 milioni e successivamente ha ceduto Piccoli alla Fiorentina per 25 ripagandosi di fatto l'intera operazione con il vantaggio di aver acquisito 2 giocatori (per loro) importanti.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Cremonese?



H.Verona    Cremonese


Akpa-Akpro J.

Al-Musrati M.

Belghali R.

Bella-Kotchap A.

Bernède A.

Bradaric D.

Frese M.

Gagliardini R.

Giovane S.

Montipò L.

Nelsson V.

Niasse C.

Nunez Gestoso U.

Orban G.

Sarr A.

Serdar S.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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