Fernando Moedim Rubinho Nato a: San Paolo (Bra) Il: 04.08.1982 Nazionalità: brasiliana Altezza: 186 cm Peso: 82 kg Ruolo: Portiere Palmares: 2 campionati Paulisti (2001, 2003), 1 coppa del Brasile (2002) Club Scuola: Corinthians (Bra) Debutto tra i professionisti: Colo Colo-Corinthians 0-2 (26.07.2001)

Quando nell'estate del 1999, avvicinandosi alla porta nella quale si sarebbero tirati i rigori per decidere la squadra vincitrice dei mondiali Under17, il giovane portiere brasiliano Rubinho si trovò di fronte il collega avversario australiano non poteva certo immaginare che sei anni dopo i loro destini si sarebbero reincrociati. In quella giornata, in Nuova Zelanda, Brasile ed Australia si erano contese il titolo mondiale senza reti per 120 minuti, giungendo così fino alla lotteria dei rigori. Da una parte Rubinho, dall'altra Vanstrattan, dopo aver salvaguardato la propria porta per tutta la gara, erano ora chiamati a superarsi intercettando più tiri possibili dagli undici metri. Alla fine la spuntò il Brasile, con un 8-7 che consegnò ai verdeoro il titolo Under17 e a Rubinho il premio di miglior portiere del torneo.

Oggi, ad anni di distanza, arriva dal sudamerica la voce di un'operazione di mercato che potrebbe far incontrare di nuovo le vicende di quei due talentuosi portieri che si erano contesi il titolo mondiale. Questa volta, però, non più da avversari, ma nella stessa squadra, in lotta semmai, questo sì, per un posto da titolare.

Ma forse abbiamo corso troppo: in attesa di sapere se il passaggio in questione ci sarà, limitiamoci per ora a fornire qualche altra informazione sul portiere brasiliano.

Rubinho (il nome completo è Rubens Fernando Moedim) nasce a San Paolo il 4 agosto 1982 e cresce calcisticamente nel Corinthians. Portiere dalla grande agilità a dispetto di un fisico robusto (82 chili per 186 di altezza), fa parte di tutte le nazionali giovanili brasiliane (Under21 compresa), vincendo, come detto, il mondiale Under17 nel 1999.

Nell'estate del 2001, a nemmeno 19 anni, esordisce in prima squadra, in una gara di Coppa vinta 2-0 contro i cileni del Colo Colo. Il portiere titolare è un «certo» Dida che in estate, a metà stagione, torna al Milan, squadra dalla quale era giunto in prestito. Il posto rimasto vacante se lo giocano proprio Rubinho (8 partite) e Doni (9 gare), di 3 anni più grande, in un tribolato finale di campionato (conclusosi al diciottesimo posto).

All'inizio del 2002 la porta del Corinthians torna nelle mani di Dida, ancora in prestito. Quando in estate si ripete la storia dell'anno precedente, titolare diventa, questa volta senza discussioni, Doni e la squadra si classifica terza. Nel 2003, però, una serie di prestazioni poco convincenti di Doni (ritenuto forse troppo frettolosamente il nuovo erede di Dida) fanno sì che l'allenatore Geninho rispolveri tra i titolari Rubinho. Il portiere paulista, malgrado le difficoltà del Corinthians (che chiuderà quindicesimo), disputa complessivamente 20 buone partite, mettendosi in luce come uno dei giovani più promettenti nel suo ruolo. Su di lui mettono gli occhi non solo club brasiliani come Gremio, Atletico Mineiro e America, ma anche i portoghesi dell'Estoril. E il sito http://www.futebolthebrazilianwayoflife.com/newboys.asp lo segnala addirittura tra i migliori talenti brasiliani in una rassegna, che vede la presenza, tra gli altri, di autentici campioni quali Kakà, Luis Fabiano, Robinho e Diego.

La sua squadra, però, non gli accorda altrettanta fiducia e per il 2004 acquista l'esperto portiere del Santos Fabio Costa (con uno scambio alla pari con Doni): Rubinho torna così a fare la riserva. Il Corinthians nel frattempo passa di proprietà e avvia un nuovo corso, estremamente ambizioso, che vede l'acquisto di stelle come Carlitos Tevez (dal Boca Juniors) e Gustavo Nery (dal Werder Brema). In questo progetto evidentemente non rientra più Rubinho che il 31 gennaio 2005, alla scadenza del contratto, viene lasciato libero di cercarsi una nuova squadra. L'Hellas Verona?