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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

INNAMORATI MA NON FESSI


INNAMORATI MA NON FESSI
INNAMORATI MA NON FESSI

Siamo ai primi di luglio e gli argomenti di cui parlare sono veramente pochi.
Riesce a tenere banco però, come già successe l'anno scorso, la “questione nuova maglia”.

Già a maggio scorso si scatenò il circo con l'annuncio dell'accordo con Nike, magliette preparate in fretta e furia, prima presentata la terza nera in crociera, poi la total yellow e la blu notte con la banda giallo-arancio, tutte e tre da catalogo. Ci era stato spiegato chiaramente che era già un lusso vestire Nike e che visti i tempi biblici del famoso brand era impossibile avere una personalizzazione che andasse oltre la decalcomania sul colletto.

Anche per i colori, ci era stato detto, bisognava accontentarsi di quello che passava il convento.

Va bene, in qualche maniera avevamo abbozzato, contenti di poter vestire Nike anche noi assieme alle grandi del mondo. Chiedendoci anche come avessimo fatto finora senza le magliette con la virgola: chissà come potevamo sopportare, prima, di scendere in campo con Asics o Legea, quelle marche povere e derelitte che in quattro e quattr'otto ti facevano la maglietta come volevi e con i colori esatti...

Nessun problema, la maglia è sempre la maglia, poi se c'è aria di novità per la riconquistata categoria e arrivano anche i risultati tutto passa a diventa contorno, tanto, la promessa era chiara: l'anno prossimo maglia personalizzata e coi colori giusti. Promessa allettante e gratuita in quanto non assolutamente dovuta.

E così, nel frattempo, mentre la squadra rullava come non avevamo ricordi facesse, si scopre che in realtà la questione accordo con la Nike non è proprio come quello dei grandi club dove c'è una forte partnership ma è semplicemente un accordo di fornitura di prodotti tecnici con collaborazione commerciale relativa allo store (che nelle dichiarazioni doveva essere il più grande d'Italia).

Ricordiamo anche che stando alle grandi promesse (ribadiamo, non dovute), il bozzetto per le maglie della stagione 2014-15 doveva essere presentato alla Nike già a luglio 2013.

E così, arriva il giorno della presentazione delle nuove divise, o meglio del “Game Kit Collection” e scopriamo che la prima maglia continua imperterrita ad essere una banale maglietta Nike da catologo, già vista, svelata dalla Gazzetta qualche mese fa, con i colori che continuano ad essere un giallo-ocra e un blu troppo notturno, con personalizzazioni irrisorie e non sostanziali.

Bella? Brutta? Non importa, questo è un dato puramente soggettivo.

Si salva appena la seconda maglia che è bianca (e almeno il bianco sembra essere bianco) con applicato il simbolo dei mastini e una piccola scala sul colletto (immaginiamo lo sforzo immane degli stilisti Nike e siamo loro vicini per il periodo di stress che hanno dovuto sopportare).

Tranquilli, comunque sia la maglia è sempre la maglia e se sarà una maglia vincente l'ameremo ancora di più.

Allora, direte, dove stanno i problemi?

Stanno esattamente nel punto in cui il tifoso con un minimo di memoria e spirito critico comincia a sentirsi preso per il sedere dalle dichiarazioni di Gardini e del tizio della Nike.

Quando si sentono cose come “ci siamo incontrati più volte nel corso dell'anno per studiare la maglia” mentre ci avevano detto e stra-detto che per fare una maglia bisognava presentare i bozzetti 12 mesi prima (vedi anche accordo tra Nike e Roma ritardato di una stagione. 12 mesi solo per avere il colore scelto) segno questo che evidentemente l'accordo con Nike non prevedeva niente di tutto quello che era stato sbandierato.

Quando ci parlano di maglia personalizzata coi riferimenti alla storia dell'Hellas mentre si tratta di minuscoli dettagli “aggiunti” alla maglietta base, un paio di questi addirittura nascosti sul rovescio e poco significativi come la frase (pur bella) di Bagnoli.

Quando ci dicono che la maglia presenta i “colori tradizionali”(!) e che per scelta della società si prosegue con quelle due tinte differenti dalle solite (quindi non tradizionali). Eppure ci pareva di aver capito la scorsa stagione che quei colori fossero stati adottati perché non c'era altro dato che la maglia era da catalogo e di conseguenza usati poi per altre iniziative cercando di creare un minimo di continuità. Non dovevamo riprenderci i nostri vecchi colori (cioè quelli vecchi, più tradizionali di quelli attuali "tradizionali")?

E se veramente è una scelta della società, perché sullo stemma le bande verticali continuano ad avere il giallo e blu corretti e non sono stati cambiati anche quelli? Forse la ditta che ricama gli stemmi ha bisogno di un anno per crearli coi colori giusti? Eddai, non prendiamoci in giro.

Ok, signor Gardini, la perdoniamo se ci dice le cose come stanno, tanto le vediamo coi nostri occhi e abbiamo una buona memoria. Non serve raccontarci frottole, piuttosto meglio non dare spiegazioni e non fare promesse che si sa di non poter mantenere. Non ci interessa sapere che la maglietta è fatta con le bottiglie, queste sono solo notiziole che servono a Nike per riscattarsi dopo aver passato anni a sfruttare i bambini.

Alla stessa maniera non serve giustificare l'aumento degli abbonamenti con l'assenza di settori veramente popolari nello stadio. Bastava dire che avete fatto altri conti.

Così come è inutile voler far passare una campagna abbonamenti che segna -4.000 in fase di rinnovo come una marcia trionfale verso il record assoluto perché sappiamo tutti che quei 4.000 non li recupereremo con le vendite libere a meno di una campagna acquisti veramente faraonica.

Si insomma, tutta una serie di dichiarazioni atte a dare una lettura distorta di come sono in realtà i fatti. Stiamo parlando di fatti, non di opinioni.

Vale la pena sottolineare che queste sono tutte faccende di piccolo conto e paradossalmente il problema è proprio questo.

Perché finora le cose sono andate egregiamente con risultati ed entusiasmo ma sappiamo tutti che nel mondo del calcio tutto può cambiare nel giro di pochissimo tempo e la domanda è quindi: se ci vengono raccontata la storia dell'orso per questioni simili cosa farete quando dovrete rendere conto di argomenti ben più importanti?

E ancora, visto che attualmente da parte della stampa non si leva una critica che sia una per nessuna questione, da chi ci dobbiamo attendere un qualsiasi, eventuale, segnale d'allarme?

Quando non avevamo una società le polemiche fiorivano a non finire, ora che la società c'è ed è fortissima si assiste all'ossequio generalizzato, magari sotto la minaccia di non poter più partecipare agli eventi o alle trasferte gratuite.

Noi qualunque cosa succeda saremo sempre qua, la società l'ha capito benissimo e su questo sta giocando molto, ma per piacere che non ci facciano passare per fessi solo perché siamo innamorati del Verona.

Valeriano



Hellastory, 10/07/2014

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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