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PROSSIMO IMPEGNO
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Il calciomercato gialloblu si chiude con due colpi in entrata ed uno, ininfluente, in uscita. I due arrivi sono quelli promessi alla vigilia dall'accoppiata Arvedi-Cannella. Innanzitutto Andrea Cossu che fa così ritorno a Verona dopo una discreta stagione in serie A a Cagliari dove ha collezionato 22 presenze. Cossu è stato acquisito a titolo definitivo ed ha firmato un triennale con i gialloblu. Il secondo acquisto è quello di Ivan Pedrelli, ventenne terzino destro in arrivo in prestito da Bologna, via Venezia, e pronto a dare un contributo ad una difesa che, a mercato chiuso, appare nettamente il reparto più debole della rosa messa a disposizione di Ficcadenti.
Nella casella uscite invece per fortuna non c'è nè il nome di Italiano nè tanto meno quello di Pegolo o Pulzetti. L'unico a partire è stato infatti Briglia, ceduto in prestito al Valenzana, club di C2.
Difficile decifrare il comportamento di mercato di quest'ultima frenetica giornata: si tratta effettivamente di operazioni messe in atto dall'accopiata Cannella-Arvedi o c'è dietro ancora la mano di Pastorello? Oggi come oggi, sembra difficile saperlo. Di certo però fino a qualche giorno fa Pastorello sbandierava ai quattro venti la necessità di cedere Pegolo ed Italiano («Non dobbiamo ripetere gli errori commessi con Adailton e Biasi che ci son sfuggiti a contratto scaduto») e forse il fatto che i due siano rimasti testimonia lo zampino del conte Arvedi, che qualora riuscisse nella sua impresa e venisse affiancato da altri imprenditori veronesi avrebbe già pronto l'offerta di rinnovo contrattuale per quella che ormai è diventata una bandiera della squadra gialloblu (Italiano con 245 presenze è ottavo nella classifica all-time degli alfieri scaligeri).
Di certo comunque c'è che la trattativa tra Arvedi e Pastorello sta andando avanti e, seppur con alcune difficoltà, sembra poter ancora andare a termine. Magari non immediatamente, ma a questo punto, con il mercato chiuso, non c'è più grande urgenza nel chiudere i giochi.
In quanto alla rosa rimane ora da capire se Ficcadenti dovrà sacrificare dei giocatori. Da quel che ci risulta la rosa dovrebbe essere già a posto così senza bisogno di tagli. Guarente è infatti un Under 21 tesserato da due anni, mentre Cossu e Pegolo sono stati in gioventù (tra i 14 e i 21 anni) tesserati con il club gialloblu per più di quattro stagioni. I tre sono quindi da considerare degli «extra» rispetto ai 22 giocatori titolari consentiti. Il totale possibile è dunque di 25, che è giusto il numero di giocatori attualmente in rosa, dando per scontati i ritorni in Primavera dei giovani Loschi, Iachemet e Rossetto e l'accantonamento di Foderaro. Ma ecco qui sotto il riassunto della rosa a disposizione di Ficcadenti:
Portieri: Pegolo, Van Strattan.
Difensori: Comazzi, Sibilano, Teodorani, Turati, Pedrelli, Magliocchetti, Perticone, Ricca.
Centrocampisti: Italiano, Guarente, Pulzetti, Mazzola, Mancinelli, Di Chiara, Di Giulio, Greco, Melis.
Attaccanti: Anaclerio, Cossu, Cutolo, Da Silva, Iunco, Nieto.
Francesco
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L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
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Riepilogo stagionale e classifica generale
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