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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

BILANCI SERIE A: L'HELLAS DI JURIC TRA I PALLONI GONFIATI


BILANCI SERIE A: L'HELLAS DI JURIC TRA I PALLONI GONFIATI

Chi ancora non lo ha imparato a conoscere, e ad apprezzare, probabilmente sarà rimasto sorpreso: Juric nel post partita di Roma-Verona ha dato l'ennesima dimostrazione della sua allucinante (usiamo termine a lui tanto caro) schiettezza, affermando: "Troppi complimenti fanno male? Penso che la nostra realtà è molto piccola. Tifosi e giornalisti sono fuori di testa, non vedono quello che facciamo".

Non è certo il primo bagno di umiltà che Juric invoca nei dopo gara; lo aveva già fatto con la Samp, rincarando la dose poi con l'Inter (Non è calcio con Ilic e Ruegg attaccanti, è un massacro per i ragazzi e si perde fiducia... andare avanti così sarebbe un suicidio. L'anno scorso giocavano sempre gli stessi e avevamo pochissimi infortuni. Abbiamo sbagliato la scelta dei giocatori: Benassi non ha mai giocato, abbiamo preso diversi giocatori che venivano da una lunga inattività) tanto da dover subire il silenziamento da parte della società. Parole che nascono dall'amarezza a caldo per un tecnico che odia perdere; parole forse esagerate nei termini, ingigantite dalla scocciatura della sconfitta, ma che fanno sempre breccia e mostra di grande lucidità, sia quando queste stoccate sono scagliate verso la società che quando colpiscono giornalisti e noi tifosi. La schiettezza e la chiarezza sono doti che i veronesi hanno imparato ad apprezzare in Juric, anche quando fanno male.

Oltre a Juric, lo dicono in maniera evidente i numeri: Verona, in questa serie A, non è una grande piazza, e neanche una media. Forse lo è rimasta nelle presenze allo stadio, con un seguito che per calore e numero rimane di primo livello, ma su tutti gli altri fronti appare impossibile smentire le parole del tecnico croato.

Il calcio negli ultimi trent'anni è cambiato profondamente. I diritti tv hanno polarizzato brutalmente le forze in campo, creando un solco enorme tra big e piccole. A questo si è aggiunto l'ingresso massiccio di fondi esteri (Fiorentina, Bologna, Parma, ora tocca allo Spezia?) e di imprenditori mecenati (Sassuolo, Benevento, Cagliari e sta per affacciarsi il Monza di Berlusconi) che con la loro forza economica hanno drogato la forza di piazze concorrenti se non inferiori alla nostra e l'Hellas si ritrova così a recitare il ruolo della pulce o di Davide contro decine di Golia, avendo alle spalle una proprietà che non ha altra forza se non quella delle idee.

Nella tabella seguente siamo andati a raccogliere i dati degli ultimi bilanci pubblicati dalle società della massima serie, purtroppo in date non omogenee perché alcuni club chiudono il bilancio al 30/06 ed altre al 31/12. Abbiamo poi tre ritardatarie: Inter e Udinese che, per motivi che non è dato sapere ma che è facile immaginare, non hanno ancora pubblicato i rispettivi bilanci al 30/06/2020 nonostante il termine sia scaduto da più di un mese e Parma che con l'ingresso della nuova proprietà ha spostato la chiusura del bilancio dal 30/06 al 31/12.

Partiamo dai monte ingaggi; i numeri indicati nei bilanci chiusi al 30/06/2020 (prima colonna della tabella sotto) vanno riparametrati sull'intera stagione in quanto 10 partite su 38 sono state disputate dopo il 30/06/2020 e pertanto i relativi costi e ricavi sono stati rinviati al bilancio 2020/21.

SquadraData bil Costi personale Costi personale*
Juventus30/06/20 284.339 385.889
Roma30/06/20 155.069 210.451
Milan30/06/20 154.525 209.713
Napoli31/12/20 140.743 191.008
Inter30/06/19 188.482 188.482
Lazio30/06/20 68.565 93.053
Bologna30/06/20 51.370 69.716
Atalanta31/12/19 68.988 68.988
Fiorentina31/12/19 65.075 65.075
Genoa31/12/19 62.452 62.452
Torino31/12/19 62.022 62.022
Sampdoria31/12/19 60.970 60.970
Sassuolo31/12/19 54.373 54.373
Cagliari30/06/20 39.251 53.269
Verona30/06/20 28.262 38.356
Parma30/06/19 37.859 37.859
Udinese30/06/19 37.581 37.581
Benevento30/06/20 18.174 24.665
Spezia30/06/20 12.629 17.139
Crotone31/12/19 10.687 10.687

Sui dati riparametrati (seconda colonna) emerge che il Verona, come già pubblicato anche dalla Gazzetta dello Sport, ha il monte ingaggi più basso della massima serie se si escludono le neo-promosse (i dati di Udinese e Parma sono del 2019 e quindi non paragonabili). Primato che verrà confermato nella stagione 2020/21 dove anzi l'Hellas è scalzato pure dal Benevento e si tiene quindi alle spalle solo Spezia e Crotone.

BILANCI SERIE A: L'HELLAS DI JURIC TRA I PALLONI GONFIATI

Per capire la polarizzazione di cui parlavamo prima, il monte ingaggi dei gialloblu è un decimo di quello della Juventus (basta CR7 a superarlo abbondantemente ), meno di un quinto rispetto a Roma, Milan, Napoli e Inter, la metà di squadre come Bologna, Genoa, Samp e Torino che, da quando siede Juric in panchina, ci stanno costantemente alle spalle in classifica, e il 30% in meno di Cagliari e Sassuolo, che è una piazza piccola solo per chi guarda ancora l'importanza di un club sulla base dei numeri di abitanti indicati da Wikipedia.

Come fanno a permettersi le altre piccole un gap così elevato rispetto al nostro club?

In parte perché godono di maggiori entrate. I Ricavi al netto dei proventi del calciomercato (plusvalenze e proventi da cessione temporanea giocatori), vedono anche in questo caso l'Hellas all'ultimo posto (neo-promosse escluse) anche se con un dato penalizzato, rispetto ai club che hanno chiuso il bilancio nel 2019 (Torino, Sassuolo, Samp, Udinese, Genoa, Parma, Inter, Atalanta e Fiorentina), dalla pandemia che ha azzerato i ricavi da botteghino e ha costretto le società, al 30/06/2020, a rinviare il 25% dei proventi dei diritti tv all'esercizio successivo (per le 10 partite giocate a luglio/agosto).

SquadraData bilPlus (A)Cess temp (B)Totale (A+B)%Altri RicaviRicavi Tot
Juventus30/06/20 166.184 5.837 172.021 30% 401.403 573.424
Inter30/06/19 40.141 3.733 43.874 16% 232.643 276.517
Napoli31/12/20 95.827 2.579 98.406 36% 176.368 274.774
Milan30/06/20 20.019 8.116 28.135 16% 146.791 174.926
Atalanta31/12/19 38.753 6.740 45.493 24% 142.884 188.377
Roma30/06/20 20.152 12.408 32.560 23% 108.689 141.249
Fiorentina31/12/19 12.344 5.639 17.983 16% 93.660 111.643
Lazio30/06/20 1.946 16.674 18.620 17% 91.473 110.093
Torino31/12/19 11.864 855 12.719 13% 83.614 96.333
Sassuolo31/12/19 43.399 5.889 49.288 39% 78.290 127.578
Sampdoria31/12/19 52.345 9.496 61.841 48% 67.185 129.026
Udinese30/06/19 49.795 1.701 51.496 45% 61.698 113.194
Genoa31/12/19 79.649 16.500 96.149 62% 57.955 154.104
Parma30/06/19 5.976 1.608 7.584 13% 52.676 60.260
Bologna30/06/20 17.165 2.818 19.983 28% 52.392 72.375
Cagliari30/06/20 42.217 3.934 46.151 49% 48.023 94.174
Verona30/06/20 15.036 12.500 27.536 39% 42.603 70.139
Spezia30/06/20 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Crotone31/12/19 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Benevento30/06/20 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

L'altro fattore che accentua il solco tra il Verona e gran parte dei club di Serie A è il fatto di appartenere alla ristrettissima cerchia (Atalanta, Napoli e Lazio) di club virtuosi che puntano, per scelta o per necessità, all'auto-finanziamento. I dati economici della Serie A sono in questo senso impietosi: i 2,82 miliardi di euro di ricavi complessivi non solo non generano utili ma anzi portano ad una perdita ante-imposte complessiva di 665 milioni di euro con società come Milan e Roma che riescono nell'impresa di registrare perdite superiori ai ricavi! E questi numeri sono, interamente per i bilanci chiusi nel 2019, e solo parzialmente per quelli chiusi al 30/06/2020, antecedenti all'impatto dell'uragano Covid-19 che, con queste premesse, rischia di portare al collasso buona parte del sistema calcio italiano ma anche mondiale, soprattutto qualora, come sembra orami sempre più probabile, la chiusura degli stadi si dovesse protrarre ben oltre la fine di questa stagione.

SquadraData bilRicaviAnte-imposteApporti Capitale
Atalanta31/12/19 188.377 40.187 -
Genoa31/12/19 154.104 20.094 -
Verona30/06/20 70.139 10.875 -
Cagliari30/06/20 94.174 4.834 -
Spezia30/06/20 24.469 4.373 -
Udinese30/06/19 113.194 4.102 12.768
Sassuolo31/12/19 127.578 3.359 -
Crotone31/12/19 19.718 -1.873 -
Parma30/06/19 60.260 -8.272 23.601
Lazio30/06/20 110.093 -12.955 -
Sampdoria31/12/19 129.026 -14.176 -
Torino31/12/19 96.333 -16.852 -
Napoli31/12/20 274.774 -19.745 -
Benevento30/06/20 8.180 -25.509 22.090
Fiorentina31/12/19 111.643 -32.020 -
Bologna30/06/20 72.375 -39.019 43.296
Juventus30/06/20 573.424 -81.657 297.984
Inter30/06/19 276.517 -94.903 40.000
Milan30/06/20 174.926 -202.376 155.869
Roma30/06/20 141.249 -204.096 89.100
2.820.553 -665.629 707.708

Dei 20 club che hanno disputato la serie A 2019/20 solo 6 sono in utile, ma da questa schiera togliamo il Sassuolo che ai 3,3 milioni ante-imposte ci è arrivato grazie ai 23 milioni di sponsorizzazione annua che garantisce il socio Mapei, che appaiono più un conferimento di capitale mascherato che un ricavo di mercato.

Rimangono Atalanta (40 milioni), Genoa (20), Verona (10,9), Cagliari (4,8) e Udinese (4,1). In tutti i casi determinanti sono le plusvalenze e i proventi da cessione calciatori, senza le quali nessun club di A avrebbe chiuso in utile. L'Atalanta ne ha fatte 45,4 milioni, il Genoa addirittura 96 milioni, in parte vere ed in parte con i soliti complici illustri (Juve) e non (Sassuolo e Chievo - il lupo perde il pelo ma non il vizio) che hanno valutato 12,8 milioni di euro gli illustri Russo (7 milioni – Sassuolo), Zanimacchia (3,85 milioni Juve) e Pina Nunes (2 milioni Chievo), poi appunto il Verona che ha raccolto 27 milioni principalmente con le cessioni di Rrahmani e Amrabat, il Cagliari, con 37 milioni (sui 46 totali) per la sola cessione di Barella all'Inter e l'Udinese salita nel 2019 addirittura a quota 50 milioni di euro di plusvalenze grazie alle cessioni tra gli altri di Meret (26 milioni) e Jankto (14 milioni).

SquadraData bilRicaviRicavi nettiPlusCes tempTotale%Ante-imp
Atalanta31/12/19 188.377 142.884 38.753 6.740 45.493 24% 40.187
Genoa31/12/19 154.104 57.955 79.649 16.500 96.149 62% 20.094
Verona30/06/20 70.139 42.603 15.036 12.500 27.536 39% 10.875
Cagliari30/06/20 94.174 48.023 42.217 3.934 46.151 49% 4.834
Spezia30/06/20 24.469 24.469 - 0% 4.373
Udinese30/06/19 113.194 61.698 49.795 1.701 51.496 45% 4.102
Sassuolo31/12/19 127.578 78.290 43.399 5.889 49.288 39% 3.359
Crotone31/12/19 19.718 19.718 - 0%-1.873
Parma30/06/19 60.260 52.676 5.976 1.608 7.584 13%-8.272
Lazio30/06/20 110.093 91.473 1.946 16.674 18.620 17%-12.955
Sampdoria31/12/19 129.026 67.185 52.345 9.496 61.841 48%-14.176
Torino31/12/19 96.333 83.614 11.864 855 12.719 13%-16.852
Napoli31/12/20 274.774 176.368 95.827 2.579 98.406 36%-19.745
Benevento30/06/20 8.180 4.710 3.470 - 3.470 42%-25.509
Fiorentina31/12/19 111.643 93.660 12.344 5.639 17.983 16%-32.020
Bologna30/06/20 72.375 52.392 17.165 2.818 19.983 28%-39.019
Juventus30/06/20 573.424 401.403 166.184 5.837 172.021 30%-81.657
Inter30/06/19 276.517 232.643 40.141 3.733 43.874 16%-94.903
Milan30/06/20 174.926 146.791 20.019 8.116 28.135 16%-202.376
Roma30/06/20 141.249 108.689 20.152 12.408 32.560 23%-204.096
2.820.553 1.987.244 716.282 117.027 833.309 42%-665.629

Il resto è un bagno di sangue con società di media taglia, come il Bologna, capaci di perdere 39 milioni di euro in un solo anno e le big in affanno totale con 583 milioni di euro bruciati da soli quattro club (Juve 82 mln, Inter 95 mln, Milan 202 mln e Roma 204 mln). Cifre destinate a lievitare in questa stagione tutta vissuta all'insegna delle restrizioni Covid.

E così mentre i Top Club vengono messi in ginocchio dai vari Messi e Ronaldo, i cui contratti risultano intoccabili, i loro Direttori Sportivi continuano a scannarsi sul mercato pagando commissioni folli ad agenti e procuratori, offrendo anche al giocatore meno quotato in rosa ingaggi che D'Amico non si può sognare neanche per il proprio giocatore di punta; e non sono da meno club di media (Genoa, Samp) se non piccola fascia (Parma, Benevento) che con bulimia acquistano cartellini in serie e offrono ingaggi totalmente fuori dalla portata del budget messo a disposizione dal nostro club.

La valle brucia eppure nessuno sembra accorgersene o voler intervenire, se non lanciando allarmi e chiedendo aiuti allo Stato, in una schizofrenia che coinvolge tutti (associazione calciatori compreso) e lascia da parte solo il buon senso.

Inevitabile che in queste condizioni il monte debiti assurga proporzioni bestiali, gonfiando un pallone ormai prossimo all'esplosione.

Se sommiamo i debiti delle squadre della massima serie raggiungiamo la cifra vertiginosa di 4,5 miliardi di Euro. Juventus, Roma, Inter e Milan siedono da sole su 2,7 miliardi di debiti, ma non scherzano nemmeno le due genovesi (rispettivamente 183 e 176 milioni di euro), l'Udinese (145 milioni) e il Cagliari (103 milioni). Il nostro Verona anche in questo caso si classifica in fondo alla classifica, con 51,5 milioni di debiti consolidati, davanti al solo Parma che ha numeri però riferiti ad un bilancio chiuso prima dell'avvento del Covid.

Così per reggere l'urto i soci sono costretti a continue ed ingenti iniezioni salvavita e non parliamo solo dei top club (in un anno: 298 milioni di aumento capitale per la Juve, 156 milioni per il Milan, 89 milioni per la Roma e 40 milioni per l'Inter) ma anche di Bologna, dove Saputo ha versato in un solo anno 43 milioni di euro, il Benevento, con Vigorito che ha sborsato 60 milioni negli ultimi 3 anni per assorbire la caduta in B e la successiva perdita del paracadute, e pure i Pozzo ad Udine (13 milioni) e l'ex proprietà del Parma (23,6 milioni) hanno dovuto mettere mano pesante sul portafoglio.

SquadraData bilDebitiTributariPnApporti Capitale
Juventus30/06/20 927.213 33.986 239.204 297.984
Roma30/06/20 703.592 17.030 -242.448 89.100
Inter30/06/19 618.166 19.587 53.437 40.000
Milan30/06/20 422.492 22.480 67.788 155.869
Napoli31/12/20 245.605 13.545 126.451 -
Lazio30/06/20 244.445 19.249 100.539 -
Sassuolo31/12/19 216.959 4.597 28.076 -
Genoa31/12/19 183.160 51.866 -5.472 -
Sampdoria31/12/19 176.218 6.606 31.940 -
Udinese30/06/19 145.644 11.735 17.181 12.768
Fiorentina31/12/19 132.481 4.965 49.531 -
Cagliari30/06/20 102.797 12.556 17.870 -
Atalanta31/12/19 89.853 6.740 78.214 -
Bologna30/06/20 89.608 8.898 30.032 43.296
Torino31/12/19 83.619 6.686 34.249 -
Verona30/06/20 51.462 6.431 16.886 -
Parma30/06/19 42.323 5.509 44 23.601
Benevento30/06/20 23.675 3.385 452 22.090
Spezia30/06/20 6.805 n.d. 17.366 -
Crotone31/12/19 5.385 n.d. 4.000 -
4.511.502 255.851 665.340 678.193

E chi non ha la forza di continuare ad iniettare soldoni, si arrangia con i magheggi contabili, scambiando con società compiacenti giocatori ipervalutati con l'effetto di gonfiare plusvalenze ed attivi, per tenere a galla patrimoni esangui. Il meccanismo salta quando ci si accorge che nel mercato non si potrà mai riuscire a liquidare i valori iscritti a bilancio e così di colpo si sgonfiano patrimonio ed attivi mentre a rimanere salda è unicamente la montagna di debiti.

BILANCI SERIE A: L'HELLAS DI JURIC TRA I PALLONI GONFIATI

Nell'esercizio che abbiamo fatto raffrontando i valori iscritti a bilancio (purtroppo poco rappresentativi per quelli chiusi nel 2019) con gli attuali valori di mercato (presi da Transfermarkt) dei giocatori di proprietà emerge una situazione drammatica per il Genoa che se anche riuscisse a cedere in un colpo solo tutta la rosa di proprietà a valori di mercato incasserebbe 35 milioni in meno di quanto iscritto a bilancio. Con un patrimonio netto che è già negativo di 5 milioni, solo la pazienza e compiacenza dei creditori (tra cui lo Stato che avanza 52 milioni di euro) tiene in vita la società risparmiando lo stato di insolvenza.

In grosse difficoltà appare pure la Sampdoria mentre il nostro Hellas, per una buona volta si piazza nella parte sinistra della classifica, con un plusvalore potenziale di quasi 100 milioni di euro, frutto delle scelte fatte nel mercato e dalle capacità del mister di metterle a frutto sul campo oltre ogni più rosea previsione.

SquadraData bilPatrimonio NettoValore parco giocatori a bilancioValore TransfermarktPlusvalenze potenziali
Napoli31/12/20 126.451 141.853 560.500 418.647
Inter30/06/19 53.437 312.066 690.100 378.034
Atalanta31/12/19 78.214 104.249 393.000 288.751
Lazio30/06/20 100.539 86.569 362.100 275.531
Milan30/06/20 67.788 186.703 447.800 261.097
Fiorentina31/12/19 49.531 102.840 303.400 200.560
Juventus30/06/20 239.204 508.423 662.400 153.977
Roma30/06/20-242.448 268.822 390.500 121.678
Sassuolo31/12/19 28.076 117.385 232.250 114.865
Verona30/06/20 16.886 9.683 107.230 97.547
Cagliari30/06/20 17.870 60.614 149.150 88.536
Udinese30/06/19 17.181 67.685 147.600 79.915
Torino31/12/19 34.249 88.958 156.700 67.742
Parma30/06/19 44 26.748 93.750 67.002
Bologna30/06/20 30.032 83.485 134.200 50.715
Spezia30/06/20 17.366 3.591 29.200 25.609
Crotone31/12/19 4.000 2.184 24.850 22.666
Benevento30/06/20 452 16.789 37.700 20.911
Sampdoria31/12/19 31.940 108.756 121.000 12.244
Genoa31/12/19-5.472 92.218 56.850 -35.368

Chiudiamo con questo dettaglio l'impietosa fotografia del mondo pallonaro di oggi. Siamo freschi dell'ultimo giorno di gloria nei salotti del calciomercato; ora, finiti i bagordi, si tornerà a chiedere a gran voce l'intervento della FIGC e dello Stato perché una buona parte dei club non ha ancora trovato i liquidi per pagare gli stipendi di novembre e dicembre. Uno Stato che, come visto, per alcune società ha già mostrato grande generosità essendo uno dei principali creditori (51,9 milioni di debiti tributari per il Genoa, 34 per la Juventus 34 milioni, 22,5 per il Milan, più di 19 per Lazio ed Inter) ma al quale sembra veramente si stia chiedendo troppo, anche in tempi di Recovery fund e bonus monopattini.

Note ufficiali dal nostro club non ce ne sono ma gli appuntamenti fino ad oggi sono sempre stati rispettati con puntualità; i dati sopra esposti fanno ben sperare, così come i rating attribuiti dalle società del settore che vedono l'Hellas vantare uno degli score più alti della serie A (68/100, al pari di Atalanta e Spezia), con le big che anche in questa classifica sembrano pagare più di tutte la crisi Covid, annaspando nella fascia 20-30/100 e altri club di nome che addirittura sono al momento non assicurabili sul mercato.

Garantire il futuro del club è sempre stato il mantra da quando Setti ha messo piede a Verona. Una pillola dura da digerire in tempi magri, ma per molti, anche in annate gloriose come questa perché in fondo non ci rassegniamo mai all'idea che un Presidente sempre pronto a staccare l'assegno più alto per strappare l'acquisto di grido sia il migliore tra i Presidenti possibili.

Tutti sanno - allenatore, giocatori, tifosi - che qui a Verona non è così, dovremo rassegnarci anche nelle prossime sessioni di calciomercato a finire in fondo nelle pagelle dei giornalisti esperti del circo pallonaro, perché difficilmente arriveranno nomi che non siano sconosciuti o delle scommesse. Rimarremo una tra le piazze più piccole, ma con la forza delle idee e della capacità, continuando ad investire sui cartellini più che sugli ingaggi, sui giovani più che sui fine carriera, sugli staff tecnici e sulle strutture più che sui nomi di grido, potremo continuare a prenderci grandi soddisfazioni, scalando posti nelle classifiche che contano e lasciando agli altri l'amaro in bocca e il dubbio su come sia possibile che nonostante tutti i soldi in più spesi ci si debba sempre trovare dietro alla squadra di Juric. Avanti così, con umiltà a passione, che se anche non ci avvicineremo mai alla zona Europa League, l'orgoglio e la gratitudine per questo Verona rimarrà sempre nella Storia!

Francesco



Hellastory, 03/02/2021

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Milan?



H.Verona    Milan


Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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