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PROSSIMO IMPEGNO
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Nella giornata di martedì le dichiarazioni di Pasquale Sensibile, ds del Verona, avevano reso noto un pò a sorpresa dell'interessamento gialloblu per un centravanti svedese destinato con buone probabilità a giungere in riva all'Adige nel corso del mercato di gennaio. Il direttore sportivo, nell'occasione, si era volutamente astenuto dal fare il nome di questo fantomatico «lungo nordico», scatenando tra i tifosi una vera e propria «caccia al nome».
Ebbene sono passati nemmeno due giorni e il nome misterioso è divenuto già di pubblico dominio: il giocatore inseguito dall'Hellas è infatti Hasse Berggren, robusto (187cmx86Kg) centravanti dell'Elfsborg, nonchè vicecapocannoniere (con 12 marcature in 21 gare) della prima divisione svedese. Classe 1973, Berggren ha cartteristiche fisiche e atletiche ideali per ricoprire il ruolo di attaccante centrale nello schema offensivo a 3 punte di Ficcadenti, e può vantare inoltre una notevole confidenza con il gol, come dimostrano le 140 reti realizzate fino ad oggi in carriera nelle varie categorie svedesi e nella parentesi estera di due anni in Norvegia. Un dettaglio più completo delle cifre di Berggren è disponibile nella scheda linkata sotto. A breve saranno inoltre disponibili le informazioni sulla carriera e le caratteristiche di gioco del calciatore...
[Leggi la scheda di Hasse Berggren]
L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Torino?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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