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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

GIOCHIAMO CON ... LA DIFESA GIALLOBLU


GIOCHIAMO CON ... LA DIFESA GIALLOBLU

Le amichevoli estive fanno morale, creano gruppo e forniscono indicazioni al mister. Contro avversari modesti, quanto appreso in allenamento va applicato, punto e basta. Ai tifosi va tutto bene, basta vedere goals facili e facce nuove: vincere un contrasto su un dilettante o un arabo ti dà la sensazione di riuscire a rubare palla a Pirlo e Medel. In realtà, sono test poco significativi perché non costituiscono alcuna prova concreta della reale consistenza della squadra, vista soprattutto l'assenza di stress. Allora, per capirci qualcosa, bisogna affidarsi a quello che è successo prima, sul campo che conta. Siamo entrati nella fase decisiva del mercato. Quella del colore delle pareti di casa; quella delle spezie da aggiungere per esaltare il sapore. Sbagli adesso, ti giochi la luminosità della stanza, la valorizzazione dell'arredo; il senso di sazietà che deve scaturire dalla cena e il piacere che fornisce alla compagnia a tavola. Più si va avanti, più è decisivo riuscire a cogliere i vuoti da colmare. Come Rafa Marquez, ad esempio.

È arrivato il momento di tirare le somme e dare i voti al mercato gialloblu.

Centrocampo: 8. Migliorato nei titolari (i due greci e Obbadi sono fior di giocatori) e nelle riserve, sono convinto che non soffriremo dei fantasmi di Jorginho e Romulo. Anche le soluzioni tattiche sono aumentate: oggi Mandorlini può confermare lo schieramento a 3, oppure a 4, oppure perfino prevedere il trequartista. In più, ci sono giovani interessanti che spingono (Valoti, Sala, Fares).

Attacco: 5. Al momento abbiamo un solo schema offensivo: Luca Toni. Con l'arrivo di Nenè siamo migliorati nei cambi ma manca ancora il sostituto di Iturbe, ovvero il giocatore in possesso di velocità e fantasia, quello che rende tutto meno prevedibile. Si fanno diversi nomi e l'attenzione sulla necessità di avere un giocatore del genere è alta. Questo è positivo: ho fiducia che qualcuno arriverà.

Difesa: (il voto alla fine) Sul reparto difensivo, punto dolente della scorsa stagione, è il caso di soffermarci un po'. Fino a questo momento Sogliano ci ha fornito una serie di indizi fuorvianti sugli obiettivi di mercato. Rafa Marquez, giocatore inarrivabile, era solo un sogno. Ma di concreto cosa avevamo? L'uscita di scena rincuorante di Cacciatore e quella malinconica di Maietta (Pillud e Albertazzi erano comunque semplici rincalzi), deputati ad essere gli unici capri espiatori dei 68 goal subiti. E gli altri? Se pensiamo che a Gonzalez (e la sua schizofrenia) e a Marques (e la sua lentezza) veniva comunque concessa una nuova opportunità (magari verranno ceduti i prossimi giorni, ma almeno in ritiro ci sono andati) qualcosa non tornava.

Sulla base di questi pochi elementi, era chiaro che i punti di partenza della “nuova” difesa gialloblu sarebbero stati Rafael, Moras e Agostini. Con Marques probabilmente promosso titolare al posto di Maietta. Ma Marques non vale Maietta. In campionato lui e Moras hanno fatto coppia fissa dal 1° minuto 11 volte (comprese le ultime 5 di campionato), nel corso delle quali i gialloblu hanno incassato la bellezza 16 reti. Su queste basi, questa è una difesa che conferma 60/70 goals.

Un altro tassello che, da solo, non trovava una sua logica era la scelta degli esterni difensivi. A destra, Martic ha candidamente dichiarato che sta imparando a difendere. In pratica, non è un terzino puro. Anche a Zampano, giovane promettente, riconosciamo più capacità di corsa che di marcatura. A sinistra, alternativa ad Agostini, è Luna, giocatore molto più propenso a spingere e a proporsi che a difendere (Valeriano saprà dirci di più, io l'ho visto un paio di volte giocare e perdere con i villans).

Il terzo elemento di disturbo è Rodriguez. Non è un centrale puro, non è un esterno di corsa. Lui è essenzialmente un terzo centrale di sinistra. Cattivo come un taglialegna e troppo spesso rotto.

Il fatto è che il Verona, passo dopo passo, sta evolvendo verso una difesa a 3, o a 5,dipende che ruolo si vuole dare ai 2 esterni. Naturalmente, senza un centrale puro (Moras ad assistere il fratello, Rafa Marquez ancora nelle nostre più recondite fantasie) contro avversari che a stento riescono ad organizzare un'azione offensiva, 4 bastano e avanzano. Anche se reduci da 68 goals o impegnati in un ruolo ancora tutto in itinere. Però, chi ha assistito agli allenamenti (e il nostro Andrea non ne ha perso uno) ha vissuto ripetute, prove, movimenti. Ha visto perfino Tachtsidis partire basso, sulla linea dei difensori.

GIOCHIAMO CON ... LA DIFESA GIALLOBLU



La domanda che ci poniamo a questo punto, è: può un giocatore cambiare un reparto? E una squadra intera? La risposta l'abbiamo già avuta l'anno scorso con l'arrivo di Luca Toni. Ci sono giocatori che, a prescindere dall'età, per capacità e carisma riescono cambiare le sorti (Toni, Klose, Vidic, Cassano al Parma). Rafa Marquez rappresenta dietro tutto quello è per l'attacco gialloblu il nostro capitano. A partire da questo momento:

  • Non subiremo più goleade. Ovviamente prenderemo goals, ci saranno squadre più forti alle quali ci arrenderemo, ma i VAMOS! di Rafa Marquez daranno quel coraggio e quella rabbia a non mollare che l'anno scorso è mancata.
  • Con un giocatore così cresceranno tutti i fortunati che riusciranno a conquistarsi un posto al suo fianco. Molti hanno, giustamente, esaltato le qualità di Iturbe e il contributo che ha fornito a Toni, ma qualcuno si è mai chiesto quanto ha dato Toni a Iturbe?
  • Qualche golletto in più, su punizione o nei colpi di testa, Rafa lo fa. Tranquilli.

Ecco spiegata la difesa a 5, modulo con il quale il capitano della nazionale messicana convive da anni. Che lo libera dall'oppressione della marcatura, ne esalta il senso di posizione e la libertà d'azione.

C'è infine un ultimo elemento che dobbiamo tener conto nella valutazione del nuovo reparto difensivo: è cambiato il centrocampo. L'anno scorso solo Romulo aggrediva lo spazio, qualcosa riusciva a fare Donadel davanti all'area di rigore, mentre Hallfredsson teneva fisicamente il pressing mezzora al massimo. Su Marquinho proprio non ci potevi contare: perdeva un'infinità di palloni e commetteva falli inutili (e pericolosi) nel tentativo di recuperali. Oggi, con Obbadi, Tachtsidis e Lazaros la musica è cambiata. Sarà dura per tutti passare. In particolare, Taxi comanda davanti alla difesa con un'autorevolezza impressionante: ha fisico, testa, voglia di emergere. Si gioca più corti, il contrasto e il recupero fanno parte delle qualità di questi giocatori.

Concludo con il voto. Così com'è, e relativamente al confronto con la fragilità sconsolante dello scorso campionato, questa difesa è da 7. Se poi dovesse arrivare dalla Juve Sorensen, magari al posto dell'eterna promessa Bianchetti (vale davvero qualcosa sto ragazzo?) e del ruvido Rodriguez (rassicurante panchinaro), si può arrivare a 8. Ricordiamoci che partiamo da meno 68...

Massimo

[Leggi la scheda di Antonio Luna Rodríguez]



Hellastory, 06/08/2014

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Udinese?



H.Verona    Udinese


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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