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Cerchiamo di non drammatizzare. Non sono queste le gare in cui il Verona doveva cercare i
punti salvezza. Perdere in casa con il Carpi, con questo Carpi, ci sta. Così come ci stava
perdere a Udine e sbagliare approccio con la Samp, gara nella quale i gialloblu hanno
pagato probabilmente lo sforzo fisico e mentale di un girone di andata giocato a mille. Il
nostro campionato comincia a Bologna. Se all'andata il Bologna era in lotta con noi in fondo
alla classifica, e quindi ci stava perdere senza mai passare il centrocampo, ora i
rossoblu veleggiano a centro classifica e quindi è con loro che dobbiamo giocarcela alla
morte. Magari per invidia. Il Carpi ha dimostrato sul campo la sua superiorità tecnico tattica. I
6 punti di distacco in classifica si sono visti tutti. Per strappare un pari avremmo dovuto
sperare che Castori sbagliasse gara e invece, già dopo 4 minuti, la traversa di Di Gaudio ci
aveva fatto capire che gli emiliani erano venuti al Bentegodi per non lasciarci scampo. Il gol
dello stesso Di Gaudio, sgusciato fra le maglie della difesa gialloblu con una serpentina di
quelle che l'hanno reso famoso, e' stato il giusto coronamento al primo tempo. I ragazzi di
Del Neri sono stati encomiabili e hanno sopperito al divario tecnico con un avvio di ripresa
grintoso che ha portato al momentaneo pari di Ionita. Ma dopo la punizione di Lasagna, il
Carpi ha amministrato la gara con la calma dei forti, lasciando al Verona la miseria di un
paio di cross senza esito. Ripetiamo: non era col Carpi che dovevamo fare i punti salvezza.
Non sarà un caso se abbiamo raccolto 1 punto in 2 gare col Carpi, 1 punto in 2 gare con l'Udinese, 1 punto in 4 gare con le
genovesi, e 0 punti con Frosinone e Palermo. Noi siamo in serie A per giocare a San Siro,
allo Stadium e all'Olimpico. Di tutto il resto non ce ne frega niente. La nostra arroganza e la
nostra supponenza sono pari solo all'ipocrisia con cui società, allenatore e giocatori
continuano a lisciare il pelo ai tifosi promettendo che fino all'ultimo si giocherà con impegno
per loro. La matematica, materia bistrattata a scuola, e' stata promossa ad alibi divino con cui giustificare ogni scempio. "Finchè la matematica non ci condanna...". La nostra pochezza ci condanna invece da tempo, ma l'importante e' alimentare illusori propositi.
Il nostro campionato comincia a Bologna. Anzi, comincia domenica quando, grazie
alla Pasqua, per una volta non dovremo sopportare altre umiliazioni.
Paolo
Hellastory, 21/03/2016