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PROSSIMO IMPEGNO
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PRESTITI GIALLOBLU: MAI COSI' TANTI: Sono ormai diversi anni che noi di Hellastory ci troviamo periodicamente a fare il punto sul rendimento dei giocatori gialloblu "parcheggiati" in prestito od in comproprietà in giro per l'Italia: scorrendo la lista dei prestiti attualmente in essere, c'è una prima cosa che balza subito all'occhio ed è il fatto che i nomi sono tantissimi, addirittura 18 (1 portiere, 4 difensori, 7 centrocampisti e 6 attaccanti; la lista completa la presenteremo nel corso delle due puntate, ndr), un numero decisamente superiore a quello di qualsiasi altra stagione del passato. Si tratta in pratica di una rosa completa (manca solo il secondo portiere) che potrebbe da sola affrontare un campionato. Prima di passare a parlare dell'andamento di ciascuno di questi giocatori, può allora essere utile chiedersi quali siano i motivi di una simile crescita esponenziale. Le ragioni, a ben vedere, sono due:
Che ne è stato di loro fino ad oggi, al termine della prima metà dei vari campionati? Andiamo a scoprirlo con ordine, perché non mancano le sorprese.
LE LUCI (SPENTE) DELLA RIBALTA: Parliamo innanzitutto dei giocatori “silurati” in estate dopo la positiva stagione 2011-12, ossia dei vari Esposito (Perugia), Cangi (prima Cremonese e poi Perugia), Russo (Ascoli), Mancini (Salernitana), Pichlmann (Spezia), cui si è aggiunto nel corso del mercato invernale anche Abbate (Pro Vercelli). Si tratta, in pratica, dei “panchinari” del Verona di Mandorlini che ha stupito tutti nella stagione del ritorno in Serie B: giocatori apprezzati per la generosità e per un debito di riconoscenza legato alla stagione della promozione, ma i cui limiti tecnici per il campionato cadetto si erano palesati in maniera abbastanza evidente già lo scorso anno nonostante il “tocco magico” di mister Mandorlini, capace di portarli su livelli di rendimento fin lì inespressi.
L'attuale stagione, che li ha visti finire in tre casi in Serie B, in due in Prima Divisione di Lega Pro ed in uno, addirittura, in Seconda Divisione, sta sostanzialmente confermando queste impressioni. Lontani da Verona, infatti, nessuno di questa volenterosa pattuglia, ha trovato particolare fortuna. Nel campionato cadetto Pichlmann ormai non riesce nemmeno a ritagliarsi qualche scampolo di secondo tempo nel deludente Spezia (per lui si è parlato di un possibile trasferimento invernale prima al Cittadella e poi al club austriaco Wiener Neustad, ma non se n'è fatto nulla), Russo (il migliore del gruppo) è finito qualche volta in panchina ad Ascoli, mentre Abbate, pur titolare nelle due gare disputate da quando è a Vercelli, è costretto a lottare senza infamia e senza lode in una delle squadre più modeste del campionato. Le cose non sembrano andare meglio in Lega Pro, dove Esposito, titolare indiscusso del Perugia, è stato oggetto di un'uscita poco felice del suo presidente sul finire del 2012 (“Quanto sono soddisfatto di Esposito? Al cento per mille! Davvero poco, visto che sarebbe come dire il 10% e per un giocatore è certamente un po' pochino; vedi http://www.perugia24.net/?action=read&idnotizia=2121). La dichiarazione è stata subito ritrattata, come convenienza voleva, ma insomma, il senso lo si è capito lo stesso. Nella squadra umbra a gennaio è arrivato pure Cangi, che era finito in panchina nella disastrata Cremonese solo dodicesima in classifica nel girone A. Come a dire, di male in peggio. In questo scenario a tinte fosche, la più bella figura rischia allora di farla niente meno che Manuel Mancini. Praticamente fuori rosa nell'ultimo Verona di Mandorlini, ed al centro di numerose polemiche a metà gennaio per alcune sue dichiarazioni infelicissime sul suo passato a Verona (anche qui con successiva smentita d'obbligo), l'atleta di Cristo si è giovato del doppio salto all'indietro di categoria, ed è indubbiamente uno dei protagonisti della cavalcata della Salernitana di Lotito (20 partite e 2 gol, con la sua squadra che ha ben 8 punti di vantaggio sulla seconda in classifica). Buon per lui, che, comunque, ormai alla soglia dei 30 anni difficilmente frutterà ancora qualcosa (anche solo in termini economici) al Verona.
Calciatore | R | Squadra | Formula | Anno | Prs | Gol |
Abbate | D | Pro Vercelli (B) | Prestito con diritto riscatto | 1983 | 2 | 0 |
Cangi | D | Cremonese/Perugia (LP1) | Prestito con diritto riscatto | 1982 | 10/4 | 0/0 |
Esposito | C | Perugia (LP1) | Prestito | 1985 | 18 | 1 |
Mancini | C | Salernitana (LP2) | Prestito | 1983 | 20 | 2 |
Pichlmann | A | Spezia (B) | Prestito con diritto riscatto | 1981 | 12 | 0 |
Russo | C | Ascoli (B) | Prestito | 1983 | 19 | 1 |
Il bilancio del primo gruppo di prestiti gialloblu è quindi negativo: si tratta in tutti i casi di giocatori maturi, inadeguati per un campionato di vertice di Serie B (men che meno di Serie A), molto spesso ancora con un lungo contratto in gialloblu frutto della generosità di Martinelli (scadenza nel 2014 per Abbate e Mancini, addirittura nel 2015 per Pichlmann ed Esposito) ma che presumibilmente non porteranno nulla (o quasi) alle casse scaligere.
Che si può dire degli altri? Lo scopriremo martedì prossimo nella seconda parte della nostra inchiesta.
Enrico
L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
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Riepilogo stagionale e classifica generale
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