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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

UNA STORIA DI CALCIO, CORSA e AMORE


UNA STORIA DI CALCIO, CORSA e AMORE
UNA STORIA DI CALCIO, CORSA e AMORE

Prima di raccontarvi una storia di quasi mezzo secolo fa, facciamo un po' di pubblicità ad una manifestazione veramente molto interessante.

Il 30 aprile si terrà la “1a Camminata gialloblu”, manifestazione ludico-sportiva a passo libero per le vie della città. Saranno 2 percorsi da 6 e da 10 km che ognuno potrà affrontare come meglio crede, passeggiando in famiglia, con passeggini e magari anche col cane, oppure correndo. Ci sarà chi “tanto la fasso pian” e dopo la corre alla morte e chi invece passerà il tempo a sventolare le bandiere gialloblu onorando tutti i ristori presenti sul percorso.

In breve, una vera e propria festa in gialloblu, “alla conquista della città”, come recita lo slogan creato per l'occasione.

Qua in Redazione ci siamo già organizzati per presenziare dato che io e Andrea ci possiamo fregiare del titolo di runner della domenica, Enrico e Francesco conservano ancora dei residui di atletismo giovanile, Matteo, Paolo, Davide e Carlo hanno detto che si attrezzeranno per l'occasione (un po' alla Fantozzi), mentre Massimo ha garantito che ci sosterrà a distanza su un percorso di egual sviluppo diviso dieci direttamente da Milano col suo cane.

Se qualche altro si vorrà aggregare (non a Massimo) partiremo tutti assieme e cercheremo di divertirci ancora di più di quanto previsto.

Ma come dicevamo in apertura c'è anche una storia che val la pena di raccontare, una storia che parla di calcio, corsa e amore.

La storia parte dalla fine e cioè da una medaglia di peltro che ricordo di aver sempre visto in casa, assieme ad altre medaglie che conserva mio padre. Una grossa medaglia com'era nell'uso degli anni '70, un po' color metallo e un po' smaltata. La potete vedere fronte e retro nella foto. Riporta una grande A gialloblù sopra lo stadio Bentegodi, sulla destra la caricatura di un personaggio con un naso pronunciato e sulla sinistra il vecchio stemma dell'AC Verona. L'iscrizione recita: “Uniti e Forti per la serie A”. Sul retro lo stemma del vecchio coordinamento dei calcio club e l'iscrizione “Marcia del ritorno in serie A – 1975”.

Torniamo indietro di 42 anni, siamo ad inizio luglio, poco dopo lo spareggio di Terni contro il Catanzaro che sancisce il nostro ritorno in serie A. Il Coordinamento Calcio Club e l'Unione Marciatori Veronesi organizzano una corsa serale di circa 10Km per celebrare l'evento su un percorso molto simile a quello della manifestazione del 30 aprile.

Le cronache dell'epoca riportano una descrizione dell'evento quanto mai attuale:

“Organizzata dal Coordinamento Calcio Club Verona, si è svolta sabato sera la marcia del ritorno in Serie A, una marcia non agonistica di una decina di chilometri alla quale hanno partecipato migliaia di sportivi gialloblù. Malgrado il tempo minaccioso la manifestazione ha avuto un lusinghiero successo.

Partiti alle 21 dal Bentegodi, i partecipanti (giovani, anziani, bambini) di ambo i sessi, numerosi avvolti in drappi gialloblu, sono ritornati allo stadio dopo aver attraversato vie e lungadige. E' stata una sagra punteggiata di slogan, di canti tutti inneggianti al ritorno della squadra del cuore nella massima serie del calcio italiano. Molti hanno fatto il “pieno” presso i posti di ristoro dislocati lungo il percorso; altri hanno attinto direttamente dalle capaci borse o dai carrettini abbondantemente riforniti di panini, di Soave e di Valpolicella.

Al Bentegodi era ad attenderli il comm. Garonzi ed i dirigenti del Calcio Club. Il presidente è stato festeggiatissimo: più volte le lacrime gli hanno rigato il viso. E per tutti c'è stata una medaglia ricordo con la lettera A in smalto gialloblu, lo stemma del Verona, il profilo di Garonzi e lo stadio”.

Era la fine di un'annata sportiva veramente tribolata e dai risvolti anche drammatici. Prima la retrocessione per illecito causata da una telefonata di Garonzi a Clerici, la squadra gioca bene e parte alla grande ma ad tratto il rendimento cala con Cadè che non riesce a tenere a freno uno spogliatoio con qualche problema di troppo. A gennaio il tragico rapimento del presidente Garonzi, per fortuna risolto poi nell'arco di un mese. A Marzo l'esonero di Cadè per Mascalaito ma quanta fatica! Perdiamo alla fine gli scontri diretti contro il sorprendente Perugia di Castagner che arriverà primo e contro il concreto Como che arriverà secondo e così veniamo condannati al noto spareggio che però renderà ancora più epica quella annata.

Da qui si capisce la volontà di fare festa e di omaggiare il presidente Garonzi che all'epoca era considerato vittima di una vera e propria ingiustizia perpetrata ai danni dei colori gialloblu.

Corsi e ricorsi storici non sono ammessi in questa circostanza. L'unica cosa che lega la bella manifestazione podistica del 1975 con quella che attendiamo con trepidazione per il 30 aprile 2017 è l'amore per i colori gialloblu da parte della gente e la volontà di dimostrare, ancora una volta, che il Verona siamo noi.

Vi siete iscritti? Cliccate sulla locandina qui a destra e ci vediamo alla partenza!

Valeriano



Hellastory, 20/04/2017

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Udinese?



H.Verona    Udinese


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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