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PROSSIMO IMPEGNO
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Eugenio Fascetti, guru della serie B, in occasione del campionato 1990-91, allora seduto sulla nostra gloriosa panchina ed impegnato a rilanciare il nostro «brand» post-Bagnoli, ebbe a dire diverse frasi ad effetto, che immancabilmente si rivelarono esatte. Due in particolare fanno al caso del nostro amato Verona Hellas, in questo campionato dal contesto squilibrato e senza certezze che sta attraversando. La prima, espressa più o meno a fine settembre era: «Bisogna restare a fari spenti fino a febbraio-marzo...». Beh, il vecchio saggio, dall'alto della sua esperienza fornì un mantra corretto e realizzato. Quel Verona si accese definitivamante proprio in quel periodo a cavallo tra inverno e primavera.
Con questa premessa, abbiamo provato ad analizzare ed ipotizzare il momento in cui si trovano le squadre coinvolte con i nostri gialloblu nella lotta per la promozione diretta ed indiretta. Compreso l'Hellas, 11 squadre dove in 11 partite ci appassioneranno rivelandoci alla fine se gli ingredienti usati per plasmare la pozione miracolosa della promozione saranno stati sufficienti o no.
Si parte:
Detto ciò, riportiamo di seguito lo scorcio finale del campionato per tutte e 11 le squadre in lotta per il salto di categoria, distinguendo partite casalinghe (avversaria in minuscolo) e trasferte (avversaria in maiuscolo), ed evidenziando gli scontri diretti (in colore giallo).
Vi invitiamo a fare la Vs presonale previsione e a condividerla nel nostro Guestbook.
A proposito; la seconda perla di Fascetti snocciolata distrattamente ad un cronista particolarmente critico, la disse durante il periodo di appannamento occorso durante l'andata, (dopo tre sconfitte di fila tra dicembre e gennaio): «I gufi cadranno a giugno...»
Caro Eugenio, quanto ci manchi !
Teo (in alto con Mister Fascetti, foto Icio)
L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Udinese?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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