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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

VERONA-FOGGIA 3-1 (...secondo tempo)

Hellastory: Le Ultimissime

Abituati ormai a anticipi del sabato, a partite a ora di pranzo se non di cappuccino, ai posticipi del lunedì e ai turni infrasettimanali, abbiamo poco da sorprenderci che il mirabile calendario della Coppa Italia proponga il debutto ufficiale dell'Hellas Verona il giorno di ferragosto. Vale la pena notare che si tratta di una prima assoluta: mai prima d'ora ci era capitata una partita ferragostana. Andando a spulciare gli almanacchi, si scopre che la prima gara ufficiale in assoluto giocata dal Verona in agosto è la sfida di Coppa Italia con la Pro Patria del 27 agosto 1961: finì 2-0 per i gialloblu con le reti di Savoia (schierato con il 10 dato che il libero era Cera) e Maioli.
Per alcuni decenni non venne infranto il tabu di cominciare con le gare ufficiali prima di ferragosto. Finchè nel 2005 non ci toccò vedere il debutto al 7 agosto, contro il Teramo. Anche qui 2-0 per il Verona: le reti di Pulzetti e Adailton.

VERONA-FOGGIA 3-1 (...secondo tempo)

Il debutto nella stagione 2015-16 porta con sé tutte le curiosità per una formazione ancora tutta da scoprire, assunto che – come ha analizzato Massimo nel suo Canone estivo – restano diverse incognite legate ai giocatori (difesa e centrocampo) e legate al modulo (attacco). Le amichevoli estive hanno dato indicazioni talvolta contrastanti, ma hanno soprattutto confermato che il reparto difensivo ci darà parecchie preoccupazioni anche quest'anno. Il Foggia, che milita in LegaPro, non è certamente il banco di prova più attendibile ma, come sempre in queste occasioni, sono partite in cui si va incontro solo a rischi. Se vinci hai fatto il tuo dovere, se esci dalla Coppa Italia a ferragosto devi già prepararti alle critiche.
E' ferragosto anche e soprattutto per gli addetti alle vendite dei biglietti: la miseria di 6-7 sportelli aperti al bigoncio prefabbricato crea una coda interminabile che fa il giro del parcheggio. Risultato record: entrato in coda una decina di minuti prima dell'inizio della gara, ne esco con il biglietto emesso alle 21:09, ad appena 39 minuti dopo il fischio d'inizio. Risultato record, dicevo: in effetti l'8 ottobre 2006, in occasione di Verona-Crotone 0-0, riuscii ad ottenere il tagliando di ingresso dopo 37 minuti dal fischio d'inizio. Ma eravamo agli albori del biglietto nominale e, soprattutto, per ogni cosa che andava male c'era un alibi di nome Pastorello.
Tornando al presente, nella lunga coda al bigoncio mi sono perso il vantaggio foggiano e il pareggio di Hallfredsson. Poco male, si fa per dire, visto che il webmaster Andrea mi racconta com'è andato il primo tempo non appena lo raggiungo alle poltrone est.

Il tema tattico è presto detto: Mandorlini schiera quello che, sulla carta, è un 4-3-1-2, con Toni e Pazzini supportati da Siligardi. E' un Verona piuttosto prevedibile, che si affida al solito stucchevole lancio di Marquez dalla retroguardia, preda dei difensori foggiani che fanno densità al limite dell'area nel controllare Toni e Pazzini. Meglio quando il gioco parte da zone più vicine alla porta avversaria, e si mettono in condizioni gli esterni di partecipare all'azione. In fase difensiva la lacuna maggiore sembra quella solita: difendere troppo bassi, lasciando libera iniziativa ai palleggiatori foggiani fino al limite dell'area. Gli ospiti hanno personalità e anche una discreta tecnica davanti, ma non hanno il centravanti e non si rendono mai pericolosi, tuttavia si incuneano fino ai 16 metri con troppa disinvoltura. Proprio la propensione degli avversari a non buttar mai palla risolve la partita a favore dei gialloblu visto che Siligardi, in pressing alto, sradica palla negli ultimi 25 metri, e pennella sulla testa di Toni il cross del 2-1. Lo stesso Siligardi, poco dopo, si produce in un'accelerazione sulla fascia destra, mettendo Pazzini in condizione di incornare a rete, ma il portiere ospite Narciso si oppone e, sul proseguimento dell'azione, Pazzini cerca invano Toni a pochi passi dalla porta. Col passare dei minuti si capisce che il Foggia non è in grado di impensierire Rafael, e c'è spazio per la terza rete gialloblu. E' Jankovic ad avere un impatto formidabile sulla gara, non appena gettato nella mischia da Mandorlini: conquista un corner al primo pallone toccato e, sul cross dalla bandierina, svetta in area e infila il gol del 3-1 finale. Da segnalare il rientro in campo di Romulo al Bentegodi: il brasiliano, dopo l'anno a Torino sponda bianconera, viene accolto da un caloroso applauso, e ricambia con un paio di accelerazioni che infiammano la gara.

Difficile trarre molte considerazioni da una gara che ho visto solo per 45'; sugli spalti si racconta di un ottimo primo tempo di Souprayen, piuttosto guardingo invero nella ripresa. Non possiamo neppure dire che è solo calcio d'agosto: fra 7 giorni arriva la Roma e si farà davvero sul serio.

Paolo



Hellastory, 16/08/2015
Coppa Italia 2015/16 | 3a giornata | 15/8/2015
HELLAS VERONA FC
HELLAS VERONA FC
3
  US FOGGIA
US FOGGIA
1
22' E.Hallfredsson, 61' L.Toni, 79' B.Jankovic marcatori 18' Loiacono
D.Rafael; R.Marquez Álvarez, E.Moras, E.Pisano, S.Souprayen; L.Greco, E.Hallfredsson (57' S.Rômulo), J.Sala; G.Pazzini (78' B.Jankovic), L.Siligardi (78' J.Gomez Taleb), L.Toni   Narciso; Angelo, Coletti, Loiacono, Bencivenga (64' Lodesani); Sicurella (49' Di Chiara), Quinto, Gerbo (85' De Giosa); Sarno, Sainz-Maza, Riverola.
A.Mandorlini ALL De Zerbi
E.Moras, G.Pazzini, J.Sala, S.Souprayen ammoniti Angelo

Arbitro
F.Pasqua (Tivoli - RM)

Recupero
0' e 4'
Note
Spettatori: 6.958



MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Udinese?



H.Verona    Udinese


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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