IL VERONA IN COPPA CAMPIONI | |
antefatto
nel segno di Preben | verso Salonicco | euroPreben la beffa dell'urna | l'assedio | verso Torino | la partita della vergogna epilogo EPILOGO ![]() Finita la partita, rimangono solo l’amarezza, le polemiche, e i vetri rotti nello spogliatoio veronese. La Juve prosegue il suo cammino in coppa, dove incontrerà il Barcellona e verrà eliminata, mentre in campionato, dopo l’avvio devastante, rallenterà la sua corsa fino ad essere raggiunta dalla Roma che però, alla penultima giornata, cadrà in casa contro il Lecce già retrocesso regalando ai bianconeri l’ennesimo scudetto. Una Juve tutt’altro che imbattibile quindi, come del resto aveva ben dimostrato la doppia sfida con l’Hellas. Il nostro Verona invece, si barcamenerà tutta la stagione nell’anonimato di centroclassifica, ritagliandosi qualche sprazzo di gloria (mitico il 3-2 alla roma del marzo 1986) e qualche sonora figuraccia. ![]() Con il passare dei giorni sono addirittura i bianconeri a passare per vittime e Platini minaccia di lasciare il calcio perché “troppo avvelenato dalle polemiche”, mentre la dirigenza bianconera medita di portare in tribunale i gialloblu per la offese ricevute. ![]() Alla fine non succederà nulla. Chiampan e Boniperti faranno la pace molto presto e tutto tornerà come prima. L’avventura del Verona in Coppa Campioni passa quindi dal campo agli archivi della storia, passaggio forse irripetibile dei cento e più anni di vita gialloblu. Concedetemi qualche riga di congedo con una riflessione: fu veramente malafede quella di Wurtz o si trattò solo di coincidenze sfavorevoli? ![]() Davide |
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