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PROSSIMO IMPEGNO
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L'inizio d'anno è solitamente foriero di nuovi auspici, prodigo di proponimenti ed è buona abitudine farsi gli auguri.
Capitano a fagiolo per il nostro Verona, che il prossimo 6 Gennaio disputerà contro lo Spezia la millesima gara in Serie A.
Ci arriva nel corso della sua 31ma partecipazione al Campionto a girone unico ed è, bando alla numerologia, la 17ma squadra a riuscirci (ce ne sono ben 50, comunque, dietro che arrancano).
Il conteggio è a datare dal Torneo 1929/30 e dovranno passare 28 anni per vedere l'Hellas calcare i campi della massima serie.
Grazie alla passione e alla dedizione del Presidente Giorgio Mondadori (figlio dell'editore Arnoldo) e ad una squadra ben amalgamata da Angelo Piccioli l'approdo arriva nel
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5 Marzo 2016 – Verona-Sampdoria 0 - 3: i gialloblu cadono in casa, nella massima serie, per la 100^ volta.
A questa data il totale delle partite interne giocate è il seguente: 429
con questo dettaglio: 178 vinte, 151 pareggiate e 100 perse (il 23%).
Il primo dispiacere data 17 Novembre 1957: Verona-Fiorentina 0 - 1, una rete di Lojacono ci infligge il primo stop interno.
L'occasione è buona per ripercorrere la storia del Verona in Serie A a quasi sessant'anni di distanza dal suo primo campionato e lo facciamo, con un po' di masochismo, dato il momento, raccontandone i momenti meno felici.
LE SQUADRE COLPEVOLI
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Finalmente!
Nel prossimo Almanacco Illustrato del Calcio Panini nella rubrica “Massimi e minimi” relativa alla Storia dei Campionati di A, comparirà il nome del nostro Verona.
Sostituirà nella Sezione “Maggior numero di partite iniziali senza vittorie” nei tornei a girone unico a 20 e 21 squadre, l'Ascoli, fermo a 17, con 6 pareggi, nel 2006/07.
Pronto, in assenza di un'inversione di tendenza, a mettere nel mirino un altro prestigioso record negativo, vale a dire il “Maggior numero di partite consecutive senza vittorie” che è del Treviso, con 21, dalla 17^ alla 37^ giornata del 2005/06 (sempre a 20 squadre).
E speriamo di poter brindare ai tre punti ben prima di arrivare al record st
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Va di moda negli ultimi tempi il numero 8; se decuplicato è oggetto, da parte della politica, di elargizioni le più svariate; per la nostra squadra, più prosaicamente, se centuplicato, rappresenta il numero delle sue partite nella massima divisione.
800 volte in Serie A, da quell'8 Settembre 1957 (in trasferta contro una squadra a maglia bianconera - Juventus-VERONA 3-2) al 3 Novembre 2014 (sempre in trasferta e sempre contro dei bianconeri - Cesena-VERONA 1-1): 57 anni e 69 giorni dopo.
Nella classifica perpetua della Serie A dal 1929, gli 800 incontri, frutto di 26 partecipazioni, collocano l'Hellas al 20° pos
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E' il Campionato dei tanti gol, fatti e subiti, per il Verona quest'anno. Ad oggi, dopo 33 partite, sono ben 107 (50f + 57s), record in Serie A e quindi non poteva mancare, dopo la 1.000 rete subita il raggiungimento di un'altra cifra tonda, questa volta riferita ai gol segnati: la numero 800.
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E' caduto un altro muro: per la millesima volta, in 25 Campionati di Serie A, un pallone si insacca nella porta gialloblu. C'è riuscito BIABIANY del Parma, ma tutto è cominciato...
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Ieri sul GB c'era la celebrazione di una partita giocata giusto trent'anni fa e che fu a detta di tutti quella che fece capire a quella squadra di potercela fare per la serie A.
Gedeone mi invita a ricordarla con qualche aneddoto, con l'aiuto della memoria e di qualche pubblicazione dell'epoca ci provo.
Dunque: 7 Marzo 1982
Verona-Varese 3-1
Chiaramente c'ero, in gradinata centrale di fronte alle panchine, e il primo ricordo è senz'altro la pioggia caduta ininterrottamente per tutta la partita e il continuo spostarmi per evitare gli ombrelli di chi avevo davanti e di chi avevo dietro.
Un altro ricordo è il bel gioco della squadra avversaria (il Varese di Fascetti veniva da capolista e non perdeva da undici ... [continua]
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Nel mese di marzo, appena trascorso, abbiamo ricordato la memoria di due grandi personaggi del mondo Hellas: il 20, il conte Arvedi, scomparso nel 2009 e il 25, Saverio Garonzi, che non è più tra noi dal 1986.
Sicuramente due figure che hanno lasciato il segno, nelle vicende della squadra, con i loro “estri” e le loro pittoresche esternazioni.
Del primo sappiamo tutto, la sua storia è abbastanza recente; del secondo, a quasi cinquant'anni dal suo ingresso in società, vorrei spendere poche parole, usando quelle di Valentino Fioravanti, cantore di storie gialloblu, ma soprattutto testimone oculare delle gesta del Commenda.
Così lo chiamavano gli amici, ma lui era anche don Saverio, per chi lo riteneva uomo di rispetto e
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Quello dei rigori sta diventando un incubo per i tifosi gialloblu non solo per la frequenza con cui le casacche nere continuano a fischiare penalty a sfavore ma anche per il sentimento di rassegnazione che abbraccia il popolo gialloblu al momento della trasformazione. Rafael, impressionante per rapidità e riflessi tra i pali, si sa, non ha invece nelle uscite alte e nell'uno contro uno dagli undici metri il suo punto di forza. E allora in molti hanno provato a chiedersi in questi giorni quale sia lo score del nostro portiere brasiliano sui rigori a sfavore e quante volte il nostro numero uno sia riuscito a neutralizzare un tiro dagli undici metri. Uno sforzo di memoria, diciamocelo, al limite dell'umano, anche per il ti ... [continua]
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Finalmente il Campionato. Il prossimo giovedì, il 25 agosto, inizierà un nuovo torneo «cadetto», l'80° per la precisione, a datare dal 1929/30.
L'Hellas vi prenderà parte per la 50^ volta, che non è record: le rondinelle bresciane guidano la speciale classifica con 54 presenze, mentre, a completare il podio c'è il Modena che ne ha 46. Per inciso tutte e tre saranno al via quest'anno.
Non dovrebbe avere, quindi, grossi problemi di «ambientamento», il nostro Verona, dopo 49 partecipazioni (con 7 promozioni e 2 retrocessioni), 1800 gare disputate, di cui 656 vinte,
Già nei nostri calcoli, la sosta di fine marzo avrebbe dovuto definire la situazione del Verona: calendario invernale agevole, una serie di scontri diretti, squadra che si presentava rinvigorita dal contributo dei nuovi arrivati erano tutti elementi che potevano giocare a nostro favore. Il sogno era quello di agganciare lo Spezia e giocarsi le ultime partite in un vigoroso testa a testa. Tutto andato a ramengo. Il Verona ha mostrato, partita dopo partita, grossi limiti mentali, tecnici e persino fisici. Al contrario, Spezia e Sampdoria hanno dimostrato di avere una compattezza e un livello tecnico che noi neppure ci sogniamo. Ma è stata la partita con la Fiorentina la svolta negativa. Una gara gestita malissimo, sottovalutata sia dalla panchina che dai giocatori, nessuna contromisura, nessuno spirito di battaglia messo in campo. Da quel momento si sono spente le luci, accumulando solo stress e tanta confusione. Ci è andata bene a Spezia, dove l'errore di Kallon è stato compensato dal miracolo di Perilli, ma il palo di Nzola ci ha graziato contro un avversario molto più combattivo di noi; ci è andata bene anche con il Monza, padrone del campo per tutto il secondo tempo, contro il quale non abbiamo mai tirato in porta (salvo il gol di Verdi) anche questa volta graziati da Pessina. Non poteva finire altrimenti a Genova dove Gabbiadini ha ricordato a noi tifosi gli errori di un anno intero e ha sorpreso perfino il fatto che i doriani partissero con 7 punti in meno in classifica. Loro oggi hanno dimostrato di essere una squadra viva, noi invece ci siamo definitivamente arresi concedendo tutto il primo tempo. Ma che approccio è stato fatto alla gara?
[continua]Riepilogo stagionale e classifica generale
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