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PROSSIMO IMPEGNO
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Molto si è discusso sulla comunicazione di politici e giornalisti, poco di quella del mondo dello sport. Eppure anche qui c'è bisogno di comunicare obiettivi e, a volte, giustificare insuccessi. Sempre più spesso dirigenti, allenatori e calciatori giocano furbescamente con le parole per mascherare prestazioni scadenti. Ad esempio: ci è mancato solo il gol, per uno sport come il calcio dove il gol è tutto ... lascia pochi alibi. Il messaggio voleva essere: però abbiamo giocato bene, abbiamo fatto noi la partita. Ma di una cantante lirica si ricordano la voce e l'interpretazione non certo la bellezza fisica. Senza talento non esistono parti da interpretare. Pertanto, l'estetica nel calcio (il bel gioco), come a ... [continua]
Nella percezione comune l'elemento tempo è dominante e ricorrente. Siamo costantemente attratti dal passato espressione dei nostri ricordi, e dal futuro inteso come attesa.
Il passato è affascinante in quanto nostalgico (soprattutto per le persone di una certa età) e rassicurante perché definito e immutabile. Al contrario del presente, per sua natura imprevedibile. Il futuro invece è seducente in quanto rappresenta la speranza di cambiamento. Lo descrive Cechov: il presente è disgustoso, ma se penso al futuro è tutta un'altra cosa (Tre Sorelle, Andrej, atto IV). Proprio perché deve ancora avvenire, è possibile - anzi auspicabile - che sarà migliore. Il guaio è che il passato ... [continua]
In occasione dei gesti inqualificabili di alcuni pseudo tifosi gialloblu, la scienza del comportamento umano ci viene in soccorso. In particolare, gli studi dello storico dell'economia Carlo Maria Cipolla che, nel 1988, ha prodotto il documento "Allegro ma non troppo" nel quale viene composto il famoso Grafico della Stupidità. Come si vedrà, non conta tanto il numero - sicuramente esiguo - di persone coinvolte, quanto il danno che provocano per sé e per gli altri.
Queste sono le ipotesi del saggio:
Protagora di Abdena era un sofista vissuto intorno al 450 a.C. Arrivò a questa famosa conclusione: «di tutte le cose è misura l'uomo; di quelle che esistono, in quanto esistono; di quelle che non esistono, in quanto non esistono». E cioè: il reale e l'irreale sono determinati attraverso la rappresentazione che l'uomo ne ha. L'oggetto è necessariamente connesso col soggetto. Non c'è una verità che valga per tutti gli individui, in quanto ogni verità è relativa.
Protagora, seguendo il percorso di Eraclito (tutto scorre, nulla permane) introduce il principio della relatività: per ciascuno di noi è vero solo ciò che ci sembra tale. Come anche le sensazioni, i bisogni: il vino che è dolce al mio palato quando so ... [continua]
Già nei nostri calcoli, la sosta di fine marzo avrebbe dovuto definire la situazione del Verona: calendario invernale agevole, una serie di scontri diretti, squadra che si presentava rinvigorita dal contributo dei nuovi arrivati erano tutti elementi che potevano giocare a nostro favore. Il sogno era quello di agganciare lo Spezia e giocarsi le ultime partite in un vigoroso testa a testa. Tutto andato a ramengo. Il Verona ha mostrato, partita dopo partita, grossi limiti mentali, tecnici e persino fisici. Al contrario, Spezia e Sampdoria hanno dimostrato di avere una compattezza e un livello tecnico che noi neppure ci sogniamo. Ma è stata la partita con la Fiorentina la svolta negativa. Una gara gestita malissimo, sottovalutata sia dalla panchina che dai giocatori, nessuna contromisura, nessuno spirito di battaglia messo in campo. Da quel momento si sono spente le luci, accumulando solo stress e tanta confusione. Ci è andata bene a Spezia, dove l'errore di Kallon è stato compensato dal miracolo di Perilli, ma il palo di Nzola ci ha graziato contro un avversario molto più combattivo di noi; ci è andata bene anche con il Monza, padrone del campo per tutto il secondo tempo, contro il quale non abbiamo mai tirato in porta (salvo il gol di Verdi) anche questa volta graziati da Pessina. Non poteva finire altrimenti a Genova dove Gabbiadini ha ricordato a noi tifosi gli errori di un anno intero e ha sorpreso perfino il fatto che i doriani partissero con 7 punti in meno in classifica. Loro oggi hanno dimostrato di essere una squadra viva, noi invece ci siamo definitivamente arresi concedendo tutto il primo tempo. Ma che approccio è stato fatto alla gara?
[continua]Riepilogo stagionale e classifica generale
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