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HELLAS VERONA / Canone Inverso

IL VERONA PROVINCIALE TORNA A VINCERE


IL VERONA PROVINCIALE TORNA A VINCERE

Santa Lucia ci regala un fine settimana fantastico. Sabato la Primavera (senza Fares e Checchin aggregati alla prima squadra) ha abbattuto la corazzata Inter 2 a 1, poi il Verona ha recuperato se stesso vincendo ad Udine con lo stesso risultato. È stato un Hellas tosto, senza fronzoli e nemmeno cappelle messicane. Mandorlini (su suggerimento o ordine di qualcuno?), in occasione della Coppa Italia, ha tirato fuori dalle ragnatele dello spogliatoio il giovane Valoti e Rodriguez che avrà pure i piedi a forma di ferro da stiro e deve migliorare la posizione nel taglio diagonale (Okaka e Di Natale lo hanno infilato esattamente nella stessa maniera) ma ha il pregio di non mollare mai. Il difensore uruguayano è stato la vera sorpresa positiva di queste ultime settimane. Tra i tanti disastri collettivi ed individuali della difesa gialloblu, quella odierna con Marques – Moras – Rodriguez al centro, Martic e Agostini sugli esterni, sembra reggere meglio di tutte le altre. Va confermata, magari in attesa di Sorensen al posto del brasiliano. È un risultato meraviglioso quello odierno, che fa morale e spezza l'incantesimo di un periodo nerissimo in cui andava tutto storto, i giocatori si rompevano come biscotti e il mister dava l'impressione di non sapere come uscirne fuori.

Il derby ora ce lo giocheremo alla pari. Non tanto relativamente alla classifica, ancora in bilico, quanto allo stato d'animo. Questa è sempre stata una partita strana, brutta ma tirata dall'inizio alla fine. L'anno scorso, in casa, un Verona mediocre fu beffato nel finale da un Chievo disperato, tenuto insieme da Corini appena subentrato in panchina. Adesso però sarà diverso.

La riconquista del Bentegodi passa sicuramente per Udine. Naturalmente i problemi non sono scomparsi. Si ripresenteranno, ma almeno ora abbiamo qualcosa da opporre. Lazaros (premiato da una rete strepitosa), ad esempio, si sta rivelando sempre più importante nell'economia del gioco. In pratica è l'unico insieme ad Hallfredsson a sapere sempre cosa fare. Anche Luca Toni (300 ! MENGA POC, e il trecentesimo è lo specchio di una carriera incredibile) appare agevolato dalla vicinanza di Nico Lopez, peraltro piuttosto fumoso in questo periodo. Appena il Verona potrà permettersi Obbadi e Sala e un cambio decente in avanti (Nenè non è un giocatore di pallone mentre Saviola è solo un rimpianto) avrà discrete alternative da mettere in campo.

Tra non molto tornerà il mercato. E qui faccio una considerazione. Il Verona può permettersi un giocatore come Rafa Marquez? Il campione messicano, lento e supponente, finora ha dato un'idea di sé nettamente inferiore alle aspettative. Doveva dare esperienza e compattezza ad un reparto fragile e più volte discusso, invece ha collezionato lui stesso un'intera gamma di svarioni (calci di rigori regalati, ammonizioni ed espulsioni, errori di posizione, nell'anticipo, di testa) assolutamente inconcepibili per un difensore normale. Il suo uomo segna sempre. Non so come sarebbe finita se ci fosse stato lui ad Udine. Forse è vero che in Italia non è facile difendere: Vidic ad esempio, presentato in estate come il migliore difensore europeo, dopo un paio di “perle” è finito a fare il titolare fisso nella panchina interista. Il Verona attuale, probabilmente, ha più bisogno di Rodriguez che di Rafa Marquez.

E a questo punto parte inevitabile la solita domanda piccata a Mandorlini: perchè al campione messicano è stato concesso tanto spazio? Perché lui, per adattarsi al calcio italiano può liberamente giocare mentre Saviola, sempre per adattarsi, è costretto invece a scaldare la panchina? Se sono convinto che Rafa Marquez non sia una bufala, vorrei semplicemente avere le prove che non lo sia neppure l'argentino. La coerenza del mister nella gestione del campione argentino è stata piuttosto fumosa.

Ma oggi è un giorno di festa ed è inutile alimentare polemiche che non trovano, né troveranno mai risposta. Il Verona di Udine ha vinto perché è rimasto umile e compatto, provinciale, ha lottato su tutti i palloni come accadeva l'anno scorso. È stato persino più lucido del solito a centrocampo con gli innesti nel finale di Valoti e Fares a pressare tutto e tutti. Questa è a mio avviso la strada giusta per uscire dalla crisi. Per abbattere il Chievo domenica prossima. Ci penserà poi Sogliano a mettere a posto le cose a gennaio togliendo un po' di giocatori imbarazzanti a Mandorlini e rinforzando la squadra con giudizio. Forse è vero che un po' tutti ci siamo montati la testa quest'estate, direttore sportivo e tecnico in primis. Il recupero di quanto fatto di buono l'anno scorso è ancora possibile e passa attraverso l'impegno e la motivazione del gruppo. Non attraverso nomi altisonanti ed esotici che distolgono l'ambiente. Il Verona non ne ha bisogno. Luca Toni, maestro di arte e morale, ci ha confermato di essere un'eccezione unica anche in questo.

Massimo

Colonna sonora: I'll look Around, Nina Simone.



Hellastory, 15/12/2014
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MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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