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Hellas Verona english presentation

3. Le Pagelle, parte 2

TAMEZE Adrien (39/-) Decisamente male nella prima parte di stagione, un po’ come tutti. Nella seconda parte si è risvegliato e ha corso tanto. Ma proprio tanto. Però l’impressione è che tutto il suo correre sia stato a vuoto, più un rincorrere. Nelle scorse stagioni è stato molto più incisivo. È vero che il centrocampo quest’anno è stato disastroso e spesso ignorato dalla “commissione tecnica” però da lui ci attendavamo qualcosa in più. Giudizio SUFFICIENTE

DEPAOLI Fabio (31/2) Anche Depaoli ha corso tanto, forse ancora più di Tameze, ovviamente ricoprendo un ruolo diverso è anche giusto che sia stato così. Dobbiamo dare atto a Fabio di averci messo l’anima e di aver fatto più di quanto gli si potesse chiedere. Il problema è sempre quello: non possiamo pensare di giocare in serie A schierando titolare (perché 31 partite su 39 significa che è di fatto un titolare) Fabio Depaoli perché vuol dire che il tasso tecnico della tua rosa è inadeguato alla categoria. Comunque sia, a lui non va rimproverato nulla. Giudizio DISCRETO

FARAONI Marco Davide (23/2) Quest’anno il nostro capitano ci è mancato tantissimo. Ci è mancato quando aveva problemi fisici e non poteva essere convocato e ci è mancato anche da marzo in poi quando è ritornato a giocare perché non è più tornato ai livelli della scorsa stagione. Menzione particolare per l’ultima partita, quella dello spareggio, partita per capitani coraggiosi: oltre al gol e ad una grande gara lo segnaliamo per “l’atto da matto” di prendere la palla di mano per evitare che entrasse il gol del 3-2. Il successivo rigore parato gli ha dato ragione e quindi l’azione viene premiata, anche per questo il giudizio è DISCRETO

DOIG Josh (22/2) Visto quanto di buono ci aveva fatto vedere fino alla pausa mondiali, tutto ci aspettavamo tranne che avesse una simile involuzione. Da uomo che spariglia le carte e che si inventa gol e discese sulla sinistra a sciagurato difensore fantasma in campo nel giro di pochi mesi. Non capiamo e siamo veramente delusi. Dovremmo fare una media tra quanto visto ma ci verrebbe voglia di bocciarlo perché avremmo dovuto contare anche su di lui per salvarci. Quindi, in totale giudizio appena SUFFICIENTE

VELOSO Miguel (22/-) Il nostro giocatore con più esperienza in assoluto e l’unico con una visione tale da poter illuminare il nostro gioco è sceso in campo praticamente solo fino alla decima sconfitta consecutiva. Successivamente è sparito dai radar, per infortuni e acciacchi vari o per scelta tecnica o chissà per qual motivo. Fatto sta che in campo non ha aiutato nella rimonta. Ci piange il cuore dovergli dare un giudizio INSUFFICIENTE

TERRACCIANO Filippo (20/-) Per lui pochi spezzoni di partita dove ha fatto vedere buone cose. È vero che in Italia a 20 anni sei ancora considerato un pulcino però qualche chance in più dovevano dargliela. Tutto sommato la sua parte l’ha fatta e per ora siamo contenti così. Giudizio SUFFICIENTE

SULEMANA Ibrahim (16/-) Non ha giocato tantissimo, su 16 presenze solo 6 da titolare, utilizzato soprattutto nella parte finale di stagione quando servivano gamba e fiato. Tutto si può dire tranne che non abbia personalità. Non sappiamo quanta strada potrà fare però quel poco che abbiamo visto probabilmente è stato il centrocampista più apprezzabile della rosa. Ottima prova nello spareggio finale. Giudizio DISCRETO

DUDA Ondrej (15/-) Partito con i migliori auspici, quando doveva sostituire l’etereo Ilic in mezzo al campo, poi strada facendo si è clamorosamente sgonfiato. È vero che le aspettative erano pur basse, visto che chiunque avrebbe potuto sostituire in quel momento il serbo. È anche vero che quello del regista non era propriamente il suo ruolo (vedi nostra scheda dove avvertivamo del pericolo di far giocare Duda fuori posizione), però l’involuzione non ci è piaciuta molto. Facciamo che il giudizio, in attesa di rivederlo il prossimo anno per ora è INSUFFICIENTE

ABILDGAARD Oliver (12/-) Su questo giocatore c’è un punto di domanda incredibile. Il Celtic lo ha scartato però precedentemente giocava in pianta stabile in mezzo ai campacci russi a Kazan, dove immaginiamo la vita per un mediano non dovesse scorrere proprio serena. Qui, a parte forse un paio di prestazioni decenti, non ha fatto vedere nulla di nulla. Forse giocare per salvarsi non lo esaltava. Giudizio INSUFFICIENTE

ILIC Ivan (11/-) Levatemelo da davanti, è rimasto mezza stagione senza praticamente giocare e quando lo faceva aveva la testa ai mondiali. Via! Sciò! Andersen! Fute! Rauss! Giudizio gravemente INSUFFICIENTE

HONGLA Martin (9/-) Un altro che ha giocato decentemente solo ai mondiali, per il resto il nulla assoluto. Giudizio INSUFFICIENTE

HRUSTIC Hajdin (6/-) La terna di giocatori orientati solo al Qatar si chiude quindi con Hrustic. Preservato per l’Australia, poi si fa male e chi l’ha più visto? Come del resto anche in quelle poche occasioni in cui è sceso in campo non si è fatto proprio notare. Giudizio INSUFFICIENTE

BARAK Antonin (1/-), CORTINOVIS Alessandro (1/-) NON GIUDICABILI



LAZOVIC Darko (30/4) Prima parte della stagione tra alti e bassi, più bassi che alti, infortuni, mondiale incombente, poco incisivo. Seconda parte invece in grande spolvero, messo a giocare spesso nei tre davanti ha preso in mano l’attacco e ha letteralmente inventato calcio. Per lui 4 reti e 6 assist più un altro nello spareggio. Sia benedetto/a chi l’ha tirato giù dall’aereo per Marsiglia! In media rendimento BUONO

DJURIC Milan (28/1) Doveva essere l’esubero in attacco, la terza scelta, quello preso perché gratis. Alla fine è risultato utilissimo nella rincorsa alla salvezza perché è stato il pilastro (in tutti i sensi) del gioco sparagnino della nostra “commissione tecnica”. Lancio lungo che tanto Djuric la prende e così è stato con percentuali di “prime” palle prese altissima. Poi non sempre preciso nell’appoggio, anzi, quasi mai, però il suo lavoro è stato efficace. Suo il gol che ha dato il via alla rimonta sullo Spezia nel pareggio a Torino. Per lui solo 1 gol e 1 assist, più uno nello spareggio. Giudizio DISCRETO

LASAGNA Kevin (26/1) Aveva iniziato la stagione con la voglia di spaccare tutto, tirava da ogni posizione con violenza inaudita, qualcosa è entrato tra precampionato e la prima partita. Poi basta, la foga si è spenta, lui ha continuato a correre e correre, a scattare e scattare, mettendo in crisi spesso le difese avversarie però un attaccante non può essere solo questo. Giudizio INSUFFICIENTE

VERDI Simone (24/5) Che fosse un giocatore incostante dal rendimento balordo lo sapevamo. Nella prima parte di stagione è mancato totalmente all’appello, poi doveva essere ceduto ma Sogliano non ha fatto in tempo. Diciamo meno male perché in qualche occasione, a sprazzi, ci ha dato una grande mano segnando 4 gol pesantissimi. Certo che si poteva fare molto di più. Giudizio SUFFICIENTE

KALLON Yayah (22/1) Si è dimostrato e confermato giocatore di buona volontà, con molta grinta e tanta voglia di correre. Probabilmente farebbe meglio nel ruolo di ala o adattato a terzino, non certo come attaccante. Bene per l’impegno, male per tutto il resto. Crescerà. Giudizio INSUFFICIENTE

GAICH Adolfo (16/2) Quello che avrebbe dovuto essere il rinforzo necessario in attacco si è rivelato un affare ma solo per chi se ne è liberato. In effetti non ci voleva un genio per capire che se uno non ha mai segnato a certi livelli non inizierà di certo inserito in una squadra che ha già gravi problemi. Il gol con cui uccella Consigli da quasi metà campo non migliora di molto il suo giudizio e nemmeno quello dell’illusorio vantaggio di Empoli. Lento, legnoso, mai dentro l’azione, sempre fuori posizione, tiro fiacco e impreciso. Confermiamo quanto detto durante questi mesi: il peggior attaccante visto a Verona dai tempi di Morante. Giudizio INSUFFICIENTE

HENRY Thomas (16/2) Si è fatto male appena ricominciato il campionato, poco prima di essere ceduto nel mercato invernale. Giudizio cristallizzato a gennaio: era partito discretamente e poi è naufragato assieme alla squadra, squagliatosi in maniera incredibile. Non ce lo spieghiamo. Giudizio INSUFFICIENTE

NGONGE Cyril (14/3) Praticamente l’unico acquisto azzeccato da Sogliano nel suo mercato a zero budget. Sapevamo essere un giocatore dalle grandi doti e si è confermato come tale. Sapevamo anche avesse dei limiti caratteriali e di continuità, anche sotto questo aspetto si è confermato. Però quando si è messo di buzzo buono e ha voluto giocare è stato devastante. 3 gol in campionato che hanno portato 7 punti più un assist col Sassuolo. Ci aggiungiamo poi i due capolavori segnati allo Spezia nello spareggio. Se ben inquadrato questo diventerà un campione assoluto. Giudizio BUONO

PICCOLI Roberto (7/-) Anche volendo non sapremmo cosa dire di lui se non che è meglio che se ne sia andato. NON GIUDICABILE

BRAAF Jayden (6/-) Altra figurina portata da Sogliano. Impalpabile, inconsistente, non pervenuto in campo. Quindi NON GIUDICABILE

Legenda: (presenze / gol segnati o subiti in campionato)

CIOFFI Gabriele Su di lui ha pesato sicuramente l’eredità di Tudor, una aspettativa molto alta, la fretta di arrivare ai risultati e la pretesa di vedere il Verona giocare in una certa maniera. Lui, che forse di idee personali ne aveva ma forse erano ancora in fase di formazione, ha mutato modo di giocare come richiesto alimentando la confusione della squadra. Giusto l’esonero dopo quattro sconfitte ma non sappiamo se la colpa più grande sia stata la sua o quella della società. Chissà se continuando avrebbe davvero perso altre sei partite di fila. Giudizio INSUFFICIENTE

COMMISSIONE TECNICA dicitura in uso 100 e passa anni fa per indicare un insieme di persone che allenavano la squadra, negli anni ’10-‘20 del secolo scorso da noi funzionava così. Parliamo nel nostro caso di Bocchetti, Zaffaroni, Sogliano e chiunque abbia urlato qualcosa da quella panchina verso il campo, come ad esempio Mazzola, Veloso, Berardi. La chiamiamo “Commissione Tecnica” perché ancora non si è capito chi ha allenato il Verona. Si sono spesi persino i giocatori per cambiare Cioffi e mettere Bocchetti. Ma Bocchetti ha perso 6 gare di fila contribuendo al record delle 10. Poi a Bocchetti hanno affiancato Zaffaroni col supporto di Sogliano. Da lì sono iniziati ad arrivare i punti. Tuttavia si sono sperticati tutti a giurare che l’allenatore fosse Bocchetti ma che fosse stato ridotto a più miti consigli dall’equilibrio di Zaffaroni e dal carisma motivazionale di Sogliano. Qualcosa non torna, anzi, non torna niente, manco l’ombra di uno schema offensivo che non sia frutto dell’intraprendenza del singolo. Solo più ordine in difesa. Partite giocate come “all-in” solo cuore e grinta, culminate con lo spareggio dove in effetti sotto questi aspetti abbiamo subissato l’avversario. Se vogliamo essere precisi, quest’ultima, che è stata la miglior prestazione stagionale anche a livello tattico e di sostituzioni, è arrivata quando Bocchetti era squalificato. Giudizio INSUFFICIENTE



Valeriano




Hellastory, 19/06/2023

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

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