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PROSSIMO IMPEGNO
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Quest'anno, le consuete pagelline di fine andata, eravamo tentati di anticiparle alla pausa mondiale.
In effetti, quel momento, incastrato tra la quindicesima d'andata e un distropico mondiale invernale nella sabbia del deserto, poteva rappresentare uno spartiacque più significativo rispetto alla settimana attuale che determina solo numericamente la conclusione della prima metà del campionato.
L'articolo era sostanzialmente imbastito ma non l'abbiamo pubblicato, un po' per carità di patria ma anche e soprattutto perché ci veniva letteralmente da vomitare a dover scrivere di una squadra che aveva perso 10 partite di fila.
Così, ci ritroviamo a fare il bilancio ora, in una anonima settimana di fine gennaio, tra u ... [continua]
Dopo la pausa mondiali ricomincia con Torino-Verona il campionato e con esso riprende anche il nostro Torneo Pronostici.
La prima parte del Torneo ha decretato i tre finalisti: Gedeone, Doraemon e ArkexAlberto. I primi due approfittano del bonus delle tre partite ravvicinate mentre il terzo ha collezionato i suoi punti in maniera più continua durante tutte le prime quindici giornate.
Scopriremo nelle prossime 15 partite chi saranno gli altri 3 a far loro compagnia nella fase finale.
BONUS SECONDO STEP:
- 5 punti per chi indovina quanti punti avremo dalla quart'ultima posizione
- 5 punti per chi indovina quanti clean-sheet vedremo nelle prossime 15 gare
- 5 punti per chi indivina
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Nell'occasione dei 110 anni della sua nascita, riproponiamo la scheda di Oliver Icardi, rinominato Oliviero, terzo giocatore straniero a vestire la nostra maglia. Il mistero che lo avvolge da quando ha lasciato l'Italia, agli albori della seconda guerra mondiale, resta tutt'ora irrisolto.
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L'oriundo Dejayr Mazzoni
Destinato ad incuriosire, se non proprio ad infiammare, la piazza veronese per il ristretto arco temporale di due settimane, Dejayr Mazzoni è l'oriundo «mancato» del primo Verona in serie A. Siamo nell'agosto del 1957. I giornali sportivi, in presentazione delle squadre del campionato di serie A 1957-58, danno il brasiliano nella presunta formazione titolare del Verona con la maglia numero 11...
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Angelo Piccioli dopo Verona - il miracolo Lecco
Se a Verona Angelo Piccioli è riuscito nell'impresa di riportare ai massimi livelli calcistici una città che era rimasta ai margini dopo la riforma dei campionati nel 1929, è però a Lecco (città di poco più di 40mila abitanti) che il tecnico bergamasco compie un autentico miracolo. Il Lecco, quando Piccioli comincia la sua carriera di allenatore con il Verona, nel 1949-50, milita addirittura in Promozione. La prima promozione in serie B dei lariani avviene, con Achilli allenatore, nel 1956-57, ovvero nello stesso anno in cui Piccioli conduce il Verona serie A...
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Angelo Piccioli al Verona
Protagonista dell'estate del 1957 e del calcio mercato gialloblu è il nostro Allenatore nel Pallone, Angelo Piccioli, che deve mettersi in azione in prima persona per reclutare un calciatore oriundo in Brasile. Se oggi il mondo è nelle case di tutti grazie ai telefonini e ai social, e se Oronzo Canà poteva tentare improbabili telefonate alla moglie Mara Canà in teleselezione dal Maracanà, il nostro Piccioli poteva al massimo inviare cablogrammi per riferire al Presidente Mondadori...
IL PRECAMPIONATO – «FUROREGGIA L'ORIUNDO»
Il gol di Dejayr Mazzoni in amichevole a Parma, 25 agosto 1957, da Il Calcio Illustrato, con sovraimpresso il titolo dedicato alla partita da Il Gazzettino
E' stata un'estate movimentata, soprattutto per mister Piccioli e per il segretario Pasini, ma alla fine la rosa del Verona è stata completata. In sede di presentazione del Verona, nell'excursus sulle 18 formazioni iscritte al campi ... [continua]
IL MERCATO DEL VERONA PER LA SERIE A - PICCIOLI IN BRASILE
Il campionato di serie B è terminato il 18 giugno 1957; l'entusiasmo a Verona è alle stelle.
Mondadori piazza subito il colpo dello straniero, ma si tratta in realtà di uno sconosciuto, il norvegese Finn Gundersen, mezzala dello Skeid Oslo. Nome che desta molta curiosità in città fra i tifosi, ma lascia piuttosto perplessi. In un periodo in cui tutti i club italiani vanno a caccia di talenti svedesi, il Verona si volge al Nord ma in Norvegia, un paese non esattamente dotato di tradizioni calcistiche e di talenti. Nel 1954, nel girone di qualificazione ai Mondiali, la Norvegia ha raccolto appena 2 punti finendo dietro alla Germania Ovest ed alla Saar, la Na ... [continua]
L'ANTEFATTO - CAMPIONATO SERIE B 1956 – 57
La prima promozione in serie A del nostro Verona ha qualcosa di unico per quanto è stata voluta, meritata e sofferta. I nostri nonni e genitori hanno vissuto una stagione indimenticabile che merita di essere ricordata. Riviviamola dunque insieme.
LA STORIA DEL CAMPIONATO.
Un paio di curiosità interessanti. Dal punto di vista geografico, il torneo è concentrato nel Nord Italia. Nel S
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INTRODUZIONE
«Presidente, lei mi ha venduto tutti i cavalli di razza, mi sono rimasti solo i somari...»
«Canà, guardiamoci negli occhi: se in Italia non c'è più nessuno da scoprire, vuol dire che andremo anche noi all'estero, magari in Brasile. Qualche giovane promessa, magari qualche campione: ce ne sono ancora...»
Questo dialogo fra l'allenatore Oronzo Canà (Lino Banfi) e il presidente Borlotti (Camillo Milli) è t ... [continua]
L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
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