Dopo Carpi, cosa potevamo attenderci? Il vuoto pneumatico. Già, di per sé, Il Bologna è più forte di noi, in più ha una società che non è disposta a perdere tempo invano e prende decisioni come quella di trovarsi un allenatore in grado di dare subito serenità ai giocatori e mettere ordine alla classifica. Noi, al contrario, abbiamo solo fantasmi. In campo, in panchina e seduti in tribuna tra coloro che dovrebbero prendere le decisioni per la società. Invece di agire sono tutti paralizzati dalla paura e dal trovare giustificazioni.
Questo Verona sta prolungando all'infinito l'Halloween esistenziale dei tifosi gialloblu. Ora che anche l'ultimo alibi degli scontri diretti è miseramente crollato, non ci resta che attendere il prossim
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Hellastory, 09/11/2015
Mentre a Bologna hanno avuto coraggio e tempismo per cercar di cambiare le cose scegliendo Donadoni (e con Giaccherini, Destro e Brienza davanti ti salvi di sicuro...), Mandorlini continua a deprimerci con il suo gioco noioso, prevedibile e inconcludente. Negli ultimi due anni reso proponibile solo grazie a quel grande campione che è Toni. Mandorlini è quello che è, dall'inizio dell'anno non ne azzecca una (preparazione fisica e gestione tattica), ma stavolta è colpevole tanto quanto la società che continua a difenderlo a spada tratta. Ma cosa c'è ancora da difendere? Gli attacchi di panico di Genova contro la Sampdoria che hanno paralizzato i gialloblu? oppure l'inconcludenza casalinga con la Fiorentina (sicuramente superiore a noi, ma
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Hellastory, 02/11/2015
Due sono i momenti nei quali una società decide di allontanare l'allenatore: quando ha la percezione che la squadra non lo segue più, oppure quando è chiaro che il tecnico ha bisogno di nuovi stimoli e non offre più molto al gruppo. La batosta di Genova, prevedibile visti l'avversario e l'involuzione della squadra, somma entrambe le condizioni. Oggi Mandorlini è praticamente l'ex allenatore del Verona. È stato esonerato da se stesso dopo la pazzesca decisione di scendere in campo con la difesa a 5 (avesse mai prodotto qualcosa di buono ...), ma anche dai suoi giocatori vista la leggerezza con la quale abbiamo preso i primi 3 gol e l'incapacità (voluta?) di reagire
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Hellastory, 26/10/2015
Ma come si fa a buttare via una partita del genere? Semplice, basta avere Rafael in porta. Proprio la domenica in cui mi sentivo di elogiare il pacchetto difensivo, fino a quel momento perfetto e magicamente imbattuto, il guaio (l'ennesimo !) lo combina Rafael, sicuramente il peggior portiere gialloblu in serie A. I compagni lo sanno al tal punto che, quando possono, gli intercettano tutti i palloni nell'area piccola (è un must per Moras anticiparlo). Non ne trattiene una, e fuori dei pali è imbarazzante con quelle smanacciate goffe. Ma la croce va condivisa. Sala, ad esempio, è irriconoscibile: era sopravvalutato l'anno scorso o si è montato la testa? Siligardi (francamente, una delusione), guizzo in aerea a parte in occasione de
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Hellastory, 19/10/2015
A mio avviso, tre sono le principali novità rispetto alla partita con la Lazio. Primo, Rafael, Moras e Hallfredsson hanno preso in mano la squadra e sono apparsi finalmente decisivi (soprattutto i primi due). Secondo, il Chievo è una squadra coriacea, ma non ha gli spunti tecnici della Lazio. Terzo, l'atteggiamento tattico di Mandorlini che, dopo il gol di Pisano (ancora più bello perché in fuorigioco), deve aver temuto di vedersi portar via un'altra volta il successo negli ultimi minuti ed è passato alla difesa a 5, prima con un chiusissimo 5/3/2 e poi con un ancora più esplicito 5/4/1. Alla fine, Castro è riuscito ugualmente a infilarci, ma almeno abbiamo mosso la classifica ed anzi, l'ultima parata importante l'ha fatta proprio Bizzar
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Hellastory, 05/10/2015
Ha ragione Mandorlini, non è possibile sostenere un confronto alla pari senza attacco e senza cambi. E' un momentaccio per la nostra squadra. La classifica ci schiaccia a ridosso delle neo promosse in una situazione già di allarmante ritardo (8 punti in meno dell'anno scorso...) e ogni ipotesi di rilancio è subordinata al rientro di qualche giocatore importante. A parte la raffica di infortuni, disgraziatamente concentrati nel reparto offensivo (in ordine temporale: Fares, Toni, Pazzini, Siligardi e infine Gomez), prendiamo anche dei gol da polli. Per giunta, quello decisivo della Lazio in superiorità numerica. È l'eccesso di agonismo a farci perdere lucidità: un'ingenuità di Sala in ritardo su Keita e un intervento scomposto di Moras (g
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Hellastory, 28/09/2015
Dopo Genoa occorreva una scossa. Quindici giorni per crescere nella condizione fisica e portare a bordo Viviani che, dopo l'infortunio di Hallfredsson, era diventato una scelta obbligata. La buona notizia è che siamo finalmente riusciti a non perdere in casa con il Torino. Qualcosa di buono si è visto, soprattutto a centrocampo dove proprio Viviani è apparso il migliore (anche se lontano dagli standard di Jorginho e Tachtsidis, ma occorre dargli tempo) e Greco e Sala (in ripresa) hanno dato l'anima per contenere un avversario nettamente superiore. Di fatto, la squadra di Ventura ha portato a casa il pareggio senza doversi sforzare molto: buona difesa nel primo tempo, grande efficacia nella ripresa sfruttando gli errori difensivi giallobl
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Hellastory, 14/09/2015
Il Verona arriva alla prima sosta di campionato e alla chiusura del mercato estivo con alcune, importanti certezze ma anche diversi dubbi. Non è detto che i dubbi debbano necessariamente convogliare in qualcosa di negativo. Anzi. Sono semplicemente situazioni che, al momento, non riusciamo a cogliere se destinate o meno a risolversi da sole. Ad esempio la condizione fisica: per la prima volta quest'anno non riusciremo a chiudere a 6 punti la terza giornata di campionato, la squadra ha perso male a Genova cancellando di fatto la buona prestazione contro una Roma imballata, ma soprattutto concedendo troppo dal punto di vista fisico. Mezzora alla Roma, tutta la ripresa al Genoa. Non dipendendo dalle difficoltà di aggregazione della rosa, vi
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Hellastory, 03/09/2015
L'anno scorso, di questi tempi, discutevamo se Rafa Marquez, Nico Lopez e i nazionali greci sarebbero riusciti o meno a dare continuità al Verona sbarazzino di Iturbe e Romulo. Saviola non era ancora arrivato, ma le aspettative, quanto meno in termini di esperienza, erano discrete. Poi sappiamo come è andata: nessun miglioramento nell'assetto difensivo, meno gol realizzati (oltretutto polarizzati sul capitano), difficoltà da parte di Mandorlini di trovare per mesi l'assetto giusto, campionato in conclusione inferiore alle attese. Le attenuanti c'erano tutte: il secondo anno è quello più impegnativo, mancanza di veri talenti, il lungo infortunio a Sala che ci ha privato della spinta sulla fascia destra per tutto il girone d'andata. L'arri
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Hellastory, 12/08/2015
Grandi suggestioni al Bentegodi per l'ultima di campionato! Un campionato finito già da tempo, ma ancora vivo per un grande obiettivo stagionale: la classifica dei cannonieri. Per me, vale un piazzamento UEFA. Icardi, con la doppietta sull'Empoli ha raggiunto Toni a quota 22. Non importa: l'impresa l'ha fatta il nostro capitano a 38 anni compiuti e con una squadra nettamente inferiore a sostegno. Tornando alla partita, quattro sono le immagini che ho nel bouquet: la festa di bambini; l'azione del gol di Toni (Hallfredsson strepitoso a smarcare al momento giusto il capitano e il diagonale vincente a bruciare l'incertezza tattica di Bonucci e il piazzamento di Buffon); il gesto alla Toni di Rafael dopo la contorsione a deviare il ri
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Hellastory, 01/06/2015