lunedì 28, h 20:45  

HELLAS VERONA

0
CAGLIARI2

PROSSIMO IMPEGNO
  sabato 3, h 20:45  
INTER 

HELLAS VERONA

 
Hellas Verona english presentation

HELLAS VERONA / Canone Inverso

VAGHE TENSIONI E PRIME DELUSIONI


VAGHE TENSIONI E PRIME DELUSIONI

Il tempo genera occasioni, riscontri e qualche esito. Escludendo ancora qualunque risultato definitivo (anche per scaramanzia) a 3 gare dalla fine del Campionato, 8 giorni dalla scadenza dell'opzione di Farina e quasi 2 mesi dal responso di ammissione della COVISOC, in questi giorni si alimentano continuamente dubbi e incertezze su ogni possibile aspetto che riguarda il Verona. E' vero che la realtà è in continuo divenire, ma la speranza o il timore che debba succedere per forza qualcosa di importante genera aspettative e tensioni spesso inutili ai tifosi. Anche perché, il più delle volte, queste non portano da nessuna parte. Condivisibile e giustificabile da parte nostra tutto ciò. Proviamo allora a fare il punto della situazione su quello che, al momento, ci preme di più (la salvezza sul campo e il passaggio di proprietà), lasciando meno voce possibile al nostro stato d'animo.

LA SALVEZZA DELLA SQUADRA Continuo ad essere fiducioso, soprattutto dopo le ultime prestazioni, il ritorno alla vittoria con il Piacenza e la ritrovata compattezza difensiva. Anche se la matematica non ci aiuta, la ritrovata condizione, il calendario e l'aver trascinato giù anche la Triestina aumentano le nostre chance.

A livello teorico il Verona non ha mai abbandonato il Mare Serenitatis. Poiché in nessuna occasione i gialloblu sono stati effettivamente quintultimi in classifica, non ha mai avuto senso parlare di rischio retrocessione in sè: il pericolo maggiore è stato piuttosto quello di realizzare un suicidio collettivo, che si sarebbe sicuramente attuato perpetrando le pessime prestazioni disputate contro Brescia, Pescara, Arezzo, Albinoleffe e Triestina; d'altra parte, era altrettanto logico ipotizzare che il Verona sarebbe stato in grado di uscirne fuori semplicemente utilizzando i propri mezzi superiori. Per questo, ci ho sempre creduto e continuo a crederci. E' vero che a febbraio vantavamo 9 o 10 punti di vantaggio sulla zona playout - ridottisi fino a 4 - però ciò non significa essere coinvolti con la serie C. Lo scorso Campionato, Cesena e Crotone hanno concluso a 50 punti, 1 più del Vicenza, ma è stato sufficiente ad entrambe per evitare la sfida playout. Se 1 punto in più di classifica è un abisso insuperabile, i 5 attuali sull'Albinoleffe - a 3 gare dal termine - rappresentano l'infinito.

Fortunatamente, dopo la sconfitta interna con la Triestina, giocatori e tecnico hanno recuperato concentrazione e motivazioni tali da riprendere il loro cammino. Poco importa se a Crotone e in casa con Vicenza e Torino abbiamo perso, i miglioramenti in campo si sono cominciati a vedere e in tutte queste occasioni meritavamo di pareggiare, se solo avessimo avuto un po' di fortuna in più. Insomma, la squadra ha cominciato a reagire e prima o poi i risultati sarebbero tornati. Dal mio punto di vista, è stato importante in tutto questo periodo stare vicino a Ficcadenti e ai giocatori, difenderli contro ogni genere di accusa, credere che la salvezza fosse davvero alla loro portata. La paura che le cose non tornassero a girare come prima, per me era più importante di ogni eventuale responsabilità.

Ora che la situazione sembra essersi stabilizzata, una più serena valutazione complessiva non mi può certo lasciare soddisfatto di questo gruppo. E lo dico apposta dopo aver assistito alla più bella prestazione casalinga della stagione. Avessimo avuto la stessa intensità in qualche altra partita del girone di ritorno…

E' vero che la squadra è più debole di quella dello scorso Campionato, che i 9 punti di differenza ci stanno tutti, ma devo ammettere che Ficcadenti mi ha complessivamente deluso perché ha commesso esattamente gli stessi errori della scorsa stagione. Infatti, come allora, il Verona ha disputato 2 campionati distinti e separati nell'ambito dello stesso Torneo:

  • un anno fa ha chiuso l'andata a una media di 1,67, crollando nel ritorno con soli 1,14 punti a partita. Faccio notare che mezzo punto di differenza, in 21 partite, corrisponde a più di 10 punti. Troppi.
  • quest'anno, abbiamo concluso l'andata con un ottimo 1,48 per poi girare con un preoccupante 0,89, cedendo alla classifica più o meno quanto l'anno precedente. Se a Natale speravamo di poter agganciare il treno dei playoff con un po' di fortuna, con i risultati del 2006 il Verona avrebbe gli stessi punti di Catanzaro e Cremonese…

Non è possibile mollare ogni anno così tanto tra la prima e la seconda parte del Campionato! Tra l'altro, noi sappiamo bene che i punti che si acquisiscono nel girone di Ritorno valgono molto di più, sia dal punto di vista del morale della truppa che nei riguardi degli avversari. E non è nemmeno un discorso legato all'aspetto tattico, visto che Catania, Cesena e Cagliari, che adottano il nostro identico 4-3-3, hanno tenuto tutta la stagione consolidando posizioni in classifica.

Lo scorso anno abbiamo parzialmente giustificato il tecnico con la cessione di Italiano e i gravi infortuni subiti da Adailton, Behrami e Guarente. E' possibile che questi fattori abbiano condizionato in maniera decisiva il cammino gialloblu, anche se gli stimoli per un possibile accesso nei playoff avrebbero dovuto compensare i problemi legati alla minore qualità dei sostituti. Il fatto è che allora, per lunghi tratti, il Verona non correva più, non giocava più, è dovuto andare perfino in ritiro a Desenzano per ritrovare le idee. Quest'anno, in condizioni diverse ma senza cessioni importanti o infortuni gravi, avrei voluto quanto meno che la squadra mantenesse invariato il differenziale di punti tra la zona playoff e playout che aveva accumulato a fine gennaio, girando insomma in prossimità del Piacenza e del Pescara, adeguata espressione della sua incompletezza. Che senso ha spingere - ogni volta - così tanto il Verona in autunno e lasciarlo andare senza idee e fiato in primavera?

Tra l'altro, mi spiace aver creduto che il principale responsabile di ciò sia stato il preparatore atletico gialloblu di allora Vio, che però nella Lazio attuale (e nel Lecce precedente) non ha mai commesso tali errori di programmazione. Infatti, sostituito Vio con Sermi, non è cambiato nulla: il crollo verticale del girone di ritorno, è un problema tutto di Ficcadenti.

E' chiaro che anche in questa stagione il tecnico ha le sue buone giustificazioni: Pastorello non è riuscito a portargli né Bijelanovic in agosto, né Beghetto a gennaio; la situazione societaria è confusa e precaria; mezza squadra è sul punto di lasciare Verona; manca un direttore sportivo decente in grado di dare serenità e stimoli all'ambiente; il tecnico è stato costretto ad assumersi ruoli e responsabilità che vanno oltre il suo mandato; si sente un po' troppo coinvolto in una piazza che ama e alla quale deve molto. Tutto questo è vero e sacrosanto, come anche la certezza che il rapporto che lega i giocatori con il tecnico è forte e sincero, il medesimo che troviamo a Bologna con Ulivieri e a Modena con Pioli: difatti, se Pastorello avesse esonerato Ficcadenti, il Verona sarebbe sicuramente sul punto di retrocedere.

Il problema è che il tecnico non è riuscito, nemmeno questa volta, a far fare ai suoi giocatori il salto di qualità che mi aspettavo da lui, a prescindere dal minor valore del gruppo a sua disposizione. E non sarà tanto facile convincermi che Cesena, Crotone ed Arezzo abbiano rose tali da meritare la bellezza di 10/13 punti di classifica in più del nostro Verona. Il fatto è che i vari Castori, Gasperini e Gustinetti (e ci aggiungerei anche Marino e Acori) hanno tutti 2 vantaggi innegabili rispetto a Ficcadenti, entrambi stampati nei loro curriculum professionali: hanno vinto un Campionato di C e hanno salvato in B una squadra in possesso di mezzi molto limitati. Due prodigi insieme che li rendono pronti a effettuare qualunque avventura, come in passato è successo ai vari Mazzarri, Pillon e Giampaolo oggi apprezzati tecnici di A. Viceversa, il nostro Massimo è sicuramente un buon tecnico, alla Pioli, Iachini, Carboni e Tesser per intenderci, che sa organizzare bene le sue squadre, valorizza i giovani, ma non riesce ancora a far spiccare il volo ai suoi. Ma il patema d'animo di questa primavera, come le sofferenze patite nella scorsa, dimostrano che Ficcadenti deve ancora crescere da questo punto di vista.

Ripeto: non è questione di dove il Verona sarebbe potuto arrivare quest'anno, ma di perché non riesce a tenere per tutto l'arco della stagione risultati duraturi e convincenti. Oltretutto, conoscendo bene i limiti (in tutti i sensi) di Pastorello, il mister poteva e doveva gestire in maniera meno estrema la sua squadra.

LA CESSIONE DELLA SOCIETA' L'operazione di Farina è avvolta nel mistero. Manca di chiarezza sul prezzo concordato (10 milioni ?), su chi è attualmente coinvolto, sulle modalità di aggregazione da parte dei potenziali acquirenti, sulla percentuale rivolta ai grandi investitori e all'azionariato popolare. Manca insomma un'indicazione sullo stato dell'impresa, su come si fa ad aderire, quanti soldi si deve versare pro quota, quali sono le garanzie offerte. Sembra quasi che non esista.

Oltre a ciò, nessuno riesce ad avere informazioni su quello che sta effettivamente succedendo in questi giorni. Gli unici dati riportati sono un paio di incontri avvenuti tra i legali rappresentanti delle parti e i commenti a latere. Una settimana fa, il Conte Arvedi ha mostrato diversi dubbi circa l'esito finale dell'iniziativa. Strano che nessuno gli abbia chiesto perché non vuole restare ancora nel Verona con la sua quota. Perché Arvedi è così sicuro di voler mollare? Forse perché conosce già il nome degli eventuali amici di Farina? Se è sicuro di volersene andare, perché è così amareggiato?

Farina invece si è mostrato ottimista per come sta procedendo l'operazione. A questo punto, c'è da chiedersi se sta facendo buon viso a cattivo gioco oppure se l'operazione può considerarsi in qualche modo conclusa. Nel bene o nel male. Parliamoci chiaro, ai tifosi non piace questo personaggio in sè: veronese di nascita, vive all'estero da anni e conosce un Calcio di molti anni fa seguito quando era al comando di LR Vicenza e Milan. Oggi, in pratica, non rappresenta niente e nessuno che conta. Come del resto la buonanima di Chiampan. C'è qualcosa di normale in tutto ciò? La risposta, a mio avviso, è questa: o Farina ha già in mano gli investitori che gli servono, oppure ci sta prendendo in giro. Oppure…

Spero di sbagliarmi, ma giudico assolutamente anomalo il modo in cui sta gestendo l'operazione e la mancanza di riscontri ufficiali. Voglio dire: se io fossi un imprenditore chiamato da Farina a partecipare all'iniziativa, mi sentirei così orgoglioso e fiducioso che tutto il mondo lo saprebbe. E questo coinvolgerebbe anche altri appassionati, contagiando positivamente chi ha ancora qualche dubbio. Un po' come il tam tam che si sta diffondendo in questo periodo tra la tifoseria romanista. Viceversa, aver imposto un periodo così lungo (32 giorni) come termine del periodo di opzione è indice che, quando è stata presentata l'iniziativa, questa era ancora in alto mare e che lui stesso non aveva avuto conferme dai finanziatori principali.

Sarebbe stato completamente diverso annunciare al popolo gialloblu: «Signori, ho già in mano il 6 milioni di euro, sono con me i seguenti imprenditori… sono convinto di arrivare a 7/8 nei prossimi 15 giorni anche aprendo eventualmente all'azionariato popolare. Poi andrò dal signor Pastorello per chiedergli se accetta o meno questa cifra. Perché questo è quanto noi valutiamo il Verona. A quel punto, gli darò solo 15 giorni di tempo per decidere se accettare o meno e tutti conoscerete gli eventuali motivi del suo rifiuto.»Vuoi mettere? Così mostri esattamente alla controparte quanto sei forte, serio e determinato. E lo costringi a decidere mettendolo spalle al muro…

In tutto questo mistero, ha senso allora che vengano diffuse contemporaneamente voci su nuove iniziative individuali (Martinelli) e collettive (un gruppo di facoltosi veronesi-trentini). Questo gioca a favore di Pastorello, che si sente in diritto di mantenere elevato il prezzo d'asta. Infatti, a mio avviso il vero merito di Farina è quello di aver riacceso un certo interesse intorno al Verona. A prescindere da come andrà a finire. Allo stesso modo, vengono fatte girare anche voci secondo le quali il Presidente, pur in difficoltà, è comunque in grado di assicurare l'iscrizione del Verona al prossimo Campionato. Perché? Non è così scontata la sua cessione o si teme per l'esito dell'iniziativa?

Insomma, qui si passa con la stessa leggerezza dal prossimo fallimento della società, all'ormai certa acquisizione da parte di Farina, ad un'asta per comperare la società, al tutto invariato come prima. Tutto questo solo per riuscire a dare nuova ansia e frustrazione ai tifosi, che sono già depressi di loro dopo una stagione così incolore. Meno male che sabato prossimo ci sarà la trasferta di Mantova, derby vero. Il resto lascia il tempo che trova, come lo spessore degli interlocutori che in qualche modo stanno rappresentando gli interessi della nostra povera squadra.

Massimo

Hellastory, 08/05/2006
Archivio

Stagione 2005/2006
05/06/2006   TEMPI DIFFICILI
08/05/2006   VAGHE TENSIONI E PRIME DELUSIONI

BRAVO ZANETTI!


Quanto di buono avevamo visto a partire da metà febbraio (l'Atalanta ha dato evidentemente la scossa decisiva) si conferma in queste ultime partite con una difesa finalmente compatta e autoritaria e un centrocampo duttile. Fateci caso, ora tutti i gialloblù si sentono molto più a loro agio. Sanno cosa fare, non mollano mai. E il tutti di cui sopra va riferito davvero alla rosa allargata perché in questo momento il Verona fa punti e prestazioni pesanti anche senza Serdar, Tengstedt, Suslov che sono poi i giocatori più rappresentativi.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Cagliari?



H.Verona    Cagliari


Bernède A.

Bradaric D.

Coppola D.

Duda O.

Ghilardi D.

Kastanos G.

Lambourde M.

Lazovic D.

Livramento D.

Montipò L.

Mosquera D.

Sarr A.

Serdar S.

Suslov T.

Tchatchoua J.

Valentini N.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




Devi essere iscritto per visualizzare i dati dell'Almanacco del giorno
Username
Password
 
[Registrati]
[Recupera/Cambia Password]






HELLASTORY.net è online dall'11 maggio 2001 ( 8759 giorni)
Ogni contenuto è liberamente riproducibile con l'obbligo di citare la fonte.
Per qualunque informazione contattateci.
Leggi la nostra Informativa Privacy.


1903 1904 1905 1906 1907 1908 1909 1910/11
Prima Categoria
1911/12
Prima Categoria
1912/13
Prima Categoria
1913/14
Prima Categoria
1914/15
Prima Categoria
1915 1916 1917 1918 1919/20
Prima Categoria
1920/21
Prima Categoria
1921/22
Campionato CCI
1922/23
Lega Nord
1923/24
Lega Nord
1924/25
Lega Nord
1925/26
Lega Nord
1926/27
Campionato Nazionale
1927/28
Campionato Nazionale
1928/29
Campionato Nazionale
1929/30
Serie B
1930/31
Serie B
1931/32
Serie B
1932/33
Serie B
1933/34
Serie B
1934/35
Serie B
1935/36
Serie B
1936/37
Serie B
1937/38
Serie B
1938/39
Serie B
1939/40
Serie B
1940/41
Serie B
1941/42
Serie C
1942/43
Serie C
1943/44
Campionato Alta Italia
1944 1945/46
Campionato Alta Italia
1946/47
Serie B
1947/48
Serie B
1948/49
Serie B
1949/50
Serie B
1950/51
Serie B
1951/52
Serie B
1952/53
Serie B
1953/54
Serie B
1954/55
Serie B
1955/56
Serie B
1956/57
Serie B
1957/58
Serie A
1958/59
Serie B
1959/60
Serie B
1960/61
Serie B
1961/62
Serie B
1962/63
Serie B
1963/64
Serie B
1964/65
Serie B
1965/66
Serie B
1966/67
Serie B
1967/68
Serie B
1968/69
Serie A
1969/70
Serie A
1970/71
Serie A
1971/72
Serie A
1972/73
Serie A
1973/74
Serie A
1974/75
Serie B
1975/76
Serie A
1976/77
Serie A
1977/78
Serie A
1978/79
Serie A
1979/80
Serie B
1980/81
Serie B
1981/82
Serie B
1982/83
Serie A
1983/84
Serie A
1984/85
Serie A
1985/86
Serie A
1986/87
Serie A
1987/88
Serie A
1988/89
Serie A
1989/90
Serie A
1990/91
Serie B
1991/92
Serie A
1992/93
Serie B
1993/94
Serie B
1994/95
Serie B
1995/96
Serie B
1996/97
Serie A
1997/98
Serie B
1998/99
Serie B
1999/00
Serie A
2000/01
Serie A
2001/02
Serie A
2002/03
Serie B
2003/04
Serie B
2004/05
Serie B
2005/06
Serie B
2006/07
Serie B
2007/08
Serie C
2008/09
Serie C
2009/10
Serie C
2010/11
Serie C
2011/12
Serie B
2012/13
Serie B
2013/14
Serie A
2014/15
Serie A
2015/16
Serie A
2016/17
Serie B
2017/18
Serie A
2018/19
Serie B
2019/20
Serie A
2020/21
Serie A
2021/22
Serie A
2022/23
Serie A
2023/24
Serie A
2024/25
Serie A