Nella festa per la celebrazione dello scudetto scende in campo un Verona bloccato, pauroso, timido, inesistente per i primi 40 minuti, succube del Lecce passato meritamente in vantaggio e padrone assoluto del campo. Poi, come capita alle volte nel calcio, Suslov (finora 0 gol e 0 assist per lui) pennella una splendida palla per la testa di Coppola, che fino a quel momento aveva subito la marcatura di Krstovic autore del gol ospite, e pareggia. Nella ripresa le due squadre si sono annullate a vicenda rinviando il responso retrocessione ai prossimi 180 minuti. E' un punto importante questo che, contando anche sulle disgrazie altrui oltre che sui meriti di questa squadra terribilmente fragile, può bastare a salvarci.
Difficile fare calcoli. Sulla carta il Verona è padrone del proprio destino. Prima affronta, senza Duda e Suslov squalificati, il Como al Bentegodi, ma questo è un avversario impegnativo e probabilmente fuori dalla nostra portata perché sta attraversando uno stato di forma smagliante (6 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 7 partite) libero da preoccupazioni di classifica e in grado di sprigionare gioco e talento che neppure ci sogniamo. Un pareggio col Como potrebbe chiudere i conti salvezza evitando di andare ad Empoli con l’ansia di giocarsi la salvezza all’ultima giornata.
COME SONO MESSE LE ALTRE? Sempre sulla carta, passiamo in rassegna le altre avversarie in lotta per non retrocedere. Il Venezia, che gioca lunedì pomeriggio, ha al momento 26 punti ma deve affrontare Fiorentina, Cagliari e Juventus. Se vince, si rimette in corsa. Un pareggio o una sconfitta lo chiamano fuori.
Il Lecce può sicuramente battere il Torino in casa, ma faccio fatica ad ipotizzare che sia in grado di superare la Lazio all'Olimpico in piena corsa Champions League, per cui potrebbe fermarsi a 31/32 punti.
Il Parma, a quota 32, rischia molto contro Napoli e Atalanta.
L'Empoli, infine, ha sconfitto il Parma e può sicuramente arrivare a 31 punti battendo il Monza e giocarsi la salvezza nello scontro diretto in casa con il Verona. In teoria, anche l'Empoli può considerarsi artefice del proprio destino e concludere la stagione da 31 a 34 punti.
Come si può vedere, gli attuali 33 punti gialloblù potrebbero addirittura bastare ma sarebbero 180 minuti di sofferenza per noi tifosi.
Il rammarico, come già espresso più volte, è quello di vedere ogni volta una squadra molto insicura al Bentegodi, avere applaudito raramente un calcio spettacolare durante l’intera stagione, avere da sempre la sensazione di un potenziale inespresso. Ma questo sarà tema di analisi futura, una volta definito il campionato di appartenenza l’anno prossimo. In qualche modo, l’impressione è che Empoli chiuda comunque un ciclo (quello di Setti e forse anche di Sogliano) e che ci sia bisogno di un cambiamento profondo non solo di giocatori e tecnici, ma anche soprattutto di mentalità. La nuova proprietà come può sperare di creare valore proseguendo su questa strada?
GLI ALTRI FRONTI GIALLOBLÙ Nel frattempo, nonostante la sconfitta interna nel derby con il Chievo, l’Hellas Women può festeggiare con 90 minuti di anticipo la salvezza in serie B. La prossima settimana, anche in caso di parità di punti con il San Marino, contano gli scontri diretti a suo favore (3 a 0 contro 2 a 0). Ora però bisogna comprendere se il calcio femminile veronese tornerà ad essere una priorità in linea con il passato e se la proprietà americana è disposta ad investire. Il movimento femminile è in crescita e anche la Primavera si è salvata una settimana fa. Il coraggio e la motivazione ci sono. Bisogna aggiungere il talento.
Un’altra bella notizia potrebbe venire dalla Primavera maschile che, pareggiando a Monza, potrebbe conquistare un sorprendente accesso ai playoff. Al momento ha 2 punti di vantaggio su Milan e Cagliari a 90 minuti dal termine ma è in netto vantaggio grazie alla classifica avulsa. Margiotta e mister Sammarco stanno facendo davvero un lavoro incredibile. E il settore giovanile è fondamentale anche per alimentare la prima squadra.
Come si vede, ovunque il Verona sta difendendo le proprie posizioni. Magari siamo ancora in bilico, ma le varie squadre non hanno mollato. Saranno dunque altri 90 minuti di tensione il prossimo weekend.
Massimo
Colonna sonora: No Surprises, Radiohead