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Anche se del tutto provvisoria, qualche idea ce la stiamo facendo sul nuovo Verona di Pecchia. Quanto meno, cominciamo a distinguere ciò che funziona e ciò che manca. In questa fase non è possibile fare di più, né entrare in merito all'efficacia del lavoro svolto (di questi tempi, tutti si sentono più forti dell'anno precedente) né sul clima che si respira (di questi tempi, tutti parlano di un ambiente sereno e proficuo). Ci sono da tutelare obiettivi di marketing aziendale (abbonamenti) e di promozione individuale. Da parte nostra, dobbiamo anche tener conto del limitato contributo offerto finora da Juanito, Wszolek e Fares a causa di infortuni e convalescenze e che il mercato in corso può aprire e chiudere gli equilibri attuali. Però, ripeto, qualcosa si riconosce.
In primo luogo il modulo: 4/3/3 più offensivo di quello di Mandorlini (per forza, in B dobbiamo prendere noi l'iniziativa), molto vicino alla vocazione tattica di Benitez con tre attaccanti vicini, inserimenti a centro area delle mezzali ed esterni difensivi in costante appoggio sulle fasce laterali. Bisogna vedere se questo assetto, piuttosto sbilanciato, sarà poi replicato anche in campionato contro avversari più impegnativi. Se è dunque Pecchia vuole imporre una mentalità aggressiva tipo Pescara e Crotone, oppure se lo vediamo applicato oggi esclusivamente perché i test sono poco probanti. Tra l'altro, un assetto del genere necessita di difensori efficaci e centrocampisti in grado di recuperare velocemente eventuali palloni persi. In secondo luogo, apprezziamo il contributo positivo di gente che ha assoluto bisogno di mettersi in mostra (Luppi, Cappelluzzo, Ganz e Zuculini).
In estrema sintesi, le uscite di Toni, Gollini (e Rafael) e Ionita sono state coperte. Non ancora quella di Moras. Ovviamente non è un confronto, solo un dato di fatto. Provando a tralasciare eventuali stravolgimenti futuri la squadra è abbastanza completa: mancano un paio di difensori, mentre centrocampo e attacco sono completi ed in possesso di cambi validi.
Ecco alcuni dubbi che il tempo risolverà.
- Ganz (che si è preso la maglia di Toni) sarà una semplice alternativa di Pazzini o potremmo vederli impiegati insieme? Il modulo attuale tenderebbe ad escluderlo, a meno di chiedere ad uno dei due di allargarsi.
- Juanito, che spazio si ritaglierà? Mandorlini lo ha impiegato in vari ruoli, di fatto snaturandolo col passare del tempo; Delneri ha provato a ricondurlo ad una purezza di ruolo offensivo senza però trovare riscontro. E' chiaro che non è più punta, non ha più la lucidità e l'opportunismo sotto porta che gli conoscevamo. Potrebbe giocare come esterno alto, oppure qualche metro dietro Pazzini. Però è un giocatore importante, da ritrovare. A mio avviso si è defilato più per un fatto di testa, senza Mandorlini deve scoprire la sua nuova identità. Per noi è fondamentale che torni ad essere quello di una volta.
- Il centrocampo, che ruota intorno a Viviani, è veramente forte. E oggi Viviani è tatticamente insostituibile. Zuculini (speriamo abbia recuperato definitivamente), Fossati e Greco stanno bene in campo, Valoti dopo la brutta annata sempre in panchina tra Pescara e Livorno, sembra rivitalizzato. Poi ci sono Zaccagni, Checchin e Fares a completare un reparto di primo piano per la categoria. Tutto ruota però intorno alla sua conferma: un conto è affidargli il gioco della squadra, un altro è farne a meno e lanciare definitivamente Checchin magari sostenuto o alternato da una soluzione interna di maggiore esperienza (Fossati o Greco). Si parla anche di Bessa, in ogni caso la sua eventuale cessione indebolirà la squadra.
- Romulo è stato più volte impiegato come terzino in alternativa a Pisano. Pecchia gli riconosce più la velocità di inserimento e la spinta che la capacità di impostare. Non credo però che il Verona, in B, possa permettersi questo lusso: a mio avviso uno dei due verrà ceduto.
- Moras non ha rinnovato ed Helander ha chiesto di essere ceduto, questo ha indotto il mister a valutare la soluzione interna Albertazzi al centro della difesa. Ovviamente non è sufficiente. Al di là della qualità ridotta, il reparto è numericamente limitato, al punto tale da dover convocare in ritiro 2 ragazzi della Primavera (Riccardi e Badan) e arretrare Romulo. Servono almeno un paio difensori di esperienza. Se il Verona ha ceduto in prestito Gonzalez (ad Avellino, di rientro da Terni dove ha fatto una buona stagione) e Boni (da Prato a Pistoia) significa che qualche altro sta arrivando. Speriamo in fretta e di importante.
Massimo
Colonna sonora: Summertime, George Gershwin
Hellastory, 18/07/2016