Il mondo, a volte, va al contrario e si beffa della logica. In questo modo si diverte a mettere tutto in discussione, come l'anello di re Salomone. Il Frosinone, squadra metodica, persino noiosa nella sua tediosa regolarità, perde incredibilmente in casa; il Verona fa 2 tiri e segna 2 gol scavalcandolo e conquistando il secondo posto in classifica. Non era affatto scontato che noi riuscissimo a riappropriarci del Bentegodi in questa circostanza, era impensabile l'impresa del Novara. Non solo, ma con la contemporanea sconfitta di Cittadella e Benevento (su autogol impressionante) le quarte classificate sono ora a 8 punti di distanza, a 2 dalla promozione diretta delle prime tre classificate, cioè senza disputare dei playoff. Bessa, torna a calciare in porta dopo almeno un paio di mesi di niente e ricorda ai tifosi e ai compagni di squadra quanto è mancato il suo piede caldo in tutto questo periodo. Pecchia mette in campo prima Fares e poi Troianiello ... e riesce a vincere. Oramai, dei talismani per noi.
Adesso che le carte sono state mescolate per bene, ci aspetta un tour de force pazzesco: prima a Bari, poi a Perugia, infine il derby col Vicenza. Chi azzarda un pronostico assennato e lungimirante, è completamente fuori di testa.
Proviamo ad annotare qualche idea. Se il nostro coefficiente di difficoltà è massimo, un Frosinone che viene da 3 pareggi consecutivi e una sconfitta interna (Novara per loro come Spezia per noi?) si trova ad affrontare l'agguerrita Ternana a Terni, lo Spezia in casa e la Salernitana fuori. Rischi più o meno simili ai nostri. Il calendario, a questo punto, conta moltissimo in funzione della motivazione degli avversari e anche per la tensione nervosa accumulata durante la settimana. La necessità di fare risultato può essere opprimente.
Ce ne siamo accorti nel corso del primo tempo, quando non riuscivamo a fare due passaggi consecutivi, eravamo imballati nei rinvii (a proposito, Nicolas 100% di palloni in fallo laterale, un record!) e perdevamo tutti i contrasti a centrocampo. Anche il Cittadella ha giocato male, preoccupato di non perdere, sembrava una partita di categoria inferiore, tutta rimpalli e botte da orbi. Per questo, nel nulla assoluto dal punto di vista tecnico soffocato dall'eccesso di agonismo, le perle di Bessa hanno fatto la differenza. La prima per sé, la seconda per consegnare il 22° gol al capitano che si è lanciato come un falco sulla corta respinta del portiere. Aggiungo anche la tenacia e la determinazione dei gialloblu che non hanno mai corso rischi seri, e sono apparsi più equilibrati con l'ingresso di Ferrari che ha chiuso la fascia destra.
Basta tanto per vincere? A volte sì, se hai il talento dalla tua e il caso scombina ogni prevedibilità. Adesso però dobbiamo difendere con i denti questa giornata. La classifica è diventata molto più fluida e inaffidabile. Persino il miracolo di Pazzini a tempo scaduto a Novara (per la verità, l'ennesimo quest'anno) a questo punto può avere un significato. Cosa aggiungere? Buona sofferenza a tutti.
Massimo
Colonna sonora: Wishlist, Pearl Jam