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PROSSIMO IMPEGNO
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Le nozze d'argento dell'Hellas col
campionato di serie A non potevano avere suggello migliore: siamo
stati testimoni di una stagione scoppiettante e da ricordare. Nel
bene e nel male, aggiungo, perché se i picchi positivi e le note di
merito sono stati di gran lunga preponderanti, non possiamo non tener
conto di qualche sbracamento.
Singolare, ad una prima lettura,
constatare come mettendo insieme le risultanze dei 38 incontri ne esca una successione palindromica nei parziali: vinte in
casa 10, neutre in casa 3, perse in casa 6,
vinte fuori 6, neutre fuori 3, perse fuori 10 e,
giocoforza, nei totali: vinte 16, neutre 6, perse 16.
L'annata, quindi, letta in ogni senso
mantiene immutato il significato: per me eccellente.
Per la prima volta il Verona partecipa
a un torneo di A a 20 squadre, quindi i raffronti statistici
diretti con altri campionati non esistono, esistono però tante belle
prestazioni sul campo che finalmente hanno portato i gialloblu alla
ribalta nazionale (e anche più in là).
Si è eguagliato, per esempio, il
record delle partite vinte in casa (10), di quelle vinte in
trasferta (6) e battuto il maggior numero di partite vinte in
totale (16) cancellando il precedente (15) del Verona
campione d'Italia.
L'alternanza di risultati ha fissato a 4 la miglior sequenza di partite utili (5^-8^ 15^-18^
34^-37^) e a 5 le partite negative consecutive senza
vittorie (con 1 pareggio) (26^-30^).
Chi ha visto l'Hellas, quest'anno, in
casa o in giro per la penisola, non si è di certo annoiato, la
garanzia era di quasi 3 gol e mezzo a partita, determinati da 62 reti attive e 68 reti passive, con un quoziente reti
di 0,911. La somma dei due valori dà 130 ed è la più alta tra le squadre, 14 reti indietro, a 116,
al secondo posto ex-aequo il Napoli (77+39) e il Livorno
(39+77) (di nuovo il palindromo).
Non a caso questa messe di gol ha
fruttato due nuovi record: uno positivo e uno negativo, tolti al
primo anno di A (1957/58) per quanto riguarda i gol fatti 62 vs 44 e al disgraziato anno di Cagni (1996/97) per i gol subiti 68 vs
64.
Notevole, per quanto riguarda le reti
fatte, la media a partita di 1,631.
In casa non si era mai segnato così
tanto (35) e mai così tanto si era subito (28); record
anche per le reti fatte fuori casa (27).
Conseguenza diretta di tutto ciò
l'aver eguagliato in una botta sola: la maggior vittoria interna
(VR-Catania 4-0) e la maggior vittoria esterna (Bologna-VR
1-4), ma anche la maggior sconfitta interna (VR-Napoli 0-3)
e solo sfiorato, con la “manita” di Genova (Sampdoria-VR 5-0)
il Napoli-VR 6-0 del 1957/58.
Da menzionare, come somma di emozioni, VR-Fiorentina 3-5, la partita con il maggior numero di gol: 8.
Abbiamo inserito, in questo modo, nella
casistica, tre nuovi tipi di risultato mai verificatisi in serie A: il 4-0 e il 3-5 interni e l'1-4 esterno.
Tutto 'sto pistolotto sui gol per
arrivare a parlare dell'atleta simbolo del Verona di quest'anno: Luca
Toni.
Le sue 20 reti, rappresentano un
ragguardevole bottino, ma soprattutto lo insediano quale miglior
cannoniere di sempre in A (in una stagione) dopo Bui (1968/69) e
Penzo (1982/83) fermi a 15 gol. Fossi in Mascetti comincerei a
preoccuparmi, il suo primato di 35 marcature in carriera nella
massima serie coi gialloblu, potrebbe vacillare a fronte di una
prossima stagione giocata, dal nostro gladiatore, sui ritmi di quella
appena trascorsa.
Ancora più significativo constatare
come Toni sia il giocatore meno giovane ad aver giocato in serie A e
nel contempo il più vecchio realizzatore.
Nel primo caso mette in fila,
distanziandoli di pochi mesi, “Penna Bianca” Colombo e lo
scudettato Volpati, mentre nell'altro caso ruba la scena a Mascetti e
ancora a Volpati.
Non ingannino le 68 reti
passive, il campionato di Rafael è stato superbo, consacrandolo come
uno dei migliori del torneo, una statistica della Lega lo designa
come il portiere che ha fatto più parate, ben 157.
Il suo record stagionale di
imbattibilità è stato di 287 minuti.
Si è eguagliato anche il numero dei
calci di rigore a favore (8) tutti realizzati (5 da
Jorginho e 3 da Toni). Sempre 8 sono quelli contro: 6 a segno (Cerci, Diamanti, Rossi, Balotelli, Totti e Matri) e 2 parati (Bianchi e Mauri).
Le espulsioni sono state 5 (Albertazzi (2), Moras, Jankovic e Donadel (1)).
15 le giornate di squalifica a
carico di: Albertazzi, Donadel, Jankovic e Moras (2) e
Cacciatore, Hallfredsson, Iturbe, Maietta, Romulo, Sala e Toni (1).
24 gli arbitri che hanno diretto
le 38 partite: Calvarese (2v, 1p), Doveri (1n, 2p)
e Tommasi (1v, 2n) i più presenti con 3 gare. Morale:
col primo non si pareggia, col secondo non si vince e col terzo non
si perde.
Mariani e Tommasi quelli che ci hanno
concesso più rigori a favore (2 per entrambi su 8) e
Mazzoleni quello che ci ha castigato di più dal dischetto (2 su
8), mentre Celi per 2 volte ha provveduto ad espellere un
nostro giocatore.
Qualche altro dato per aggiornare i grandi numeri del Verona in serie A:
29 i giocatori scesi in campo che hanno portato a 303 il numero totale degli stessi.
13 i nuovi bomber per complessivi 151.
2 i portieri per un totale di 31.
2 le autoreti a favore ed ora sono 44.
25 le partecipazioni (16 a 16 squadre, 8 a 18 squadre e 1 a 20 squadre).
790 le partite giocate in totale (211v–269n-310p).
395 in casa (169v-140n-86p).
395 in trasferta (42v-129n-224p).
812 le reti attive (523 in casa-289 fuori).
1025 le reti passive (392 in casa-633 fuori).
0-0 il risultato più uscito nelle 790 partite (112 volte).
Rigori attivi 115, realizzati 86, % di realizzazione 0,75, media a campionato 4,60.
Rigori passivi 133, realizzati 92, % di realizzazione 0,69, media a campionato 5,32.
Saldo attivi/passivi: -18.
89 le espulsioni totali.
166 gli arbitri che hanno diretto le 790 gare.
16.129 il numero degli abbonati di quest'anno.
Due parole per ricordare la
partecipazione alla Coppa Italia che ci ha visti mestamente uscire al
4° turno eliminatorio bastonati dalla Sampdoria dopo una bella
affermazione a Palermo nel turno precedente.
Carlo
P.S.: anche il titolo è un palindromo.
STAGIONE SPORTIVA 2013/14 | |||||||||
SERIE A |
COPPA ITALIA |
TOTALI |
TOTALI NEL VERONA |
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PRES. |
RETI |
PRES. |
RETI |
PRES. |
RETI |
PRES. |
RETI |
||
1 | RAFAEL De Andrade Bittencourt | 37 | -63 | 1 | 38 | -63 | 279 | -285 | |
2 | TONI Luca | 34 | 20 | 2 | 1 | 36 | 21 | 36 | 21 |
3 | HALLFREDSSON Emil | 33 | 2 | 33 | 2 | 146 | 16 | ||
4 | ITURBE AREVALOS Juan Manuel | 33 | 8 | 33 | 8 | 33 | 8 | ||
5 | ROMULO Souza Orestes Caldeira | 32 | 6 | 1 | 33 | 6 | 33 | 6 | |
6 | CACCIATORE Fabrizio | 32 | 3 | 32 | 3 | 71 | 5 | ||
7 | MORAS Vangelis | 30 | 2 | 32 | 70 | 1 | |||
8 | GOMEZ TALEB Juan Ignacio | 29 | 5 | 1 | 30 | 5 | 146 | 38 | |
9 | AGOSTINI Alessandro | 25 | 1 | 26 | 39 | ||||
10 | MAIETTA Domenico | 25 | 1 | 26 | 133 | 5 | |||
11 | DONADEL Marco | 23 | 1 | 1 | 24 | 1 | 24 | 1 | |
12 | DONATI Massimo | 20 | 1 | 2 | 22 | 1 | 22 | 1 | |
13 | MARTINHO Alves De Lima | 20 | 2 | 2 | 22 | 2 | 54 | 12 | |
14 | JANKOVIC Bosco | 18 | 2 | 1 | 19 | 2 | 19 | 2 | |
15 | JORGINHO Frello Jorge Luiz | 18 | 7 | 1 | 19 | 7 | 100 | 11 | |
16 | MARQUES PINTO Rafael | 17 | 1 | 18 | 18 | ||||
17 | ALBERTAZZI Michelangelo | 15 | 2 | 17 | 32 | 1 | |||
18 | SALA Jacopo | 15 | 1 | 2 | 17 | 1 | 17 | 1 | |
19 | CACIA Daniele | 13 | 2 | 15 | 56 | 25 | |||
20 | MARQUINHO De Mattos Filho Marco Antonio | 15 | 2 | 15 | 2 | 15 | 2 | ||
21 | CIRIGLIANO Ezequiel Adrian | 13 | 1 | 14 | 14 | ||||
22 | GONZALEZ Alejandro Damian | 13 | 13 | 13 | |||||
23 | PILLUD Ivan Alexis | 6 | 6 | 6 | |||||
24 | LANER Simon | 4 | 1 | 5 | 44 | 2 | |||
25 | RABUSIC Michael | 4 | 4 | 4 | |||||
26 | BIANCHETTI Matteo | 3 | 3 | 10 | |||||
27 | LONGO Samuele | 2 | 1 | 1 | 3 | 1 | 3 | 1 | |
28 | DONSAH Godfred | 1 | 1 | 1 | |||||
29 | MIHAYLOV Nikolay Borislavov | 1 | -4 | 1 | -4 | 1 | -4 | ||
30 | NICOLAS Andrade David Nicolas | 1 | -5 | 1 | -5 | 4 | -8 | ||
31 | RUBIN Matteo | 1 | 1 | 1 |
Sintetizza così mister Zanetti l'avvio di Campionato gialloblù:Non neghiamo che era un sogno iniziare con due vittorie così.. Ed ha perfettamente ragione: i 6 punti conquistati contro Napoli e Genoa e, aggiungo, la prima mezz'ora contro la Juventus hanno evidenziato non solo la caratterialità che tanto ci piace ma anche una duttilità tattica sorprendente e che merita di essere affrontata perché non ha nulla di casuale. C'è una logica aziendale ben precisa. Il Verona di Sogliano ha potenzialmente due rose: alla prima, che disputa il Campionato di serie A, se ne aggiunge una seconda, che potremmo definire Verona B Fantasma composto dalla generazione di ex Primavera che sono andati a fare esperienza in Lega Pro avendo concluso il loro ciclo, più tutta una serie di giocatori a margine della prima squadra finiti in prestito in serie B e nei campionati esteri. Siamo all'evoluzione del progetto Mantova (poi concluso anche a seguito delle nuove normative federali sulla doppia proprietà). Potenzialmente Setti potrebbe tranquillamente iscrivere una squadra in Lega Pro come Atalanta, Milan e Juventus avendo quasi 50 giocatori sotto contratto. Kallon, Tavsan e Braaf sono arrivati a Verona, hanno avuto a disposizione le giuste opportunità, poi sono stati dirottati nel Verona B Fantasma come sviluppo potenziale della società non potendo contribuire alla crescita della prima squadra. Se non ci fossero limiti di età per un Hellas New Generation, nella nostra simulazione potrebbero rientrare anche i vari senatori (Lasagna, Henry e Gunter) che, per motivi tecnici e peso degli ingaggi, non fanno più parte del progetto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Genoa-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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