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PROSSIMO IMPEGNO
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CHRISTODOULOPOULOS Lazaros (22/1) Acquisto sbagliatissimo, grande delusione della stagione. Ha fatto forse tre buone prestazioni in tutto il campionato. Per il resto è sempre stato un corpo estraneo alla squadra. Male come mezzala, male come esterno d’attacco. Dov’è la sua posizione ideale? Si dice spesso che l’anno dopo il mondiale è sempre difficile ma questo per lui è stato terribile. Bocciato su tutti i fronti. Stagione molto INSUFFICIENTE |
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HALLFREDSSON Emil (28/1) Stagione assolutamente da incorniciare per il nostro islandese. Sempre leader del nostro centrocampo, importantissimo uomo-assist per i compagni. Solita ruspa in mezzo al campo. Cosa vogliamo di più? Anche l’anno scorso aveva fatto bene ma era stato frenato nella parte centrale della stagione da noie contrattuali. Quest’anno si è invece confermato come pedina fondamentale anche in serie A, lui che era con noi in Lega Pro, va ricordato... A nostro parere il giudizio è OTTIMO |
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IONITA Artur (18/2) Il moldavo piombato a Verona praticamente dal nulla è stato uno dei principali protagonisti della prima parte del nostro campionato. Centrocampista dai piedi non certo buoni ma atleta di grande sostanza e carattere. Nel prosieguo del campionato qualche infortunio di troppo l’ha fermato e anche il suo rendimento è calato. Un buon comprimario, per lui un’annata più che SUFFICIENTE |
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OBBADI Mounir (22/1) Si è rivelato il centrocampista della rosa più dotato tecnicamente. Ottimo tocco di palla, intelligente nell’impostazione e abile nell’interdire. Purtroppo abbiamo scoperto anche che è fatto di cristallo. Due infortuni muscolari l’hanno tenuto fuori per tutta la parte centrale del campionato. Qualcuno dice anche che non avesse poi questa gran voglia di rientrare, però una volta in campo ha fatto fare spesso il salto di qualità alla squadra. Ha segnato una rete sola ma pesantissima, nel recupero a Firenze. Proprio un bel giocatore, che non resterà a Verona. Campionato DISCRETO |
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SALA Jacopo (16/2) Lo attendavamo con trepidazione dopo averne solo intravisto le potenzialità la scorsa stagione. Purtroppo però la sfortuna si è accanita su questo ragazzo e gli infortuni muscolari non gli hanno dato tregua. Tuttavia una volta recuperato c’è stato da stropicciarsi gli occhi. Mancava al nostro centrocampo un giocatore con quel passo e una volta rientrato è stato tra quelli che hanno dato la svolta al nostro campionato nel momento più buio. Si è sacrificato moltissimo tra i ruoli di mezzala e di terzino ed è sempre stato positivo. Bellissima stagione, forse non ai livelli dei migliori ma di sicuro subito dietro. Giudizio pienamente BUONO |
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TACHTSIDIS Panagiotis (34/3) Sul discorso Taxi si apre la diatriba. Incarna il bello e il brutto di questo Verona: bravissimo a recuperare palloni quanto bravo a perderne. La stagione inizia in maniera ottima poi un brusco calo, poi una ripresa importante e infine ancora una piccola flessione. Quando girava lui allora girava anche il Verona, viceversa apriti cielo. Ha reso molto meglio quando è stato affiancato da qualcuno in grado di far girar la palla al posto suo, limitandone quindi il raggio d’azione e la responsabilità. Tutto sommato facendo una media diremmo che il campionato è stato DISCRETO |
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VALOTI Mattia (10/1) L’abbiamo visto abbastanza poco e lui, essendo nato trequartista, forse non è riuscito a calarsi bene nei ruoli in cui l’ha proposto Mandorlini. Probabile che la sua evoluzione naturale sia quella di diventare una mezzala con compiti offensivi, la stoffa ce l’ha, la grinta non gli manca. Siamo curiosi di vedere cosa diventerà “da grande” il figlio di Aladino. Stagione SUFFICIENTE |
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GRECO Leandro (18/0) Il suo arrivo a gennaio era stato salutato con una certa diffidenza da tutti tranne che dal mister che lo ha subito schierato titolare come mezzala anche perché in quel momento eravamo veramente carenti in quel ruolo. L’inizio è stato promettente poi c’è stato un progressivo appannamento. Utile sicuramente alla causa ma viste le premesse ci potevamo aspettare qualcosa di più. Resta però una pedina spendibile in tutti i ruoli del centrocampo. In ogni caso per lui un campionato SUFFICIENTE |
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CAMPANHARO Gustavo (15/0) Non è stato sfruttato molto, forse perché il mister non l’ha visto ancora pienamente pronto. Aveva cominciato la stagione benino ma le ultime presenze non hanno confermato le attese. Emblematico il momento in cui è entrato al 66esimo contro il Chievo ed è stato sostituito al 89esimo. Per quanto dimostrato in questa stagione è da rivedere con molta calma, semmai fosse possibile, oppure in alternativa è da rispedire al mittente subito senza perderci troppo tempo. Stagione INSUFFICIENTE |
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JANKOVIC Bosko (18/1) Oramai è un fedelissimo di Mandorlini, uno che fa esattamente quello che gli chiede il mister. Per questo motivo, pur non essendo certo un fenomeno che ti risolve le partite è stato premiato con un posto fisso da titolare, almeno quando è stato in forma fisicamente. In ogni caso nella decina di partite in cui è venuto a mancare, fatalità, abbiamo smesso anche di fare punti. Un uomo quindi di equilibrio che quest’anno è stato imprescindibile. Un campionato sicuramente DISCRETO |
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GOMEZ Taleb Juan Ignacio (26/6) Signori, costui è il vero fenomeno di questo Verona. Un giocatore importante tanto quanto il nostro bomber Toni. Un protagonista assoluto della stagione, uno che si sacrifica per la squadra dando tutto, per tutto il campo. Segna gol pesantissimi, fa assist, rompe le palle agli avversari in una maniera incredibile, è umile come i veri campioni e non si tira mai indietro nemmeno quando i difensori avversari gli mettono i tacchetti in faccia. Anche lui è mancato nel periodo peggiore del Verona. Resterà nella storia anche per essere il castiga-Juve allo scadere. Non possiamo pensare ad un Verona con Mandorlini senza di lui. Il giudizio è sicuramente OTTIMO |
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LOPEZ Nicolas (24/5) Nella prima parte della stagione eravamo rimasti particolarmente entusiasti delle sue prestazioni. Non aveva giocato molto però era risultato tra i più attivi e qualche golletto l’aveva fatto. Sembrava dovesse solo terminare di assorbire i dettami del mister. Poi su di lui è scesa via via la nebbia e nella seconda parte del campionato non ha saputo confermarsi su quei livelli. Tutto sommato non possiamo lamentarci più di tanto, nonostante l’evanescenza nel finale di stagione il giudizio resta SUFFICIENTE |
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FERNANDINHO Luiz Fernando Pereira da Silva (6/0) Quando si dice “comprare giocatori a caso”. Questo trentenne brasiliano con un passato abbastanza anonimo è stato preso a gennaio per colmare le lacune della rosa nel ruolo di esterno offensivo. L’abbiamo visto poco e quel poco ci è bastato per capire che forse c’è un motivo se non è mai arrivato in Europa prima d’ora. Diciamo che una volta rimesso in forma potrebbe fare sicuramente il duecentometrista ma qui dobbiamo giocare a calcio. Qualche spunto veloce, pochissima sostanza, forma fisica da amatore, visione di gioco pressoché nulla. Molto simpatico, non c’è dubbio. Giudizio INSUFFICIENTE |
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SAVIOLA Javier Pedro (15/1) Mettiamoci subito d’accordo: il passato del giocatore non si discute però qua stiamo valutando il suo contributo in questa stagione. Partiamo subito col dire che è stato evidente fin da subito che lui col modulo di Mandorlini non c’entrava nulla quindi l’errore è stato fatto a monte. Aggiungiamoci poi che il giocatore è in declino già da qualche anno e che atleticamente non riesce più a tenere il ritmo di una squadra come la nostra dove tutti devono contribuire, davanti e dietro. Il risultato diventa imbarazzante: lui, professionista serio, si allena ma gioca col contagocce. Quando gioca lascia pochi segni tangibili, fatto salvo il tacco contro l’Inter che manda in gol Lopez e la rete contro l’Atalanta. Quel che rimane è un trotterellare per il campo in cerca di qualche pallone giocabile. Non gli vogliamo buttare la croce addosso e, capendo che non è nemmeno proprio colpa sua, gli diamo, come viatico per il buen retiro argentino, un SUFFICIENTE |
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NENE Andreson Miguel Da Silva (8/0) Preso per essere il sostituto di un giocatore insostituibile. Arduo compito il suo, se non impossibile. Infatti i risultati non sono stati esaltanti. C’è da dire però che anche le critiche nei suoi confronti sono state veramente troppe ed ingiustificabili. Forse la piazza ha bisogno di uno zimbello all’anno su cui scaricarsi come già fece l’anno scorso con Gonzalez? Resta il fatto che Nenè quando è stato chiamato in causa ha fatto la sua parte in maniera onesta. In quel periodo tra l’altro la palla non entrava nemmeno a spingerla (chiedere a Toni). Una, importantissima, l’avrebbe anche messa dentro, contro il Chievo, ma non sappiamo ancora per quale motivo sia stata annullata. Anche a lui non tiriamo certo la croce addosso e diamo un SUFFICIENTE |
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TONI Luca (38/22) Potremmo stare qui a scrivere fiumi di parole e sarebbe ancora poco. Chi a 38 anni suonati diventa capocannoniere della serie A deve essere considerato un Dio del calcio. Tra l’altro 22 gol ancora più belli e impegnativi di quelli dello scorso anno. A questo ci aggiungiamo l’inestimabile lavoro a protezione del pallone per far salire la squadra, i falli procuratisi e la leadership messa in campo. Al primo capocannoniere della storia del Verona, di diritto “icona gialloblu” per le nuove generazioni, al pari di Zigoni ed Elkjaer negli anni ’70 e ’80, diamo un voto idealmente ancor più alto di OTTIMO |
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MANDORLINI Andrea Possiamo dire quello che vogliamo, ma la ragione sta dalla parte del mister, che vive giornalmente la squadra e sa cavarne il meglio in (quasi) tutte le situazioni. Era l’anno della conferma anche per lui, molto impegnativo e con una rosa ben più scarsa e ben più incompleta di quella della scorsa stagione (e sfido chi può negare questo dato di fatto). Alla fine tra qualche disavventura e qualche incredibile partita in cui ci hanno letteralmente preso a pallonate, è riuscito a portare a casa un dodicesimo posto che è un risultato invidiabile. C’è stata anche occasione di prendersi qualche bella soddisfazione e di vedere delle buone partite sotto il profilo dell’intensità e della determinazione. Alla fine le “cornacchie” le ha impallinate tutte a suon di risultati e di riconferma per l’anno prossimo. Giudizio BUONO |
Senza voto FARES Mohamed Salim (1/0), CAPPELLUZZO Pierluigi (0/0)
Tra parentesi in sequenza: (presenze e gol in campionato)
Valeriano
Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Venezia?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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