Omar Campana Nato a: Poviglio (RE) Il: 20.08.1975 Nazionalità: italiana Altezza: 183 cm Peso: 78 kg Ruolo: Difensore/Centocampista destro Palmares: 1 promozione in serie C2 (Brescello 1993-94), 1 in serie C1 (Brescello 1994-95) Club Scuola: Brescello

Finora Pastorello ha sempre pescato molto bene dai bresciani del Lumezzane: prima Brocchi e poi Cassetti infatti sono riusciti ad imporsi in gialloblù e ad entrare nelle simpatie dei tifosi scaligeri. Ora ci riprova con Omar Volfango Campana, anche lui come i suoi predecessori, proveniente dal Lumezzane e centrocampista destro di ruolo. Difficile prevedere fin da ora se l'avventura di Campana nell'Hellas sia destinata ad essere fortunata quanto quella dei predecessori, molto infatti dipenderà da chi sarà il nuovo allenatore dei gialloblù e da quale sarà la squadra allestita da Pastorello. Certo è che al di là di quanto detto sopra, Campana a differenza di Cassetti e Brocchi giunge a Verona ad un'età un po' più matura (ad agosto spegnerà 28 candeline) e a parametro zero. Insomma non siamo di fronte ad una giovane promessa con un glorioso futuro da conquistare bensì ad un calciatore ormai all'apice della carriera, che ha già sparato parecchie cartucce, quasi tutte nei piccoli campi di provincia.

L'avventura calcistica di Campana infatti inizia a Brescello, piccolo paese emiliano, noto per i simpatici litigi di Don Camillo e Peppone, ma praticamente sconosciuto al pubblico calcistico. A rinverdirne i fasti anche nello sport tuttavia ci pensano i •«gloriosi canarini•» che tra il 1993 e il 1995 portano tra lo stupore generale la piccola squadra del paese dai dilettanti alla C1. Tra questi •«undici leoni•» c'è anche un giovanissimo Campana, che a furia di sgroppate generose su e giù per la fascia conquista le stime dell'ambiente e di parecchi osservatori alla ricerca di giovani promesse.

Ed infatti il suo nome finisce nel taccuino di Sartori, giovane e ruspante ds del Chievo Verona che stupito dalle doti del centrocampista emiliano decide nell'estate del 1995 di portarlo nel club della Diga. Campana, ancora ventenne, si trova ad affrontare una situazione particolarmente delicata: il Chievo infatti veleggia con difficoltà nelle zone basse della classifica e solo dopo un drammatico spareggio all'ultima giornata contro l'Avellino riesce a scongiurare il pericolo della retrocessione. Il mister Malesani in una stagione così tribolata non se la sente di lanciare il giovane Campana, che così decide di tornare nell'ovile, a Brescello.

Due campionati disputati a buon livello gli valgono la chiamata del neo-retrocesso Padova. I biancoscudati allestiscono una squadra ambiziosa con l'obiettivo di riconquistare la serie cadetta ma già dopo poche giornate si trovano a fare i conti con una deprimente posizione di classifica. Nonostante gli sforzi profusi per invertire la rotta la squadra non riesce a togliersi dal tutto dalla zona play-out e così anche a causa di tragicomici errori dei dirigenti, la squadra veneta retrocede in C2. Campana è uno dei pochissimi a salvarsi dalla mediocrità generale e questo perlomeno gli vale la permanenza in C1 prima all'Albino Leffe e poi al Lumezzane.

Con i bresciani trascorre tre buone stagioni (l'ultima con un 6,09 di media-voto) prima di decidere il mese scorso di lasciare il club per tentare, grazie anche al contratto in scadenza, il grande salto in una piazza un po' più stimolante. Dopo tante stagioni spese in squadre di piccoli paesi (Brescello, Chievo, Albino e Lumezzane fanno tutti meno di 10000 abitanti) e tanta gavetta in C1 infatti Campana ha voglia di misurarsi tra i cadetti e dimostrare di essere capace di giocare anche ad alti livelli. Pastorello ha accolto la sua scommessa, ora toccherà lui cercare di vincerla.

Stagione 2003-04

è arrivato all'Hellas dopo una carriera spesa in C. Non ha certo grossi mezzi tecnici ed è pure stato appiedato da un brutto infortunio. Però quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto con grande generosità.