L'esultanza di Malesani dopo Verona-Chievo 3-2
La metamorfosi di Alberto Malesani, allenatore che improvvisamente diventa ultrà, si materializza agli occhi del mondo appena Trentalange fischia la fine di Verona-Chievo. Il Verona vince 3-2 dopo essere stato sotto di due gol, in settimana Malesani si è caricato di tensioni sparse ("I notabili della città stanno tutti col Chievo", aveva detto) e anche durante la partita certi insulti dei tifosi del Chievo non gli hanno fatto piacere. La gara, per giunta, è vissuta su emozioni intense, all'inglese, con tanti gol ed eccitazioni in serie. Così l'uomo, alla fine della partita, esplode. Salta su dalla panchina e inizia una corsa verso la curva sud, quella dei tifosi del Verona
L'occhio è spiritato, l'esultanza totale, qualcuno la definirà sguaiata e inopportuna: "Me me frego, potevo fare anche di peggio", non fa altro che ripetere lui dopo, di fronte a telecamere e taccuini. Braccia al cielo, l'ultrà Malesani si inginocchia sotto la curva, i tifosi sono impazziti più di lui. Che decide di esagerare: via il giaccone, lanciato verso la gente, via il maglione. Rimane in canottiera, chissenefrega del mondo, e urla la sua gioia sotto la pioggia, chissenefrega anche della pioggia, questa è la mia serata. La metamorfosi è completa.
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