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HELLAS VERONA / Canone Inverso

NON E' UN PAESE PER VECCHI


NON E' UN PAESE PER VECCHI

Perché il più delle volte, quando dico che il mondo sta andando alla malora, e di corsa, la gente mi fa un mezzo sorriso e mi dice che sono io che sto invecchiando. E che quello è uno dei sintomi. (Cormack Mc Carthy)

Questo non è un campionato per vecchi. La serie A ci sbatte fuori con la ferocia e la superiorità di chi ha idee, azione, risorse. Noi a Verona invece ci siamo fermati, invecchiati dietro ad un passato che non esiste più. A riconoscenze che fanno male a tutti perché cristallizzano il tempo e ci rendono fragili e impotenti nei confronti del presente. Toni purtroppo, irrinunciabile bandiera gialloblu, è anagraficamente vecchio. Quanto andrà avanti? Mandorlini è tecnicamente e tatticamente vecchio e superato, un buon allenatore di serie B e Lega Pro, da anni incapace di dare un gioco che non sia quel rigorosissimo e scontato 4/3/3 valido solo per i campionati minori, incapace da sempre di mettere ordine alla difesa (157 gol in 90 gare di A sono troppi per una formazione che dovrebbe avere nella compattezza dietro una priorità), incapace di trovare un'alternativa al capitano. Setti è il più vecchio di tutti, paralizzato nelle sue decisioni, non è stato in grado di comprendere che la crisi attuale non andava gestita nello stesso modo di quella dello scorso gennaio (uniti ne usciremo), con una rosa nel frattempo indebolita e circondato da tecnici e dirigenti mediocri. Ora che ha scoperto di avere per le mani il peggior Verona di A di sempre, superato persino da quello del 1989/90 con Bagnoli in panchina che retrocesse ma almeno riuscì a vincere alla 14° giornata in casa del Genoa, qualcosa farà, ma sarà tardiva. Glielo abbiamo detto in tutti i modi che la situazione stava precipitando, noi che siamo semplici tifosi ma guardiamo anche gli avversari. Invece no. Solo alibi, piagnistei e illusioni da parte della società: le assenze di Toni e Viviani, la sfortuna lamentata da Bigon, la certezza che Mandorlini ci tirerà fuori in qualche modo. Chissà come.

A parte la scelleratezza di Rafael (con quello sguardo !), che quest'anno ci ha fatto perdere la bellezza di 9 punti tra Roma, Torino, Udinese e Frosinone, non ci dimentichiamo che le altre due reti ciociare sono arrivate con la difesa schierata e Moras nel primo e Bianchetti nel secondo sorpresi dalla loro stessa mediocrità. Oltre Gollini, che aveva giudicato fuori il colpo di testa di Ciofani.

Il problema è Setti. Quest'anno non ne ha presa una. Si difende attaccando nelle conferenze stampa, mostrando una competenza e sicurezza che proprio non trova riscontro nei fatti. Dovrebbe almeno cominciare a dividere le responsabilità con chi gli sta accanto. Ad esempio, i preparatori atletici che prima hanno presentato all'inizio del campionato una squadra che correva solo un'ora e poi, dovendo forzare i carichi, hanno cominciato a far rompere una decina di giocatori, anche chi non entra mai in campo. E Bigon? Ma come: sei costretto a mettere in rosa Romulo rotto, ne prendi uno convalescente (Viviani) e hai Ionita che salta la preparazione per problemi fisici e non pensi di prendere subito almeno un altro centrocampista? Devi attendere ottobre per rimediare d'urgenza con lo svincolato Matuzalem, fermo da 5 mesi ! Altra genialata: hai la peggior difesa della A e compri solo giovani riserve, come se la colpa fosse stata tutta e solo di Gonzalez e Marques? Una delle quali (Winck) del tutto inutile. Vogliamo parlare di Pazzini? Per quello che ha fatto vedere finora, è ancora un giocatore di calcio o è completamente bollito? Nel primo caso la responsabilità è del direttore sportivo, se invece Mandorlini non lo sa impiegare allora la colpa è del tecnico. Ma qualcuno, avrà pure la responsabilità di questa aberrante situazione. O no?

Voglio vedere adesso chi paga! Voglio vedere facce nuove (anche se i migliori se li sono già presi da chi non ha perso tempo). Non tanto per sperare l'impossibile (è comunque tardi, persi tutti i confronti diretti adesso anche il calendario ci è contro), quanto meno per onorare il resto della stagione. Non c'è altro da aggiungere, troppe situazioni ci sono sfuggite di mano. Troppi sono gli errori fatti con presunzione ed arroganza. Nessun rimpianto per fortuna, quello almeno ci manca: abbiamo esattamente i punti che meritiamo.

Tu credi che quando ti svegli la mattina quello che è successo ieri non conta. Invece è l'unica cosa che conta. La tua vita è fatta dei giorni che hai vissuto. Non c'è altro. Magari pensi di poter scappare via e cambiare nome o non so cosa, di ricominciare daccapo. E poi una mattina ti svegli, guardi il soffitto, e indovina chi è la persona sdraiata nel letto? (sempre opera del grande Cormack Mc Carthy )

Massimo

Colonna sonora: I Know It's Over, The Smith



Hellastory, 30/11/2015
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L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Atalanta-H.Verona?



Atalanta    H.Verona


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Tchatchoua J.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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