domenica 25, h 20:45  
EMPOLI1

HELLAS VERONA

2

Hellas Verona english presentation

HELLAS VERONA / Canone Inverso

CHE FINE HA FATTO IL VERONA?


CHE FINE HA FATTO IL VERONA?

La paura di crescere del Verona può essere ricondotta a vari motivi e a varie interpretazioni. Alcuni tifosi, ad esempio, l'abbinano ad un eventuale rilassamento di una squadra nata essenzialmente per salvarsi e proiettata – suo malgrado - a ridosso della zona promozione; altri alla paura di salire nella categoria superiore da parte della dirigenza gialloblu, giudicata troppo dispendiosa da sostenere. E la “strana” campagna rafforzamenti di gennaio troverebbe molte indicazioni in tal senso. Personalmente ritengo sia difficile prendere una posizione in un senso o nell'altro, anche perché siamo in possesso di pochi elementi per sostenere la buona volontà dei giocatori e del Presidente. Ma, a ben vedere, anche di poche prove contrarie. Pertanto, torno a parlare solo di calcio, a quello che è accaduto a Modena e a cercare di capire quello che sta effettivamente accadendo.

Il Verona, nel girone di ritorno, ha ottenuto 13 punti in 11 partite, una media (1,18 punti a partita) paragonabile a quella ottenuta da Salvioni (1,15) e da Maddè (1,19). Si potrebbe dire che, se non ci fosse stato l'esemplare girone di Andata (1,67 punti a gara), questa squadra assomiglia molto a quella dello scorso anno. Inoltre, i gialloblu non vincono da 6 gare.

Evitando l'ovvio abbinamento di questa crisi con la cessione di Italiano e Myrtaj, combinazione possibile ma non così facile da dimostrare, ci sono molti altri punti che meritano la nostra attenzione.

GLI ERRORI DI MODENA Partiamo dalla partita di domenica sera. Il peggior Verona del girone di ritorno, si identifica con la peggiore prestazione di Ficcadenti che ha commesso almeno 3 gravissimi errori, condizionando di conseguenza l'esito della gara.

  1. Il Modena è una squadra tecnicamente più dotata di noi a centrocampo e molto più duttile. Campedelli, Giampieretti, Tisci e Sommese non vedono proprio Behrami, Mazzola e Soligo. Inoltre il mio amico Pioli, cresciuto nella scuola utilitaristica di Guidolin quando allenava gli Allievi del Bologna e di Del Neri quando guidava la Primavera del Chievo, ha imparato a trasformare in corsa le sue squadre che passano facilmente dal 4-4-2 al 4-3-3. Ebbene, andare a giocare a Modena con una formazione come quella presentata da Ficcadenti vuol dire mettere il nostro fragile centrocampo in balia degli avversari e in costante inferiorità numerica. Cossu avanzatissimo e Waigo fuori dagli schemi non sono mai riusciti a dare manforte al reparto e così tutto il primo tempo è stato giocato a piacimento dei padroni di casa. Mi domando: è proprio così impossibile rinforzare numericamente il settore mediano, perlomeno contro formazioni a noi superiori in fase di impostazione? Non è, per caso, che la sconfitta di Modena sia riconducibile al costante e pessimo comportamento generale dei gialloblu in trasferta?
  2. Ficcadenti si è assolutamente disinteressato di Tisci, la fonte del gioco modenese. Ora, Tisci è un ottimo giocatore, che già lo scorso anno, quando giocava nell'Avellino, ci fece impazzire realizzando persino una doppietta al Bentegodi. Un ragazzo così, a mio avviso, andava “trattato a parte” da gente tosta come Mancinelli o De Simone e non controllato a zona da Mazzola e Soligo. Così facendo, il regista emiliano ha fatto tutto quello che ha voluto, protetto alle spalle da Giampieretti mentre Campedelli ha ingaggiato un corpo a corpo continuo con Behrami limitandone le folate. Grave ingenuità anche questa.
  3. Sono rimasto colpito dall'assenza di Iunco, a inizio gara. Antimo, eroe indiscusso contro il Genoa, in forma smagliante, assolutamente in grado di creare problemi al lungo Pivotto e molto legato a Cossu, era decisamente uno dei pochi giocatori che meritava invece di scendere in campo da titolare. Viceversa, Ficcadenti gli ha preferito Waigo, fuori forma, incapace di dare un valido contributo dietro e imballato davanti dove è finito ben 3 volte in fuorigioco. Quando ha capito l'errore, il mister ha inserito Iunco. Ma qui ha commesso un altro gravissimo errore: Waigo, uscendo è stato nuovamente bocciato e mortificato e Iunco, entrato nel corso della partita era tesissimo e con i nervi a fior di pelle, tanto da non combinare nulla di buono e da venire giustamente espulso per un'entrata scomposta. Così facendo, Ficcadenti ha rovinato entrambi. Quando si allenano dei ragazzi giovani, si dovrebbe dedicare maggiore attenzione all'aspetto psicologico.

Non parlo degli errori difensivi perché questi non sono strettamente imputabili al mister e perché, nonostante tutto, la difesa ha retto spesso la baracca nel girone di ritorno. E poi, sappiamo che non ha grande qualità.

GLI ERRORI COMPLESSIVI Al di là della debacle di domenica sera, la situazione complessiva non è affatto rosea.

Prendiamo atto che Bogdani, dopo il fallimento di Reggio Calabria e Salerno, si sta ripetendo anche a Verona. Il centravanti albanese, autore di 15 reti in 24 partite, non segna dalla gara interna col Cesena. Ma non è solo questo, il giocatore sta attraversando una fase di involuzione, sbaglia gol incredibili a pochi passi dal portiere, è lento e pesante. Nemmeno un calcio di rigore, gli è bastato per rompere il digiuno. Lo scorso campionato, in maniera meno clamorosa, Bogdani fece un ottimo girone di andata e poi finì in castigo per 4 partite in tribuna con Bombardini, su decisione di Pioli allora tecnico granata. La Salernitana, si salvò anche senza di lui e così tornò mestamente in Calabria. Oggi, il Verona non può permettersi tanto: Bogdani, per il gioco di Ficcadenti è fondamentale: segna infatti il 29% delle reti gialloblu, fa salire la squadra e poi…non ha sostituti validi. Artistico, con tutto l'affetto che provo per lui, non regge più di 30 minuti e Waigo non è una punta centrale. Però il fatto di essere certo di lasciare Verona a giugno, di avere un carattere difficile e che Verona è una città godereccia, sono tutti motivi buoni per aumentare la distrazione di un giocatore dalle grandi potenzialità ma anche dalla grande discontinuità. Questo mi preoccupa molto perchè la ripresa del Verona passa solo attraverso i suoi gol.

C'è poi il problema più grave di tutti: il non gioco del Verona. Da 32 gare, Ficcadenti gioca sempre e solo nello stesso modo. I giocatori sono incastrati in un meccanismo rigido che privilegia essenzialmente l'equilibrio ma che non dà adito ad alternative. Il Verona è sempre lo stesso, immutabile, monotono, prevedibile, noioso. O ci pensano iniziative personali di Adailton (quanto ci manca!), Behrami e Iunco che si staccano dalla falange gialloblu, oppure non riusciamo a costruire un'azione valida. Ripassando le 10 reti segnate dal Verona nel girone di ritorno verifichiamo esattamente quanto detto sopra con la sola eccezione dell'incornata di Bogdani col Cesena avvenuta a seguito di una buona combinazione collettiva: 2 gol su calci piazzati (Adailton – Arezzo e Dossena – Catania), 3 su eccezionali prestazioni balistiche (Behrami – Torino, Adailton – Venezia, Rosina –Cesena), 4 su contropiede o spunto personale (Cossu – Torino e le 3 realizzate da Iunco). In pratica, chi ha visto giocare, anche una sola volta, il Verona sa esattamente quello che deve fare per fermarlo. Qualcuno, giustamente, ricorda il rigore e la disciplina tattica di Malesani. Ma anche la sua inconcludenza.

Questo modulo, alla lunga, è perdente. In serie A, Mandorlini altrettanto rigoroso è stato licenziato mentre Rossi, molto più duttile, sta facendo il miracolo; Zeman ha sorpreso tutti nel girone di andata, ora non riesce più a vincere una gara. Viceversa, Arrigoni e Spalletti, che spesso giocano con 3 attaccanti davanti, sanno alternare soluzioni tattiche a seconda dell'avversario. Poiché invece il Verona è diventato assolutamente prevedibile, non riesce più a vincere una partita al Bentegodi (3 pareggi consecutivi) ed è semplicemente disastroso in trasferta, dove ha perso ben 8 volte.

IL RITIRO Ficcadenti ha ottenuto con 10 giorni di anticipo il rinnovo triennale. Doveva infatti incontrarsi con Pastorello dopo la gara interna col Treviso. Ha conosciuto Sensibile e con lui e con il Presidente hanno parlato anche di mercato. Insomma, nulla mi fa ritenere che non si voglia, quanto meno, tentare i playoff. Il problema è che il Piacenza e il Modena, squadre ambiziose e rinforzate a gennaio, ora ci seguono di un niente. L'Ascoli poi ci supera in classifica e nei confronti diretti. Tutti, più o meno, stanno entrando in un buono stato di forma e noi invece ci stiamo fermando.

E' curioso perché, anche lo scorso anno, di questi tempi, il Verona era a ridosso del 6° e proprio l'Albinoleffe segnò il nostro destino. Da Bergamo, subimmo 9 sconfitte e 3 pareggi prima del misterioso rush finale (4 vittorie consecutive). E allora? Vogliamo ripeterci?

Torniamo all'inizio. Secondo me alcuni giocatori si sono sicuramente rilassati o non hanno la maturità e la volontà di diventare grandi. Del resto, anche molti tifosi si sentono già soddisfatti e appagati “per quello che ha fatto finora il Verona”. Errore gravissimo: accontentarsi di certi risultati, nello sport come nella vita, è perdente. C'è da dire anche che Pastorello non ha affatto aiutato Ficcadenti nella scelta dei sostituti di Italiano e Myrtaj. Inoltre il talentuoso Rosina, gioca bene in nazionale e male nel Verona. Perché? Semplicissimo, perché in azzurro Gentile lo fa partire da dietro e gli dà spazio per ficcanti inserimenti sulla fascia destra; Ficcadenti, nel Verona, lo schiera 20 metri più avanti e si pesta i piedi con Behrami. Non è un caso il fatto che la migliore partita di Rosina (contro il Cesena quando ha perfino segnato con gol) è stata quella in cui mancava lo svizzero. Infine c'è l'eccessivo rigore tattico di Ficcadenti a frenare il comportamento della squadra. Il mister è senz'altro un tecnico volenteroso ma è anche inesperto e forse un tantino presuntuoso.

Il ritiro di questi giorni servirà senz'altro a qualcosa e il fatto di averlo voluto dall'allenatore è di per sé indicativo. Speriamo che tutti, davanti alle proprie responsabilità, si chiariscano un po' le loro idee e i loro ruoli. Soprattutto, si diano un obiettivo. Perché, da parte di noi tifosi, c'è veramente molta preoccupazione, sfiducia e torna in auge il pessimismo. Certe scottature, non guariscono tanto facilmente.

Massimo

Hellastory, 12/04/2005
Archivio

Stagione 2004/2005
27/06/2005   SOLSTIZIO D'ESTATE
26/04/2005   LE RISPOSTE DEL VERONA
12/04/2005   CHE FINE HA FATTO IL VERONA?

LA GUERRA DI TRINCEA HA FUNZIONATO


Il confronto diretto del Verona con l'Empoli è la sintesi di questo girone di ritorno. Una squadra rognosa la nostra, difficile da affrontare, disposta a concedere pochissimo all'avversario di turno. Sulla salvezza, onestamente, ero abbastanza sereno. Troppe combinazioni negative si sarebbero dovute verificare contemporaneamente. Ma vincere ad Empoli non l'avevo proprio messo in conto. Sogliano conquista la sua terza salvezza consecutiva. Era stato chiaro, durante la settimana: mentre altri fanno le celebrazioni per lo storico scudetto (che Dio benedica quegli eroi!), e altri ancora si lasciano andare a fantasie intorno ad un nuovo stadio (a questo punto, ipotizzo di proprietà), noi dobbiamo pensare unicamente alla salvezza. E non è affatto vero che tutto, nel mondo del calcio, sia scontato o già scritto in partenza: la Lazio, che aveva imposto il pareggio all'Inter in casa sua, non è riuscita a battere il Lecce all'Olimpico pur giocando un tempo intero in superiorità numerica. Perdendo, di conseguenza, anche l'opportunità di un piazzamento nelle coppe europee. Per non parlare del tracollo interno dell'Atalanta, evidentemente sazia, ad opera del Parma capace di fermare prima il Napoli campione d'Italia e di ribaltare il risultato a Bergamo nel secondo tempo. Ma anche il successo dei nostri ragazzi ha dell'incredibile vista la stanchezza emotiva con la quale sono arrivati a giocarsi la partita.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Empoli-H.Verona?



Empoli    H.Verona


Bernède A.

Bradaric D.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Duda O.

Frese M.

Ghilardi D.

Livramento D.

Mosquera D.

Perilli S.

Sarr A.

Serdar S.

Suslov T.

Tchatchoua J.

Valentini N.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




Devi essere iscritto per visualizzare i dati dell'Almanacco del giorno
Username
Password
 
[Registrati]
[Recupera/Cambia Password]






HELLASTORY.net è online dall'11 maggio 2001 ( 8785 giorni)
Ogni contenuto è liberamente riproducibile con l'obbligo di citare la fonte.
Per qualunque informazione contattateci.
Leggi la nostra Informativa Privacy.

[Mozilla/5.0 AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko; compatible; ClaudeBot/1.0; +claudebot@anthropic.com)]

1903 1904 1905 1906 1907 1908 1909 1910/11
Prima Categoria
1911/12
Prima Categoria
1912/13
Prima Categoria
1913/14
Prima Categoria
1914/15
Prima Categoria
1915 1916 1917 1918 1919/20
Prima Categoria
1920/21
Prima Categoria
1921/22
Campionato CCI
1922/23
Lega Nord
1923/24
Lega Nord
1924/25
Lega Nord
1925/26
Lega Nord
1926/27
Campionato Nazionale
1927/28
Campionato Nazionale
1928/29
Campionato Nazionale
1929/30
Serie B
1930/31
Serie B
1931/32
Serie B
1932/33
Serie B
1933/34
Serie B
1934/35
Serie B
1935/36
Serie B
1936/37
Serie B
1937/38
Serie B
1938/39
Serie B
1939/40
Serie B
1940/41
Serie B
1941/42
Serie C
1942/43
Serie C
1943/44
Campionato Alta Italia
1944 1945/46
Campionato Alta Italia
1946/47
Serie B
1947/48
Serie B
1948/49
Serie B
1949/50
Serie B
1950/51
Serie B
1951/52
Serie B
1952/53
Serie B
1953/54
Serie B
1954/55
Serie B
1955/56
Serie B
1956/57
Serie B
1957/58
Serie A
1958/59
Serie B
1959/60
Serie B
1960/61
Serie B
1961/62
Serie B
1962/63
Serie B
1963/64
Serie B
1964/65
Serie B
1965/66
Serie B
1966/67
Serie B
1967/68
Serie B
1968/69
Serie A
1969/70
Serie A
1970/71
Serie A
1971/72
Serie A
1972/73
Serie A
1973/74
Serie A
1974/75
Serie B
1975/76
Serie A
1976/77
Serie A
1977/78
Serie A
1978/79
Serie A
1979/80
Serie B
1980/81
Serie B
1981/82
Serie B
1982/83
Serie A
1983/84
Serie A
1984/85
Serie A
1985/86
Serie A
1986/87
Serie A
1987/88
Serie A
1988/89
Serie A
1989/90
Serie A
1990/91
Serie B
1991/92
Serie A
1992/93
Serie B
1993/94
Serie B
1994/95
Serie B
1995/96
Serie B
1996/97
Serie A
1997/98
Serie B
1998/99
Serie B
1999/00
Serie A
2000/01
Serie A
2001/02
Serie A
2002/03
Serie B
2003/04
Serie B
2004/05
Serie B
2005/06
Serie B
2006/07
Serie B
2007/08
Serie C
2008/09
Serie C
2009/10
Serie C
2010/11
Serie C
2011/12
Serie B
2012/13
Serie B
2013/14
Serie A
2014/15
Serie A
2015/16
Serie A
2016/17
Serie B
2017/18
Serie A
2018/19
Serie B
2019/20
Serie A
2020/21
Serie A
2021/22
Serie A
2022/23
Serie A
2023/24
Serie A
2024/25
Serie A