Mi aspettavo battaglia, e così è stato. Speravo anche nella conquista del primato in classifica, così non è stato. Non importa. In settimana Romulo aveva inserito Brescia, Bari e le due retrocesse tra le candidate alla promozione, oltre al Verona. A conferma di ciò, nel weekend i ciociari hanno abbattuto il Cittadella in casa sua e il Carpi ha vinto a La Spezia, avversario importante che finora aveva fatto della regolarità il suo punto di forza. I valori cominciano a venir fuori. Noi avevamo l'occasione di balzare in vetta ma l'abbiamo sprecata un po' per sfortuna, un po' per merito degli avversari che non hanno mai mollato. Il Brescia, senza Morosini e Bonazzoli, con le grandi ha sempre sfoderato prestazioni di rilievo battendo Frosinone, Cittadella e fermando Bari e Carpi. Era dunque un ottimo test per verificare le nostre capacità anche in rapporto alle altre. Vincendo saremmo scappati, pareggiando siamo comunque cresciuti perché abbiamo imparato qualcosa. Almeno spero.
Il Verona è una squadra che gioca sempre. Prende però gol stupidi: nel primo Nicolas, come un dilettante, si è fatto beffare sul suo palo proprio davanti alla barriera bresciana posizionata apposta per aprirsi all'ultimo !. era scontato che Caracciolo avrebbe calciato lì. Nel secondo, dopo il salvataggio sulla linea di Bianchetti (anche qui: Nicolas dov'era?) un paio di giocatori e portiere non sono riusciti a respingere la ribattuta di Torregrossa. E' vero, ripeto, prende gol stupidi, però non molla mai. Gioca sempre la palla. Crea occasioni su occasioni. O con Fossati (stratosferico) e i suoi lanci da 30 metri, o con Bessa che cerca sempre il dai e vai, o con Romulo e Souprayen sulle fasce. E poi c'è questo Pazzini capocannoniere, ringiovanito da Pecchia di 3 o 4 anni, un pericolo costante. Finalmente campione vero.
Oggi però abbiamo rischiato. Quando il Brescia, al di là del suo (buon) valore, riesce a fare 2 gol sulle uniche 2 occasioni in cui calcia in porta, la bravura conta poco. Che qualcosa non girasse come al solito ce ne siamo resi subito conto con quella meraviglia di Romulo che, partito sulla trequarti, ha dribblato quattro avversari e colpito il palo. Oppure quando Pazzini, arrivando su un pallone impossibile, ha alzato di poco sopra la traversa. Oppure nel finale, una volta riequilibrato il risultato, quando è capitata quella palla meravigliosa (di Pazzini) al maldestro Siligardi che ha tirato addosso al portiere invece di servire due compagni liberi al centro. Avessimo giocato un'altra ora, il Brescia avrebbe segnato nuovamente, tanto dietro qualche pallone sporco arriva sempre, e poi avremmo dovuto rincorrere per tutto il resto del tempo. Era scritto che finisse in questo modo. Pecchia esagera (provocatoriamente) quando dice che è stato un punto guadagnato, perché non sempre il risultato rispecchia la mole di gioco e azioni creati. Non ci si può fare niente. L'unica strada è continuare ad esprimersi con questa intensità e lavorare per ridurre gli errori.
Infatti non tutto ha funzionato a dovere. C'è stata qualche prestazione sotto tono (Nicolas, Valoti, Luppi e Juanito), qualche défaillance alla quale siamo abituati (Siligardi si complica sempre la vita inutilmente e i centrali difensivi che hanno perso il confronto con Caracciolo e Torregrossa). A tal proposito, anche oggi ho avuto quella sensazione di inadeguatezza da parte di Bianchetti (grossolano e inutile il fallo che ha fatto scaturire la punizione) e il nostro Caracciolo, che fatto diventare Torregrossa un fenomeno. E sabato prossimo, se recupera dall'infortunio, avremo contro Cacia. Ma Cherubin è davvero peggiore? Infine, ho sentito anche la mancanza di Pisano dietro, perché ha tolto libertà di azione a Romulo relegato al ruolo di terzino destro. Se ne è parlato tanto, in sede di mercato, della mancanza di terzini di riserva.
Ma va bene, lo stesso. Tutti sono d'accordo nel dire che bisogna continuare a lavorare. Questa è la strada migliore per contenere gli errori e controllare il caos che fa pesare i 2 tiri bresciani tanto quanto i nostri 13. Sabato prossimo, ad Ascoli, Pecchia dovrà inventarsi il sostituto di Fossati squalificato. Una trasferta impegnativa, dunque, da affrontare con la stessa lucidità e prepotenza di chi vuole dimostrare sempre quanto valga. Nonostante tutto.
Massimo
Colonna Sonora: Let Your Loss be Your Lesson, Robert Plant e Alison Krauss.