Tre sono le certezze che Sogliano ci ha regalato finora, il resto è ancora un pochino opinabile e discutibile: 1) Rafa Marquez è il peggior difensore del Verona degli ultimi 10/15 anni. Forse è dai tempi di Teodorani che non vedevamo un fenomeno simile in campo. Magari ci hanno mandato un sosia e quello vero lo hanno rapito gli alieni. Fatto sta che il messicano, altro che Barcellona e 4 mondiali alle spalle, non troverebbe posto da titolare né nella Virtus, né nel Villafranca. Delle perle che ci regala con tanta prodigalità (la svirgolata ci mancava nel repertorio) dobbiamo ringraziare sia il signor Sogliano che ha realizzato il suo sogno estivo e – contemporaneamente – anche il nostro incubo settimanale, che il signor Mandorlini che si ostina a metterlo in campo, nonostante tutto. Perchè tanta riverenza? Vuole scoprire fino a che punto possa arrivare? Sorensen, ma perfino Bianchetti che continua a girare tra A e B per cercare spazio o un ragazzino della Primavera impiegherebbero anni per sommare gli strafalcioni che ci ha propinato finora! 2) il quasi omonimo Rafa Marques (il destino, alle volte !) è il difensore più ingenuo degli ultimi 10/15 anni. Già lo spettacolare autogol con il Milan mi ha aperto gli occhi, poi è stata una continua escalation. Anche lui non troverebbe facilmente spazio tra i dilettanti: sempre goffo negli interventi, incapace di giocare d'anticipo, litiga con il pallone (e gli attaccanti) tante volte quante allarga le braccia e alza gli occhi al cielo. Anche noi, del resto. Protagonista attivo dei 68 gol subiti l'anno scorso punta decisamente a migliorare il record: del resto, 31 pere nelle 16 gare che restano, con i due Rafa in campo, sono un bottino a portata di mano. 3) con un attacco (solo 5 peggio di noi) che segna il 30% meno dell'anno scorso, forse un attaccante poteva/doveva arrivare: a cosa serve allora Fernandinho, ennesimo esterno offensivo da spiaggia lento e appesantito dai continui traslochi? Ha 29 anni ma in campo ne dimostra 58, anche per rispetto del trentottenne Luca Toni. Tanto valeva allora tenersi quel palo di ghisa di Nenè che, magari per sbaglio, all'occorrenza poteva perfino riuscire a colpire la palla di testa in mezzo all'area.
Ricapitolando: il mercato di riparazione di Sogliano (e di bocciatura per lui!) è stato sconcertante: al di là di due gregari come Greco e Pisano (che ci appaiono buoni forse semplicemente perché italiani) ha completamente dimenticato il cuore dell'attacco e della difesa. Ovvero i nostri punti deboli. E per questo dobbiamo pregare che al nostro grande capitano non venga neppure un raffreddore fino a fine maggio perché l'alternativa è quella mosca di Nico Lopez, mentre in difesa ci rimangono i nostri fantastici Rafa. I gemelli del gol... altrui. Mi chiedo se in Lega Pro non c'era disponibile un centrale difensivo (italiano)? Sarebbe costato poco, non avrebbe mollato mai e fatto comunque la differenza! A Santarcangelo o Lumezzane se li sognano centrali così.
A questo punto la faccenda si complica. Palermo e Torino ci hanno restituito con gli interessi gli sgarbi del girone d'andata. Allora, per completa ignoranza del nostro potenziale, vincemmo con un po' di fortuna entrambe le gare. Ora però che la consapevolezza è manifesta, ci siamo arresi al primo affondo. Perso nuovamente per strada Sala (che rabbia!), unico in grado di rompere gli equilibri, siamo tornati ad essere delle figurine Panini, altro che giocatori di calcio. Seguendo gli schemi del subbuteo i nostri centrocampisti si passano la palla e crossano lungo per Toni (oramai marcato fisso da un paio di difensori che altrimenti non saprebbero cosa fare), mentre gli avversari aggrediscono gli spazi e affondano in velocità. Questo è l'unico schema che è riuscito ad organizzare Mandorlini. Dopo sole 3 gare del girone di ritorno giriamo già 4 punti in meno e faccio fatica a ipotizzare dove mai potremo andare a recuperarli vista la pochezza del nostro attacco e la sicurezza che i due Rafa assicurano dietro. Visto che ci aspettano Genoa e Roma, mi chiedo con quanti punti di vantaggio andremo a giocarci un pezzo di salvezza a Cagliari? Cagliari dove, per inciso, saranno pronti ad aspettarci scarti gialloblu come Cossu, Gonzalez (tornato ad essere un giocatore persino lui, pensa te...), Donsah e Longo. Gli ultimi 3 tra i tanti rimpianti della premiata ditta Sogliano/Mandorlini.
Non c'è pace a Verona. A Madrid, sponda Real, giocatori e tecnico fanno a gara per scusarsi della sconfitta con l'Atletico assumendosi tutti la responsabilità, a Verona si parla sempre e solo di sconfitta causata da episodi sfavorevoli. Siamo una delle squadre più sfigate d'Italia secondo loro! Anziché giustificarsi per ciò che combinano (ci vuole talento anche in queste cose) vogliono farci credere che questo è il nostro livello, che l'anno scorso è stato un'eccezione irripetibile, che ci dobbiamo accontentare. Insomma, che Sassuolo, Palermo, Torino, Sampdoria che giocavano in B con noi sono per noi esempi inimitabili. I nostri giocatori, tecnici e dirigenti sono pronti per entrare in politica.
Massimo
Colonna sonora: Eh la vita, la vita... di Cochi e Renato.